Marianne Mirage, anima libera che vibra con lo stormire delle foglie

Musica

Fabrizio Basso

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L'album è una vera esperienza sonora che ti prende per mano e ti porta in un viaggio lontano. Il tempo si dilata e lascia spazio per entrare in un ascolto emotivo. Alla costruzione dell'album ha contribuito il giovanissimo producer Marquis. L'INTERVISTA

Come quando il vento fa suonare gli alberi. Come quando le maree fanno respirare il mare. Come quando le nuvole rendono vivo e carnale il cielo. Marianne Mirage è riuscita, mettendo sulla sua tavolozza dell'anima, i colori dei quattro elementi della natura, la trascendenza dello yoga, una sensualità primitiva e milioni di spifferi di umanità per creare una musica che, almeno in Italia, non si è mai sentita. Le note sono sette ma lei le ha spogliate della loro essenza originale e le ha riscritte. L'album si intitola semplicemente Mirage.
 

Giovanna partiamo dalla storia del progetto?
La gestazione è stata lunga; durante la quarantena sono diventata insegnante certificata di yoga e ho iniziato a prendermi cura dei fan. Lo yoga era il mio diamante nascosto. La quarantena è stata un momento di studio, ho letto tanto, il mio mondo yoga si è formato, si chiama Yoga Mirage è abbraccia l'arte mistica a tutto tondo: campane tibetane, chitarra e voce che è il punto finale dell’arte per aumentare la sensibilità. Dobbiamo pensare alla sopravvivenza, siamo una specie e dobbiamo lottare per restare: nell’evoluzione l’arte ci guida alla sensibilità. Noi siamo ospiti in questa terra e lo yoga è un salto verso la comprensione.
Ora ti alzi all'ora in cui nella tua vita precedente andavi a dormire.
E' vero. Le mie prime lezioni iniziano alle 7. Sono diventata da mondana a mistica.

Tu parli di rinascita: si può dire che sei rinata almeno due volte, questa e dopo la fine del precedente contratto discografico?
Mi sento come la rotazione nei campi. Quando penso che c’è stata una forte grandinata che ha distrutto tutto viene naturale credere che noi incaselliamo solo il bene e il male e le relative consguenze. Invece dal male bisogna prendere le cose migliori e ho fatto questo: la rinascita viene dal dolore. Sento che non morirò mai, più passa il tempo da quando Franco Battiato è morto e più sento la sua musica: nell’indagare non moriamo mai.
Il tema della connessione umana oggi è molto attuale: ma connessione è anche rete.

Dove e come si crea quella vera?
Nei contenuti. Ho pochi follower ma li conosco tutti. Ci scambiamo i nomi delle piante, parliamo di potature, di vinili e di cose da ascoltare. Siamo circa 500 persone, ci siamo sostenuti nella quarantena e ora grazie al legame dello yoga siamo indissolubili.

Il tempo di un’ora è la durata dell'album e di una lezione di yoga…e se non si vuole tornare?
La magia sta nel trovare in quell’ora il piccolo spiraglio, anche per soli cinque secondi trovare il tuo luogo protetto. Il centro di gravità è quello che va trovato poi il disco, lo yoga ripartono e tu sai dove andare.

Il disco è un cambiamento personale oltre che artistico: cosa e come è cambiata la tua vita?
Sento che le donne sono cambiate. Da donna ho capito che per lungo tempo non ho rispettato a quello che sentivo dentro. Penso prima a me e poi alle donne: il mio utero è quello della mia amica e e quello della mucca cui appena nato sottraggono il vitellino. Più mettiamo barriere più si va nella direzione sbagliata. Abbiamo sentito una sveglia interna forse perché l'uomo, sempre ai vertici di produttività ed essendo candidato al comando, in questa mesi ha perso sicurezza e così è uscita la nostra sensibilità, ci siamo prese il tempo della natura. La femmina deve riappropriarsi degli spazi. Ci sono infiniti spazi al vertice per le donne non solo uno. Stefano Mancuso mi ha detto: proteggi le piante sempre. Causa anidride nel 2070 due miliardi di persone si sposteranno per cercare luoghi vivibili. Bill Gates è pronto a sparare polvere nell’atmosfera per filtrare la luce del sole. Per salvarci dovremmo piantare duemila miliardi di piante. Quella che si chiama convenienza non dà futuro.

Ora le intime ricchezze di una donna ti sono più chiare?
Quel brano è un'ode alla masturbazione che non è una pratica solo per single. Bisogna diminuire il potere dell’uomo, la società è troppo patricentrica. La natura è democratica e la luna è la respirazione femminile.

La tua voce è quella che si connette con la natura: come vi parlate? E credi che oggi si faccia abbastanza per l’ambiente o sono solo parole?
Sempre affascinata dalla sua meraviglia, ha una potenza che non si spiega a parole. L’arte prova a tradurla...recentemente ho fatto una meditazione yoga a Sounion doce c'è il Tempio di Poseidone: lì su strapiombo con la luna che muore e rinasce mi collego con i pensieri. Se rileggiamo il mito del toro bianco comprendiamo che non si può sciogliere il patto con la natura. Lo apprendiamo dai greci che indagavano senza distrazione.

Vedo al buio è la luce nel lockdown?
Non proprio. Per me il lockdown è stato una liberazione, non dover fare tante cose è stato bello. Mi spiace per chi ha sofferto e per chi ha perso il lavoro, ma si trova la forza interiore per rinascere. C’è sempre una via davanti al buio.

Chiudi con Armonia: la hai trovata o continui a cercarla?
Cambia sempre ma è sempre presente. E’ come il corpo, quando lo conosci ne comprendi il cambiamento così come nella mente. Siamo acqua, come quella in una campana tibetana: l'acqua è vibrante e crea emozioni.

Citi un disco, Plantasia di Mort Garton, e il libro La Nazione delle Piante di Giovanni Mancuso. Io ci aggiungo The secret life of plants di Stevie Wonder: hai altre suggestioni per l’estate?
Il saggio di Mancuso per me è stato la svolta anche perché sono rimasta due mesi e mezzo sola in casa a parlare con le piante in un ascetismo totale. Come libri ci aggiungo Singing to the plants e Donne che corrono con i lupi.

Un concerto è già stato fatto: ora che accadrà?
Un altro sarà 3 settembre a Milano. Il tour è molto ampio. Yoga Mirage permette di raggiungere luoghi magici. Nell’autunno andremo magarNell’autunno andremo magari nelle chiese sconsacrate.

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