Il singolo è una canzone dal sound ricco e deciso da cui emerge l’intenso e graffiante timbro dell’artista di origine romana (cagliaritana di adozione). L'INTERVISTA
La voce è quella di chi sa di avere scritto e composto un brano importante. E infatti le prime parole di Federica al telefono sono squillanti: "Sono felice come una bambina per questa canzone sostanziosa". Si intitola Controvento il nuovo singolo de La Camba, una della artiste che, per l'uso saggio e attento delle parole, è tra le più autorevoli e amate della sua generazione.
Federica hai scelto un singolo che viaggia controvento in una fase in cui tutti cercano la tranquillità del vento a favore.
Non avevo valutato questa lettura, ma ci sta; è una canzone molto coraggiosa creata con l’intento di trasmettere voglia di vivere e accendere i pensieri.
Controvento è anche un inno alla libertà: oggi cosa rappresenta?
Nel rispetto di quella degli altri, riuscire a concedersi di essere se stessi; sembra facilissimo ma con tutte le pressioni che abbiamo, in primis quelle sociali ci costringono in determinati schemi, mi piace spingere per reimpossessarci del fuoco vero che abbiamo dentro.
Già nei primi versi c’è una sorta di resa di conti con passato con tutti quei non…ora è tutto più chiaro?
Ho sciolto tantissimi nodi anche se quando sei una persona curiosa sai che più ne sciogli più ne arrivano. Ha sfatato cose che io pensavo di sapere su di me. Arrivano momenti in cui capire il tuo non essere a fuoco ti fa capire cosa vuoi, e basta un istante per capire tutto quello che vuoi fare.
Hai un rapporto migliore col presente oppure il passato resta ingombrante?
Dal precedente singolo Qui e ora è nato un percorso di consapevolezza del presente nuovo.
L’infinito non è finito…ma almeno ora è definito?
Difficile definirlo, già sapere che non è finito va bene, nella mia testa non c’è una spiegazione, ma l'infinito non si misura con la lunghezza del tempo ma attraverso momenti che rimangono infiniti.
Tu fai quello che sogni da bambina: c’è stato un momento in cui hai capito che il sogno sarebbe diventato realtà?
Attraverso piccoli passaggi interni che si palesano all’improvviso, frutto di una consapevolezza interiore.
E’ accaduto qualcosa di particolare nella tua vita che ti ha portato a scrivere un pezzo così forte e identitario?
Impossibile non scrivere canzoni non autentiche, il mio è un diario quotidiano di scrittura, qui sento la spensieratezza di chi non sta reagendo a qualcosa arrivato dalla vita ma che ha voglia di andare controvento; se poi la mia filosofia coincide con quella universale ne sono doppiamente felice.
Ti sei trovate alcune volte a sfidare il destino nel tuo percorso artistico: c’è una volta che è stata più dura?
La mia vita non manda segnali, manda cartelloni con colori accesi anche quando vorrei essere pastello; le mie sono sempre state sfide molto grandi soprattutto quando sentivo un mio messaggio interno universale e non avevo la capacità di esprimerlo come avrei voluto.
Buonanotte sognatori avrà un seguito? E' dal 2013 che non pubblichi un album.
Chiedo ai fan di avere ancora pochissima pazienza, gli dico abbiate fede. Il disco è in preparazione. Sto unendo la forza delle canzoni con un minimo comune denominatore che è l'autenticità.
Wikipedia dice che la tua penna e il tuo stile sono un marchio di fabbrica: è motivo di orgoglio o ti mette ansia da prestazione?
Orgoglio e stupore ma nessuna ansia. La mia è una necessità, scrivere per me è come chiacchierare quotidianamente, la scrittura è anche avere cura di sé.
Che succede nell’universo La Niña?
Rappresenta un’altra parte del mio amore per la musica, la voglia di scoprire talenti nuovi, di contribuire alla produzione della musica in un tutto creativo.
Che accadrà nelle prossime settimane?
Per ora la concentrazione è sul singolo, ne sono innamorata. Poi lavorerò sul disco e continuo a scrivere per necessità. Col disco penso a un tour per un ritorno live.