Peaches & Clusterfuck, anteprima mondiale di Cranky Pants a Bolzano

Musica
Credit Lydia Daniller

La poliedrica artista torna in Italia, a quattro anni dalla sua ultima apparizione, in un'unica data per Transart Festival a Bolzano: appuntamento giovedì 9 settembre

In Cranky Pants Peaches esplora con il collettivo di danza post-contemporaneo

Clusterfuck nuovo materiale come mezzo per rivendicare lo spazio sociale. Insieme

oltrepassano i confini scoprendo nuove relazioni di corpi viventi in un contesto di

gruppo. Si muovono come un organismo scultoreo lento e sensualmente aggrovigliato, trasmettendo stati ultraterreni di estasi, prima di passare bruscamente alla precisione meccanica, ai dettagli intricati e all’alta potenza d’una club machine.Mentre esplorano la reintegrazione dell’interazione tra performer e pubblico, Peaches e Clusterfuck si confrontano e negoziano anche l’ego generato tra i performer stessi.

Artista controversa, musicista, videomaker e producer, nota per la sua attitudine provocatoria e anticonformista, Peaches torna in Italia, a quattro anni dalla sua ultima apparizione, in un'unica data per Transart Festival a Bolzano, giovedì 9 settembre. Attraverso la musica, l'arte, il cinema, il teatro, la televisione ed i libri, Peaches ha rovesciato gli stereotipi ed abbracciato i tabù, sfidando le norme sociali e le strutture di potere patriarcali, mentre difende i diritti LGBTQIA+, le questioni di genere e di identità sessuale con arguzia pungente ed originale, senza paura.

Lo spettacolo che porterà in scena XXX Nota per aver scritto alcuni tra i brani più sovversivi sui temi di corpo ed identità sessuale degli ultimi vent’anni, Peaches debutta nel 1995 col nome di Merrill Nisker (suo nome all’anagrafe). Negli anni ha scritto e prodotto sei album di studio, collaborato con numerosi artisti tra cui Josh

Homme, Beth Ditto, Feist, Brian O’Connor, Pink, Chicks On Speed e le sue canzoni sono presenti nelle colonne sonore di film come “Mean Girls”, “Lost In Traslation” e “Jackass Number Two”. Nei suoi pezzi suona personalmente quasi tutti gli strumenti, crea la parte elettronica e produce da sola i suoi dischi. La musica di Peaches è incentrata sull’identità di genere e spesso gioca su questo, cercando di abbattere le distinzioni sessuali elogiando l’ermafroditismo. “RUB”, l’ultimo album di studio, risale al 2015 ed arriva a sei anni di distanza dal precedente “I Feel Cream”, sei anni in cui l’artista canadese è stata impegnata in produzioni teatrali e cinematografiche ed ha pubblicato il suo primo libro, anni in cui Peaches ha esplorato tutte le possibili strade artistiche. “Dal 2000 ho pubblicato un album ogni anno, e poi l’ho portato in tour per i due anni successivi”, racconta Peaches. “Dopo 10 anni senza sosta, ho avuto bisogno di un cambiamento, di dedicarmi a nuovi progetti”. Così è nato lo spettacolo teatrale 'Peaches Christ Superstar', accolto con incredibile favore dalla critica. Del resto sin dal suo acclamato esordio del 20000 con 'The Teaches of Peaches' l’artista è stata impegnata a oltrepassare le barriere e i confini tra musica elettronica, punk, hip hop e pop, guadagnandosi l’attenzione del mondo musicale, e cinematografico. Anche il seguito 'Fatherfucker' che affrontava i temi di identità sessuale e politica gender è stato un album rivoluzionario, e così il suo successivo acclamato 'Impeach my Bush' del 2006, urgente chiamata alla rivoluzione non solo musicale, a cui hanno collaborato artisti del calibro di Joan Jett, Josh Homme e Beth Ditto. Nel 2010 è stata la volta di 'Peaches Does Hersel', opera electro-rock che fonde gli elementi di tutti i suoi precedenti album e che si trasforma in un film presentato nel 2012 al Toronto film festival e poi proiettato in più di 60 festival intorno al mondo. In seguito Peaches si è unita al tour della 'Yoko Ono’s Plastic Ono Band' e si è dedicata a collaborazioni con Major Lazer, Le Tigre, REM, e altri. Tutto questo periodo è stato documentato splendidamente nel libro ‘What Else Is In The Teaches Of Peaches' una collezione di foto di Holger Talinski. Ed è proprio alla fine di queste numerose esperienze che inizia”RUB”, nel 2014, quando Peaches decide di tornare nel suo garage-studio di Los Angeles, piena di entusiasmo e idee, per iniziare un anno intero di lavoro con il collaboratore di lunga data Vice Cooler. Nel disco, in cui compaiono anche Kim Gordon e Feist, la parte visual viene curata dall’artista che realizza dei video fortemente politici e trasgressivi che hanno suscitato non poche discussioni.

PEACHES & CLUSTERFUNK

World Premiere

giovedì 9 settembre 2021

BOLZANO – TRANSART FESTIVAL

C/O ROTHOBLAAS

Via dell'Adige, 2/1 – Cortaccia (BZ)

inizio concerto ore 21.00

prezzo del biglietto: 25 Euro + prevendita

biglietti in vendita su www.transart.it

e presso il Teatro Comunale di Bolzano

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