La nuova voce di Napoli, quella più misterica e contemporanea, arcaica e futuribile, insieme a una voce storica che negli ultimi trent’anni ha saputo interpretare le molteplici anime della città partenopea
Un arpeggio di chitarra classica che affonda le radici nella tradizione napoletana per librarsi subito in volo verso l’orizzonte di un pop contemporaneo dal sapore internazionale, fra sound latino e anima mediterranea, accenni di flamenco e beat reggaeton. Tu è l’incontro fra due corpi iconici che incarnano storie e generazioni diverse. Quello performativo e spirituale de LA NIÑA e quello popolare (nel senso più nobile del termine) di Franco Ricciardi, artista iper-poliedrico nato a Secondigliano, attore pluri-premiato e cantautore dalla carriera ultratrentennale, iniziata sul versante neomelodico e proseguita negli anni esplorando molteplici territori espressivi e collaborazioni artistiche, dai 99 Posse a Gigi D’Alessio, da Enzo Avitabile a Guè Pequeno, da Luchè (ex Co’Sang) al drammaturgo e scrittore Beppe Lanzetta. Quasi tutti uomini. Rara eccezione, non a caso: LA NIÑA.
Dopo il precedente EP Eden, Carola Moccia – vero nome di LA NIÑA – prosegue nel suo originale percorso di ricerca artistica che decostruisce e ricostruisce il tempo e gli immaginari, mescolando iconografia sacra e modernità profana, Mito e Storia, per approdare stavolta nei territori limitrofi della canzone neomelodica, ribaltandone le convenzioni maschiliste e sovvertendo i rapporti di forza uomo-donna.
Tu è un racconto tormentato che sgorga dal cuore ed è consapevole di tutti i suoi inganni, dei dolori e delle sue più sincere contraddizioni. Una danza passionale e struggente pronta a risuonare fra le strade di una Napoli bruciata dal caldo estivo.
Tu è “‘o core ca’ sbatte ‘mpietto”.