Heleni DJ, da The New Pope a una estate Ritual

Musica

Fabrizio Basso

heleni dj  le terrezze sottovento

Ilenia Siciliano aka Heleni DJ sin da giovanissima si appassiona alla musica, alla danza e all’arte in generale. Oltre che avere fatto la suora nella serie diretta da Paolo Sorrentino, ha collaborato come coreografa a Ritorno al Crimine, il film di Massimiliano Bruno

Un viaggio nel caleidoscopico mondo dell'arte sempre un passo avanti. Ilenia Siciliano, in arte Heleni DJ,  si è mossa, e si sta muovendo, in ogni ambito della creatività, forte anche della sua Vanguard Agency, che le permette di spaziare in ogni ambito.

Ilenia, partiamo dalla danza classica che è la prima forma d’arte che hai frequentato.
Avevo 4 anni e vivevo a Torino; poi sono passata alla contemporanea e a tutte le danze urban. Guardavo la televisione, vedevo ballerine e facevo quello che facevano loro. La base sono rigore, eleganza, femminilità. Ma ti assicuro che resta l’eccellenza la danza classica.
Poi passi ai balli della notte: come è stato il salto?
La ballerina di danza classica mai entrerebbe in un club e mai farebbe la cubista. Io ho subito amato la danza della notte, quella era la mia liberazione dopo una giornata di sala prove. Ero vestita e svestita, non bevo alcol... lì coltivavo il mio relax. Era fondamentale anche per mantenermi la vita romana, avevo 18 anni. Prima ancora ballavo nei locali sudamericani, quindi una piccola interruzione e poi ho ripreso. La notte per me è liberazione a livello artistico. Le endorfine della notte sono speciali. Molte dicono di no, ma io ti dico che servono personalità e tecnica per fare freestyle per 40 minuti su un cubo senza coreografie.
Mi racconti le tue esperienze a The New Pope e Ritorno al Crimine?
Esperieze nate grazie alla mia agenzia, Vanguard Agency. Ero una suora in The New Pope, ero immersa in una visione esoterica e sensuale, ballavo sotto una croce illuminata. Per Ritorno al Crimine ho fatto la coreografa agli attori principali che ballavano a ritmo di flamengo.
Quando diventi dj e perché Heleni?
Lavorando di notte ero sempre a contatto coi dj ma non c’era il tempo per studiare e documentarmi. Nel 2019 ho preso lezioni private e ho iniziato a fare esperienza e nel lockdown mi sono concentrata su house, tribal e altri generi che mi rappresentano, soprattutto l'afro che è un mix di arabo e percussioni, sensuale e portatore di energia e solare. Heleni nasce perché assomiglia al mio nome, lo ho pensato un po’ francese subito e poi è diventato Heléni alla spagnola.
Al di là di Fabio Angeli, quali sono i dj che consideri punti di riferimento?
Dormo sul portale di Pablo Fierro, il dj spagnolo è quello che più mi rappresenta, mescola tribal, Cuba e Spagna. Poi Giolì e Assia, coppia di vita e di lavoro. Hanno una identità nuova, tropicale, afro e sentimentale.
Cosa balleremo in questa estate?
Io faccio cena-spettacolo alle Terrazze, il ristorante del Ritual in Sardegna: tropicale, cumbia, salsa, bossanova, ritmi caldi e sensuali con richiami anche vintage. Suono in un castello, la gente si lascia trasportare, la gente ha bisogno di viaggiare nei miei angoli tropicali.
Parlami di Vanguard Agency?
Ero stufa del sistema, di essere gestita, volevo una realtà che liberasse la mia personalità. Basta essere dipendente ora faccio gruppo ma con la mia identità. Lo considero un upgrade per i miei futuri 40 anni. La vedevo già lunga quando ne avevo 25 e tanta voglia di creare. Pesna che sono diplomata come grafico pubblicitario ma non potevo liberare la creatività. Con un cervello folle come il mio vuoi esprimerti liberamente!
Come sarà rappresentata la femminilità in questa strana estate?
Dipende dal tipo di donna. Io ho voglia di esibirmi anche a livello di look, lo cambio ogni sera. Qui in Sardegna osservo bellissime donne con dress sensuali: vedo e non vedo, tacco, tubino, pantalone...
Come sarà la tua stagione a Baia Sardinia? Considerata la situazione generale.
Mi sfogherò durante la cena spettacolo perché nei club non si può ballare. Noto un grande coinvolgimento, vedo la gente che vuole sfogarsi e alle 2 quando la musica finisce scende una piccola lacrimuccia. Devono liberare l’anima e la musica è l'unico collante, ha liberato anche me perché stando chiusa in casa sono evasa con la musica, facendo ricerca e studiando.
Dopo l’estate su quali progetti ti orienterai?
Ho un grande progetto in televisione che non posso ancora annunciare. Poi ho in lavorazione un un pezzo tribale, ci lavoro da mesi e lo riprenderò quando tornerò a Roma. Vanguard continua a lavorare…
Stai bene?
Sono felice. Posso scegliere. E anche se non sono famosa sono benestante ed è quello che desidero.



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