Il brano è un invito alla riflessione su quello che va in direzione ostinata e contraria. Il video è introdotto da un testo originale del'artista
Al contrario, il mio primo singolo, uscito l’8 ottobre, è una canzone che ha avuto come ispirazione una situazione bizzarra in cui mi sono trovata qualche anno fa. Era Natale e avevamo deciso di fare una doppia festa: la vigilia in Abruzzo e il pranzo del 25 a
Milano. Siamo dunque partiti all’alba del 25 dall’Abruzzo per tornare a Milano e in autostrada, invece, mezza Italia stava scendendo al sud per le vacanze. Lo spettacolo assurdo e suggestivo che ci siamo trovati davanti è stato quindi: la nostra corsia completamente deserta e buia come non l’avevamo mai vista, affiancata dalla corsia del senso opposto completamente ingorgata di automobili, rumori e luci accese. Tutto ciò, oltre a farmi riflettere su quanto a volte le situazioni bizzarre e “al contrario” ci regalino visuali uniche e irripetibili, mi è sembrato anche una bellissima metafora di come spesso nella vita ci sentiamo assurdi e sbagliati quando percorriamo strade troppo diverse e solitarie. Anche se delle nostre vite tendiamo a mostrare ciò che è collettivamente accettato ed apprezzato, penso che sia capitato a molti di sentirsi in ritardo su tutto, di sentire di aver perso occasioni, di non
essere mai abbastanza colti, abbastanza adeguati, abbastanza belli.
“Al contrario” è un invito a considerare più punti di vista da cui guardare le cose.
Una situazione, presa per quello che è, senza l’affanno di un metro di paragone o di un dettame di cosa sia giusto, può rivelare dei volti nascosti, delle vie di uscita inaspettate. Il lavoro di musicista che svolgo da anni è sicuramente un terreno di grande ispirazione per raccontare di una vita al contrario. Il giorno e la notte, le stagioni, le settimane diventano relative, mancando spesso lo scandire comune del calendario. Questo contesto a volte surreale, però, fa sì che le persone con cui ci si trova a lavorare diventino dei compagni di viaggio con cui si condividono pensieri e momenti di grande intensità. Ho avuto il piacere in questi anni di accompagnare da musicista artisti come Max Gazzè, Bugo, i Selton, Angelica, Paletti, Diego Mancino e molti altri, e devo dire che ogni tassello di questo percorso è stato importante per
cominciare a costruire una mia consapevolezza artistica e umana. C’è ancora tanta strada da fare ma già mi rende molto felice aver trovato un mio canale espressivo.
Con il videoclip di “Al contrario”, io e Raffaele “Rabbo” Scogna (che è anche co-compositore del brano) abbiamo voluto dar sfogo al nostro immaginario creativo andando alla ricerca di luoghi che ci trasmettessero le sensazioni della canzone. L’idea di creare un salotto sui binari di una ferrovia ci sembrava una bella metafora dell’ “abitare il tempo presente”, il punto del percorso della vita in cui ci si trova, senza sapere dov’è iniziato e dove porta, ma stabilendo una propria linea temporale,
priva di punti di riferimento esterni. Una stazione abbandonata, luogo dismesso ed evitato, diventa il palcoscenico della canzone, che vuole celebrare la bellezza di sentirsi unici anziché sbagliati, vissuti anziché conservati perfettamente. Abbiamo scelto di girare il videoclip con il nostro telefono proprio per rendere le immagini ancora più personali. Il nostro amico Marco Carlos Cordaro ci ha poi dato una mano nell’editing finale e nella color correction.