Il gesto del rapper durante l’halftime show del famoso evento sportivo che si è tenuto poche ore fa cita quello del 2016 di Colin Kaepernick. L’ex quarterback dei San Francisco 49ers l’aveva fatto per protesta contro la brutalità della polizia. Sia il suo inginocchiarsi allora sia quello di Eminem adesso sono entrambi segni di dissenso contro la disuguaglianza razziale
Eminem si è inginocchiato durante l’halftime show del Super Bowl 2022 e quel suo gesto ha avuto un'enorme risonanza mediatica, un impatto che il rapper sicuramente sperava di ottenere.
Dopo aver cantato Lose Yourself, l’artista ha citato il gesto del 2016 di Colin Kaepernick: l’ex quarterback dei San Francisco 49ers si era allora inginocchiato durante l'esecuzione dell'inno americano proprio nello stesso modo in cui Eminem ha riproposto il segno simbolico di poche ore fa.
Kaepernick nel 2016 - così come il rapper oggi - hanno voluto dire la propria contro la brutalità della polizia: mettersi in ginocchio è stato per entrambi un gesto contro la disuguaglianza razziale.
Ricordiamo che, dopo la presa di posizione di Colin Kaepernick, anche altri giocatori della NFL hanno seguito quell'esempio. Ne nacque un dibattito molto acceso all'interno della lega sportiva, in cui si discusse sull'opportunità di punire i giocatori dall'allora presidente degli Stati Uniti d'America, Donald Trump.
La NFL sapeva del gesto di Eminem
Secondo quanto riporta il New York Times, nell'articolo pubblicato poche ore fa che porta la firma di Ken Belson, la NFL era al corrente del fatto che Eminem stesse progettando quel gesto.
Di certo ne era al corrente la Roc Nation, la società di intrattenimento e di sport guidata da un celebre collega di Eminem: JayZ in persona.
Roc Nation dal 2019 collabora con NFL per rivitalizzare l’halftime show. Non si tratta di un tentativo di rivitalizzazione lato entertainment ma piuttosto lato sociale.
Roc Nation infatti si occupa di "rafforzare gli sforzi di giustizia sociale della lega”, come la stessa lega sportiva affermò a chiare lettere in una dichiarazione quando venne annunciato l'accordo.
Tuttavia per adesso Roc Nation si è rifiutata di commentare il gesto di Eminem.
Il portavoce della Lega, Brian McCarthy, domenica 13 febbraio ha dichiarato che la NFL sapeva che Eminem si sarebbe inginocchiato. Il motivo? Come lui stesso ha spiegato, i funzionari della lega sportiva "lo stavano guardando durante le prove questa settimana".
McCarthy ha aggiunto che i giocatori, così come gli allenatori e qualunque membro dello staff, sarebbero stati liberi di inginocchiarsi prima della partita, senza il timore di punizioni e ritorsioni legate al gesto. Non andò certamente così a Kaeparnick, come vi spiegheremo nell'ultimo paragrafo di questo articolo...
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L’halftime show di quest’anno
Oltre a Eminem, l’halftime show del Super Bowl 2022 ha incluso molti altri colleghi del rapper: Dr. Dre, Snoop Dogg, Kendrick Lamar e la cantante Mary J. Blige si sono susseguiti per intrattenere durante la pausa dell’evento sportivo. Intrattenere sì ma sempre con un occhio rivolto verso l'impegno sociale.
Tra tutte le icone del rap che hanno presenziato, probabilmente non è stata una scelta casuale che sia stato l'unico bianco sul palco ad aver fatto quel gesto contro la disuguaglianza razziale.
Eminem ha riprodotto fedelmente il modo di inginocchiarsi di Kaepernick nel 2016: su un ginocchio solo e mettendo la testa sulla mano.
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Cosa successe a Kaepernick per quel gesto
Colin Kaepernick dopo essersi inginocchiato è stato sì punito, altro che: nonostante abbia raggiunto un accordo con la lega sportiva nel 2019, ha poi accusato la stessa di cospirazione contro di lui. Ha dichiarato che la NFL l’ha di fatto inserito nella lista nera, dopo aver rescisso il suo contratto con i San Francisco 49ers nel 2017.
Dopo quel suo simbolico inginocchiarsi, insomma, non è più riuscito a trovare un altro lavoro come quarterback.
Parecchi artisti non se ne sono stati zitti e buoni, tutt'altro: a causa della controversia e dell'ignobile trattamento riservato a Kaepernick, parecchi di loro hanno deciso di dire addio all'ambitissimo spettacolo dell'intervallo del Super Bowl, in segno di supporto all'ex quaterback.