Il chitarrista dei Queen Brian May ha il Covid: "Sto bene, ma sono stati giorni orribili"
MusicaIl leggendario musicista, 74 anni, ha annunciato sui social network che purtroppo ha visto la “temuta doppia linea rossa”, come lui stesso ha scritto nella didascalia a corredo di una foto del test. E ha voluto lanciare un appello ai fan: “Questa cosa è incredibilmente trasmissibile. Non lasciatevi rovinare il Natale"
Brian May, il famoso chitarrista dei Queen, ha contratto il Covid e, benché ora stia meglio, ha dichiarato di aver passato “giorni davvero orribili”.
La leggenda della musica britannica, 74 anni, ha annunciato sui social network che purtroppo ha visto la “temuta doppia linea rossa”, come lui stesso ha scritto nella didascalia a corredo di una foto del test. E ha voluto lanciare un appello ai fan: “Questa cosa è incredibilmente trasmissibile. Non lasciatevi rovinare il Natale”.
Brian May vive a Londra e, lo ricordiamo, nella sola giornata di ieri nel Regno Unito sono stati registrati 89.074 nuovi contagi. La media settimanale di nuovi casi in Inghilterra è di 72.569 test positivi.
Potete guardare in fondo a questo articolo il post che Brian May ha pubblicato sul proprio profilo ufficiale di Instagram.
Le parole del chitarrista
"Sì, il giorno scioccante alla fine è arrivato anche per me. La temuta doppia linea rossa. E sì, decisamente una cosa non simpatica. Sono stati giorni davvero orribili, ma sto bene. E vi racconterò tutto. Ora però vi dico di fare molta attenzione, lì fuori, brava gente. Questa cosa è incredibilmente trasmissibile. Non lasciatevi rovinare il Natale. Con affetto, Bri”. Queste sono le parole con cui il chitarrista dei Queen ha corredato lo scatto che immortala il test del Covid con la doppia linea rossa, che testimonia la sua positività.
Per non fare preoccupare i propri amatissimi fan, in ansia per il proprio beniamino settantaquattrenne, Brian May ha risollevato gli animi dei follower spiegando che adesso finalmente sta bene, dopo i giorni orribili di cui ha detto che vorrà parlare più avanti.
Poi, poche ore fa, il musicista ha condiviso su Instagram un altro contenuto relativo al Coronavirus: un video in cui mostra altri risultati dei test per il Covid.
La didascalia è molto lunga e già qui Brian May incomincia a voler parlare di ciò che gli è accaduto, come ha promesso di fare in occasione del suo primo annuncio sui social dedicato.
“Giorno 8 per me - l'ottavo giorno dopo che il mio corpo è stato invaso da un numero abbastanza altro di organismi di Coronavirus da abbattermi. In primo luogo, penso di essere stato un po' troppo ottimista ieri, immaginando che la linea rossa ’T’ sembrasse più debole. Oggi è un kit di prova diverso ma le linee sembrano più o meno della stessa intensità. Quindi presumo che la battaglia all'interno del mio corpo sia ancora in corso. Mi sembra anche che quella tosse secca e sibilante oggi sia tornata e c'è un’irritazione su uno dei lati del mio petto. Continuo anche ad addormentarmi, non in modo pacifico, ma più del tipo: ‘Non riesco a tenere gli occhi aperti un altro secondo’. Quindi è un'ottima cosa almeno che sia successo in un momento in cui non sono occupato, come invece sono di solito”, ha spiegato nella prima parte della lunga didascalia.
“Mi dispiace, queste cose non sono certo simpatiche ma almeno credo che io possa segnalarle come informazioni che potrebbero aiutare qualcuno là fuori a sentirsi meno preoccupato. Sto fondamentalmente bene. Mi sento solo un po' di me**a e frustrato per non essere in grado di essere in giro in questo periodo dell'anno. Ma penso che lo stiamo provando un po' tutti, giusto? Ed è chiaro che la nuova variante Omicron è completamente fuori controllo nel Regno Unito. E probabilmente in tutto il mondo. A proposito di questo… Qualcuno là fuori sa QUALE variante ha preso? Io no. Mi è stato detto che queste informazioni non sono disponibili dai test del SSN. Se è così, da dove provengono tutte queste statistiche ogni giorno? Sarei molto interessato a saperlo, da chiunque conosca la risposta a questo interrogativo”.
approfondimento
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Le testimonianze di ciascuno sono importanti
Molti si chiedono per quale motivo tante persone si sentano in dovere di postare le foto dei test positivi, di raccontare la propria esperienza, di dire come stanno e cosa hanno passato. E molti si chiedono per quale motivo lo stesso facciano le testate giornalistiche, che concedono molto spazio a notizie di Vip che hanno contratto il Covid e che ne vogliono parlare personalmente sui propri canali social.
A chi si sta chiedendo i motivi di tanta pubblicità a quelli che credono essere dei “testimonial” della positività del Covid, diciamo che si tratta di un impegno sociale, oltre che etico. La testimonianza che ciascuno di noi può dare, specialmente quella di personaggi di pubblico interesse che vantano uno stuolo di follower a più zeri e che quindi possono arrivare a un bacino di utenza enorme, è importantissima in questo delicato momento storico.
Le parole e i contenuti a tema Covid di Brian May si uniscono quindi a un coro virtuoso di persone, personaggi, uomini e divi che intendono condividere la propria esperienza per aiutare gli altri, sia livello pratico sia livello psicologico, facendoli sentire meno soli. Ma non solo: chi offre il proprio esempio, il proprio vissuto, la sua testimonianza aiuta anche a sensibilizzare l'opinione pubblica affinché non si abbassi mai la guardia.
“Se domani mattina ottieni un risultato negativo, non puoi garantire al 100% di non essere infetto e infetto per tutto il giorno. Quindi, per il bene di tutti quelli che ti circondano, mantieni la cautela - maschere, distanza sociale, buon senso - e vai a una riunione in uno spazio chiuso solo se sei davvero sicuro che il rischio valga la pena”, scrive Brian May come conclusione della sua lunga didascalia.
Tutte raccomandazioni molto valide, eccezion fatta per la parte dedicata alla riunione in uno spazio chiuso, che il musicista consiglia di affrontare soltanto se si è davvero sicuri che il rischio valga la pena... Chiaramente Brian May sta usando del sarcasmo, tuttavia è bene specificarlo perché non si sa mai: non c'è nessuna riunione in uno spazio chiuso per cui valga la pena di affrontare il rischio.
Di seguito vi mostriamo il primo post di Brian May in cui ha annunciato di essere positivo.