Il brano, introdotto da un testo originale dell'artista, parla del sentirsi fuori posto in una società sempre più veloce e difficile da comprendere
Backwards è una canzone che parla del tempo, del suo scorrere, e dal senso di urgenza e introspezione che deriva da questa consapevolezza; una canzone sul sentirsi fuori posto, senza una casa, in una società che comprendiamo sempre meno, fatta di competizione e tempi accelerati, e un senso di alienazione che ci trascina sempre più lontano da ciò che conta realmente. E questo si riflette nel videoclip, una sequenza che racconta della ricerca di un posto in cui stare, di un qualcosa che non conosciamo necessariamente in maniera cosciente, ma di cui sappiamo avere veramente bisogno.
Il viaggio, che si protrae dagli ambienti scuri e distopici della città, con i suoi aeroporti, stazioni metropolitane, vetro, il cemento, e il senso di disorientamento di migliaia di persone che ogni giorno corrono di fretta da qualche parte, si sposta verso il mare, la spiaggia, la natura, allegoria di ciò che abbiamo perso di vista. Abbiamo dimenticato come guardare al mondo con meraviglia ed entusiasmo, di riuscire a
vederne la bellezza nonostante tutto, quel senso di profonda umanità nelle cose, che alla fine rappresenta la nostra vera salvezza.
Si racconta quindi di un percorso che dal crepuscolo (e attraverso fittizi momenti di luce, che allegoricamente avvengono sempre in scenari cittadini, e che rappresentano l'illusoria promessa di ricchezza e realizzazione che ogni giorno ci viene posta davanti), porta finalmente all'alba e all'oceano, culmine della ricerca, e momento che simboleggia la vera libertà ritrovata. Il video, prodotto grazie alla vittoria a LAZIOSound di Regione Lazio, ha tante chiavi di lettura quante sono in realtà le persone che lo guardano, ma per noi è animato da un'ottica ambientalista.
Oggi si tende a guardare con poca lucidità la situazione, quando in realtà viviamo in
un mondo che ogni giorno subisce sempre di più la pressione e le drammatiche conseguenze del cambiamento climatico, che ben rappresentano a nostro avviso, una delle tematiche del video, ovvero lo scollamento che oggi noi come società abbiamo con la realtà del mondo che ci circonda, e che non occorre dimenticare, ci tiene in vita. Il rifiuto da parte di persone ed istituzioni di guardare alla situazione con la necessaria serietà riflette esattamente il senso di disconnessione che ormai la società umana ha sviluppato nei confronti della natura. Envoy è una band alternative rock italo-francese-inglese con base a Roma. Le influenze di respiro internazionale, così come le origini, si riflettono nella musica, che è un rock di matrice britannica
con rimandi alla scena alternative di fine anni ‘90, con influenze che spaziano dal Trip Hop all’elettronica francese (Massive Attack, Air), al sound di band come U2, Oasis, The Verve, Radiohead e Coldplay. Al momento abbiamo appena rilasciato il nostro primo vero singolo, Backwards, e siamo attualmente a lavoro sul nostro primo album, che potrebbe vedere la sua uscita l’anno prossimo. Partecipare a LAZIOSound con la nostra musica ed avere l’opportunità di esordire su una piattaforma così di ampio respiro rappresenta per noi un onore, oltre che una grande opportunità, e siamo grati a tutte le persone che stanno rendendo possibile tutto ciò solo per noi.