Mydrama esorcizza un amore finito con Uh la la feat. Vhelade

Musica

Fabrizio Basso

Il brano è il racconto della voglia di stare bene, di vivere il momento e ottenere ciò che si desidera ed è accompagnato da un beat incalzante e coinvolgente. L'INTERVISTA

Un tocco internazionale, un respiro fresco. Questo è Uh La La il nuovo singolo di MyDrama, che, sulla scia de Le luci, racconta altre esperienze della vita della protagonista di X Factor 2020, in cui la chiave di svolta è la spensieratezza, un'arma fondamentale per superare le delusioni sentimentali. La parte essenziale è il legame tra la lingua italiana e quella francese, una fusione che costituisce un passo importante verso l'internazionalità del suo progetto musicale. L'obiettivo è quello di interagire, integrare e mescolare lingue, usanze, costumi e suoni provenienti da culture diverse. Vhelade, che in questo brano è la spalla di MyDrama, è colei che la ha fatta rialzare dalle delusioni e ha reso possibile il progetto. Il brano giunge a distanza di pochi mesi da Le luci feat. Dani Faiv e a poche settimane dalla sua partecipazione a Tocca a me di Federica Carta.

Quando è nato il singolo? E come è nata la collaborazione con Vhelade.

Era già pronto da un po’, lavoro sempre un po’ prima ai brani, anche con mesi di anticipo per poi fare una selezione. Questo è nasce spontaneo, rispecchia il mio lato emotivo. Ha un mood diverso, più pop e fresco, più internazionale. Sul testo ho lavorato con Simone Cremonini. Mi mancava qualcosa sul feat e serviva una lingua diversa ho trovato in rete Vhelade, l'afrosarda, e ho pensato che sicuramente parla francese. Mi ha portato suoni diversi, la forza del pezzo è la condivisione poiché ho parlato di esperienze personali.
La luna piena riempie di pensieri la tua testa?
Si, è una immagine molto forte. È una cosa che ho vissuto, fa riferimento a una relazione sentimentale del passato che non è andata a buon fine. Luna piena vuota come la mia testa è un concetto particolare come lo sono io.
Sei una collezionista di foto del passato oppure basta il cellulare?
Mi basta anche il cellulare ma ho una amica appassionata e ora ho anche foto analagogiche e mi sto appassionando anche io. E' bello avere qualche fotografia fisica.
Vai avanti davvero senza un dio? E quale è il tuo talismano?
Credo tanto in me e investo in me. Ora sono consapevole dei mie limiti, ci metto capacità e idee sul progetto musicale e cerco di sostenermi da sola. Sono la migliore amica di me stessa. Ho una fede al dito che è il mio porta fortuna.
Nessuna vittoria in amore: ma in amore il risultato giusto non è il pareggio? L’equilibrio…
Penso che la vittoria in amore sia equilibrio e rispetto. Non si vince ma si condive, con rispetto e confronto.
Esiste ancora la giacca della canzone?
Sì. Emotivamente trasmette freddo e delusione.
Davvero balli da sola su Tik Tok?
Ogni tanto cerco di farlo, il riferimento è a quel rapporto nel quale mi ero persa con questa persona.
Dopo Le Luci e Tocca a Me possiamo considerare questo singolo il salto internazionale?
E’ un piccolo passo in quella direzione. Prendo molto dai suoni internazionali. Penso alla lingua italiana su suoni internazionale. Grazie al supporto di Simone Cremonini è possibile. Musica araba, francese, latino-america, italiana...tanta contaminazione.
Mi piacerebbe sentirti in un brano senza featuring: arriverà?
Arriverà e anche presto. Ho sempre lavorato con altri perché mi piace condividere la musica. Sta arrivando il momento di uscire da sola, come alle origini di X Factor.
C’è un brano del 1997 di Alexia che ha il titolo praticamente uguale…
Non lo sapevo. Il mio titolo è nato canticchiando. Parlando con gli altri, un nome semplice ma strano. Il contrasto è lo specchio di quello che ho dentro io. E’ anche il bilanciamento di tutto quello che ci siamo detti.
Che farai in estate?
Per me il lavoro non è mai tanto quando c’è la passione. Continuo a lavorare col mio produttore badhabit. Il 25 e 26 agosto con Federica Carta faremo una cosa da Andrea Bocelli.

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