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Youtube rimuove due canali del cantautore e produttore R. Kelly dopo la sua condanna

Musica

Il cantante, ritenuto colpevole di traffico e violenza sessuale, non potrà più creare nuovi canali sulla piattaforma video. Disattivati anche i suoi profili su Twitter, Facebook e Instagram. La sentenza con la pena detentiva sarà emessa il 4 maggio: rischia da 10 anni all'ergastolo

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In attesa di conoscere l’entità esatta della pena a cui sarà condannato per i numerosi casi di violenza sessuale di cui è stato ritenuto colpevole, R. Kelly comincia già a vedere gli effetti delle sue azioni. Youtube ha infatti sospeso in maniera permanente due canali del cantante R&B reso celebre anche in Italia dalla hit I believe I can fly, condannato per traffico sessuale e associazione a delinquere. R. Kelly non potrà mai più creare nuovi canali sulla piattaforma, ma la sua musica rimarrà presente e ancora ascoltabile su YouTube Music.

Oltre 5 milioni di iscritti

I canali rimossi sono RKellyTV (3,5 milioni di sottoscrizioni) e RKellyVevo (1,6 milioni di iscritti). La causa? Una violazione dei termini di servizio. La policy di Youtube, infatti, vieta comportamenti “dentro e fuori dalla piattaforma, che possano causare dolore in maniera volontaria agli altri”. Chi prova a guardare uno dei video dell’artista su quei canali, ora legge solo un messaggio: “This video is no longer available because the YouTube account associated with this video has been terminated”.

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"AZIONI CHE RICHIEDONO PENE OLTRE LE MISURE DI ESECUZIONE"

“Le gravi azioni compiute da R. Kelly hanno il potenziale di ferire moltissime persone, per questo richiedono pene che vadano oltre le misure di esecuzione normali”, ha scritto in una nota la vicepresidente del comparto legale di YouTube Nicole Alston. “Ultimamente abbiamo iniziato a prendere queste decisioni per proteggere i nostri utenti, così come fanno altre piattaforme”.

DISATTIVATI ANCHE GLI ACCOUNT SOCIAL DEL CANTANTE

Anche gli account di R. Kelly su Twitter, Instagram e Facebook sono stati recentemente disattivati. La casa discografica che per anni ha prodotto e distribuito i lavori del musicista, la Sony Music’s RCA Records, ha annunciato la rescissione del contratto nel gennaio del 2019, dopo mesi di critiche. Quasi tutto il catalogo di R. Kelly è comunque ancora disponibile sotto la stessa etichetta e sui principali servizi di streaming.

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LA SUA MUSICA ONLINE: GLI UTENTI SI DIVIDONO

Secondo un sondaggio condotto da Morning Consult dopo la pronuncia di colpevolezza, il 44% degli utenti dei servizi di musica in streaming pensano che Spotify, Apple Music e altre piattaforme dovrebbero rimuovere la musica del cantante dai loro cataloghi, mentre il 36% sostiene che le canzoni debbano rimanere disponibili e il 20% non ha un’opinione in merito. La sentenza con la durata della pena sarà emessa il 4 maggio 2022. R. Kelly rischia da 10 anni all’ergastolo.

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