Francesco Curci mette l'accettazione di sé in Come Frank: il video

Musica

Una canzone che è la narrazione di un turbinio emotivo. Il video è accompagnato da un testo originale dell'artista

Se mi guardo indietro, a tre anni fa, quando ho scelto di fermarmi, vedo un ragazzo

pieno di dubbi, paure, insicurezze; un ragazzo che si stava facendo del male perché non si piaceva, non si accettava per quello che era e ha scelto di cambiare per sentirsi a posto con sé stesso e con gli altri. Oggi quel ragazzo è cresciuto, ma soprattutto è cambiato ed è pronto a rinnovare la sua carta di identità con una nuova consapevolezza, non solo quella di essere diventato un uomo, quanto una persona capace di guardarsi allo specchio e non vergognarsi, non doversi più nascondere pensando di non essere abbastanza, di non essere all’altezza. In questi anni mi sono liberato di un peso fisico, ma anche psicologico. È cambiata la

percezione che ho di me e del mondo che mi circonda, per questo mi racconto in modo diverso, più autentico. Oggi canto una libertà ritrovata e conquistata che difendo a denti stretti e che racconto attraverso le mie canzoni.

Come Frank è nata nel pieno di questo turbinio emotivo, da un’ispirazione che è

venuta a bussare alla mia porta dopo tanto tempo, quando stavo provando a ricostruirmi come un mosaico che va in frantumi, recuperando da terra ogni tassello e cercando di posizionarlo nel posto giusto per riconsegnare un’immagine integra di me. È stato come morire e rinascere per la seconda volta, ho la sensazione di essere tornato dal fronte dopo aver combattuto una guerra delle più oltraggiose, quella con me stesso. Ho scavato dentro di me per ascoltarmi e provare a comprendermi. Ci sono stati momenti di grande dolore e sofferenza, in cui addirittura faticavo ad alzarmi perché sentivo di non avere più nulla da dire, di non avere un posto nel mondo, una meta da raggiungere, degli stimoli. Potrei parlare di depressione, ma mi sono salvato dagli psicofarmaci grazie allo sport. È stata la mia linfa vitale, il mio sostegno quotidiano insieme ad una dieta rigorosa e tutt’ora non riesco più a farne a meno.

Perciò, quando si è trattato di tornare alla musica, ho voluto che fosse tutto nuovo, dal team, alla produzione, al sound. Con il mio nuovo produttore abbiamo fatto un lungo lavoro di ricerca: “Come Frank” è un brano a metà strada tra passato e futuro, tra quel che ero e quello che sarò. Ma il cambiamento è ancora più evidente nel videoclip: avevo in mente sin da subito l’idea, volevo un video di ispirazione britannica per atmosfere e suggestioni, con un set dall’impatto glam rock in sintonia con il mio look, colori vintage e una versione antropomorfizzata di Frank ad accompagnarmi. In più, ho richiesto l’impiego del piano sequenza per dare maggiore enfasi, perciò ho dovuto imparare a cantare la versione del brano a velocità raddoppiata. È stato sorprendente vedere l’effetto finale sullo schermo: si era concretizzato esattamente ciò che volevo. In questo video mi sento artista per la prima volta, perché per la prima volta in vita mia posso dire di essere davvero io.

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