Mirkoeilcane, il cantautore si racconta con due brani singoli. L'INTERVISTA

Musica

Fabrizio Basso

Credit Beatrice Chima
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Con i singoli "Francesca e Basta" e "Povera Me", questo cantautore romano riannoda i fili di una storia d'amore vista da due punti di vista opposti. E intanto ci accompagna verso il nuovo album. 

La disperazione di lui è in Francesca e basta, quella di lei in Povera me...due persone idealizzate che subiscono, e analizzano dal loro punto di vista, la fine di un amore. Con questi due brani Mirkoeilcane, ovvero Mirko Mancini, riapre un discorso musicale che il covid ha spezzato. E che ora riparte.

Mirko partiamo dalla scelta dei due singoli per indicare la rotta del tuo futuro artistico.
Mi sembrava una modalità da terapia d’urto, in primis per me che per un po’ ho lavorato silenziosamente. Lo ritengo un buon modo per dimostrare che è rimasta la voglia di dare il giusto peso alle parole delle canzoni ma anche che esula dal cantautore con la chitarra acustica.
Francesca e basta: Francesca è reale o è un nome universale?
Non è neanche una unica storia, è un mix di momenti di vita mia cui si uniscono di storie di amici. C'è un tocco di romanzesco.
Davvero pensi troppo e poi non mandi giù?
Quella parte sono io ma con l'età che cresce piano piano mi ammorbidisco.
Conosci tutti i testi dei Pooh? E quali sono i testi Francesca?
Ammetto con orgoglio di essere una grande conoscitore della loro opera omnia. Hanno fatto quello che ci aspettava da una band in quel periodo e poi si sono concessi il lusso di fare opere rivoluzionarie quali Parsifal. Potrei partecipare a un quiz su di loro. Su Francesca scherzo, c'è un paragone all’attuale scena della quale credo anche io di fare parte. Però oggi c’è un linguaggio che tende a semplificare senza una ricerca.
Accenni ai capricci di Francesca: ma quali sono i tuoi?
Per la musica li faccio spesso e volentieri. Poi non mantengo un amore a lungo in piedi e se in auto la radio passa un brano che non mi piace faccio di tutto per cambiare.
Non credi che il pile fosse quello per proteggersi dalla nevicata del 56?
Non ci avevo riflettuto e mi piace la vicinanza simbolica ma non avvicinerei mai una mia frase a quella canzone così iconica.
Assicuri che non ti è mai saltata addosso dicendoti voglio sco***ti?
Era una parte fantasiosa per evidenziare lo stereotipo del maschietto che si aspetta che la storia che sta vivendo sia a tema sessuale.
Anche tu nei momenti cupi mangi noccioline?
E’ qualcosa che mi tira su di morale per quanto renda difficile la digestione. E’ un anti-stress. Ho smesso di fumare mi restano le noccioline.
La Povera Me guarda telenovela argentine, tu cosa guardi?
Ho un rapporto conflittuale con la televisione, di solito ci proietto cose di youtube.
Raccontami la storia dei due video.
In Povera me c’è solo Beatrice, nell’altro anche io ma sono impagliato e mi sono fatto nascondere. La storia è la stessa da due punti di vista diversi.
In questo periodo ti è venuta voglia di chiedere un sussidio per ricominciare?
Mi è venuta voglia tanto tempo fa ma non avevo i requisiti. Altre volte mi sono distratto nella compilazione. Ora chiederlo mi fa sorridere perché sarebbe utile rimboccarsi le maniche e salire sui palchi. E anche lì c’è la fila per ricominciare.
Quale è il Da Qui più bello per vedere Roma?
Un luogo è dove è nata la canzone, via Gabriele d’Annunzio dalle parti del Pincio, una strada poco battuta. Santa Prisca è una zona bella ma a Roma siamo in un museo a cielo aperto.
Stiamo tutti bene…tre anni dopo nulla è cambiato: ti inquieta l’eterna attualità di questo brano sulle tragedie dei migranti?
Mi rammarica soprattutto perché un paese che si definisce mondo civilizzato giudica ancora in maniera razzista. Penso a una famiglia italiana che negli anni 20 partiva per Ellis Island o il Sudamerica.
Se ne riparla a settembre ma anche a ottobre…ed è ottobre: di che si parla?
Parliamo della speranza che se ne riparli a novembre!
Che accadrà da qui a Natale? Ipotesi per l’album? Seguirà la linea del pensiero maschile e femminile speculare?
Nelle prossime settimane rivedrò l’album e lo aggiusto, doveva uscire prima della pandemia e dunque ho almeno la possibilità di rimetterci mano. Mi sarebbe piaciuto fare un concept album ma oggi si viene giudicati sugli ascolti del singolo e quindi i ragionamenti devono essere più ampi. Per l'album confido nell'uscita nei primi mesi del 2022. Sarò sempre er cantautore, ho molta pazienza!

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