Misstake è una Diva matura e consapevole che rivendica la libertà

Musica

Fabrizio Basso

Il brano è un viaggio multisensoriale che spazia tra il sacro e il profano da ascoltare a occhi chiusi spogli da ogni corazza. Vittima di revenge porn questa giovane artista friulana è diventata una paladina del diritto di essere se stessi. L'INTERVISTA

Vulcanica e stravagante, Misstake, all'anagrafe Alessandra Tondo, 28 anni, friulana adottata dalla Brianza, è un personaggio iconico nel mondo del Rap e del Pop italiano molto popolare soprattutto su Youtube, Tik Tok, Instagram con migliaia di follower. Vittima di revenge porn, anziché subire, ha aperto un profilo su Only Fan e, giocando d'anticipo, ha trasformato una situazione drammatica in positiva. Col supporto dei genitori. Nel singolo Diva c'è tanto della sua storia recente.

Partiamo dalla storia di Diva: perché lo hai scelto per entrare nel 2022?
Ultimamente si è sentito parlare sempre più del revenge porn dunque ho scelto di iniziare l’anno con un messaggio sulla libertà d’espressione. E farlo arrivare a tutti. Sempre più persone lo subiscono: ma le situazioni difficili vanno capovolte a proprio favore. Io ho messo in vendita su Only Fan le mie fotografie e con questo gesto ho annullato l’intento della persona.
E come è nato MissTake, che la pronuncia induce all’errore ovvero mistake, all'inglese?
Richiama i miei errori e ho giocato con l'idea di signorina errore, di chi attraverso i suoi errori evolve. Ho coltivato la mia unicità.
Chi è oggi una diva?
Qualsiasi persona riesca a coltivare la propria unicità fregandosene di stereotipi e giudizi altrui. E' chi si innamora delle piccole cose della vita rimanendo autentica. E' chi riesce a stare bene da sola, senza parterre di alcun tipo.
Si può ancora esplodere se qualcuno ti guarda così…nella stagione dei social?
Quando c’è un incontro bisogna andare oltre, so quello che fa trasparire attraverso i social ma poi si va avanti. Allora sì che costruisci qualcosa di veramente forte, l’apparenza non lascia nulla, trovi solo quello che vuoi vedere e il riflesso di te stesso.
Ascoltare i Queen liberà la sensualità? Oppure meglio i Ramones in cuffia da sola?
Meglio i Ramones in cuffia da sola tutta la vita. Ho sempre ascoltato tanta musica come i Sex Pistols, i Clash, amo la scena underground. Che non c’entra nulla col rap e il pop che faccio io. Però nei miei pezzi inserisco come flow delle citazioni prese dal passato e dal mio bagaglio personale.
Le sere che sei più nervosa di ogni sera come reagisci?
Ho imparato negli anni ad accettare questa sensazione fastidiosa di ansia, nervosismo e dolore: sprofondo nel dolore per svegliarmi il giorno dopo rinata. Da quattro anni sono lucida e consapevole, ho smesso di fumare e di bere, vivo la vita così. I colpi che si ricevono sono tosti ma si possono trasformare: abbraccia tutto, la notte muore e ti risvegli che è un nuovo inizio.
Cosa è per te la sensualità?
Sentirsi in primis a proprio agio con se stessi. Una cosa fine che va ricercata nei dettagli, nello sguardo, in un tono di voce, in una scollatura accennata, è un filo sottile e bisogna stare in equilibrio su quel filo.
Tu sei una paladina della libertà individuale: ti mette tristezza che nel 2022 stiamo ancora a discutere di DDL Zan?
Assolutamente sì. Ci sono retaggi culturali che influenzano persone e masse ed è brutto, siamo indietro su tante cose e spero che prima o poi si arrivi a un punto in cui l’uguaglianza non si ricerchi ma sia la normalità.
Sei stata di esempio sul tema del revenge porn: ora che ti senti più forte e matura, cosa dici a chi lo subisce passivamente?
La prima cosa quando c’è un ricatto bisogna denunciare e tutelarsi. Poi occorre un lavoro di prevenzione facendo attenzione a quello che invii: quello che ami oggi domani potrebbe non esserci più. Nessuno è realmente monogamo, sempre più persone ammettono di essere vicine alle poligamia ma ancora il 90 per cento delle persone tradisce e sta zitto. La famiglia è fondamentale: io la prima cosa che ho fatto è stato mandare le foto a mio papà, che è un imprenditore, e a mia mamma. Ho un rapporto bello con entrambi e anche grazie a loro tutto è andato per il meglio.
La notte nel letto sempre il segno della Croce e una catena in testa da madonna laica?
Sì. Io prego ogni sera, sono credente anche se non pratico. Giocare tra sacro e profano mi ha divertito, io rispetto la Fede più di altre persone e la Fede è personale. Faccio meditazione e yoga dopo le preghiere, sono molto spirituale. Smuoviamo le persone verso la credenza e la fede, trasmettiamo un messaggio che è utile stare con se stessi e la propria fede.
Entri nel mondo della musica nel 2011: sono praticamente dieci anni. Se guardi all’Alessandra di allora provi tenerezza oppure il passato è passato?
A livello scientifico cambiamo ogni sette anni il piano cellulare e quindi rinasciamo. Divido la mia vita in fasi. Quella è stata di apprendimento e dolore per la mia sensibilità: io colgo le sfumature, coltivo una ricerca ossessiva per i particolari. Non andavo in discoteca e leggevo Freud. Certo ho fatto stupidate ma mi hanno aperto un mondo assurdo: dopo una brutta esperienza che mi ha portato una crisi di panico ho lavorato su me stessa e ora mi confronto settimanalmente con qualcuno al di fuori delle amicizie, faccio psicoterapia cognitivo-comportamentale. Vedo il mondo in mondo razionale. Ma quella Alessandra di dieci anni fa mi ha permesso di essere chi sono ora e la ringrazio; devo essere meno severa con me stessa.
Cosa significa oggi essere imprenditori di se stessi?
Spaziare a 360 gradi senza vendersi né svendersi. Le regole le faccio io, cosa fare della mia vita e del mio lavoro lo decido io. Faccio più cose restando autentica e concedendomi la libertà di scegliere.
Se arrivo a casa tua stasera, trovo il frigo mezzo vuoto?
Tendenzialmente sì perché mangio fuori spesso. Ma va a periodi. Arrivata a Milano ho dormito un anno per terra, tre mesi sono rimasta senza corrente, mi è capitato di mangiare in auto: lì il frigo era mezzo vuoto. Poi si è riempito, c'è un equilibrio tra i due estremi. Sai tutti dicono o bianco o nero ma non il grigio: anche io ero così ma ora inizio ad apprezzarlo il grigio.
La tua vita sarà sempre gipsy?
Sì. La adoro. Vivrei in pigiama sempre. A parte quando c’è un qualcosa di importante esco in pigiama ma con la Vuitton. Lo faccio con naturalezza, se ti fai paranoie non vivi con leggerezza. Se mi trucco perdo la vera essenza di quello che sono: anche camminare scalza, che faccio sempre, mi dà identità. La mia giornata si divide tra musica, psicologia, giardinaggio e il giardino zen. Sono immersa nella natura. Chi è sempre in studio rischia una vita parallela e dunque devo scendere sulla terra.
Vorresti una vita da Diva o da Rockstar? O entrambe a giorni alterni?
Tre anni fa ti avrei risposto da rockstar ma la paghi cara. Molti mi dicono che ho 28 anni ma è come ne avessi 70 per quello che ho vissuto. Vorrei una vita da diva con la massima espressione del mio potenziale e la vivrei immersa nella mia spiritualità e serenità. Ecco la serenità a volte annoia ma è fondamentale. Sto riuscendo ad apprezzarla anche in amore.
Che accadrà nelle prossime settimane?
Il mio progetto attuale è fatto di tante tappe. Ho un ottimo team composto da The Ross, Davide Morelli e Josh e abbiamo deciso di rilasciare un video al mese. A febbraio dunque ascolterete un nuovo singolo e il tema è la libertà d’espressione. Lato concerti la vedo durissima, ho perso un po’ le speranze per l’Italia. Spero solo che ne usciremo tutti più forti perché siamo da tempo fermi e anche se abbiamo scritto è dura!

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