Tupac, dal successo all'omicidio: la storia del rapper a 50 anni dalla nascita

Musica

Giorgia Fenaroli

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Il rapper Tupac Shakur

Nato a New York il 16 giugno 1971, il cantante afroamericano, morto nel 1996, è diventato in pochi anni uno degli artisti più influenti della scena musicale statunitense dei primi anni Novanta. Coinvolto negli scontri con il rivale Notorious B.I.G. e nella faida tra East e West Coast, fu ucciso in una sparatoria a Las Vegas

Il 16 giugno 1971 nasceva ad Harlem Tupac Amaru Shakur. Nel 2021 il rapper afroamericano, morto nel 1996, avrebbe compiuto 50 anni. Tupac, noto anche come 2Pac, ha rivoluzionato il mondo della musica hip-hop, diventando in poco tempo uno dei più influenti artisti della scena statunitense dei primi anni Novanta. La sua carriera fu una cometa breve ma luminosa: con soli quattro album pubblicati in sei anni, dal 1991 al 1996, Tupac ha venduto milioni di dischi. Esponente della scena musicale e della criminalità di Los Angeles, tra il 1994 e il 1996 Tupac fu coinvolto negli scontri con il rapper rivale Notorious B.I.G. e l’ambiente della East Coast. Morì il 13 settembre 1996 in un ospedale di Las Vegas, sei giorni dopo una sparatoria in cui era stato ferito da persone tutt’oggi non identificate. La sua vita è stata raccontata nel biopic All Eyez On Me (2017), diretto da Benny Boom.

L’infanzia

Tupac nacque il 16 giugno 1971 a East Harlem, a New York, con il nome di Lesane Parish Crooks. Un anno dopo sua madre lo ribattezzò Tupac Amaru Shakur, ispirandosi al rivoluzionario del Settecento Tupac Amur II, ultimo re degli Inca che guidò la rivolta contro i colonizzatori spagnoli. Sua madre, Afeni Shakur, era un’attivista delle Pantere Nere. A lei il rapper ha dedicato la canzone Dear Mama, dal disco "Me Against The World". Nel 1986 Tupac si trasferì a Baltimora e in seguito a San Francisco, nella comunità di Marin City, quartiere invaso dalla criminalità organizzata. Qui affrontò i primi guai con le forze dell’ordine e la droga. Tupac lasciò la scuola poco prima del diploma, andò a vivere in un appartamento abbandonato e cominciò a fare uso di crack.

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Il debutto e il successo

Nel 1989 il rapper conobbe Leila Steinberg, una cantante e ballerina che gli offrì un posto dove vivere e divenne la sua manager. Il 12 novembre 1991 un ventenne Shakur pubblicò il suo album di debutto, "2Pacalypse Now". Nei suoi testi univa il gangsta rap alla critica sociale. Il lavoro registrò da subito un grande successo e ottenne il disco d’oro. Tra il 1991 e il 1993 Tupac fu coinvolto in diverse risse, problemi con la polizia e una sparatoria ad Atlanta. Nel 1993 pubblicò il secondo album "Strictly 4 My N.I.G.G.A.Z", che rimase in classifica per 150 settimane consecutive.

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L’accusa di stupro e la sparatoria di New York

Nel novembre del 1993 venne accusato di violenza sessuale da una sua fan 19enne. Tupac si professò innocente, ma la Corte di Appello di New York lo condannò a quattro anni di prigione. La sua cauzione verrà pagata dal produttore discografico della Death Row Records Suge Knight. Nel novembre del 1994, spararono a Shakur cinque volte durante un tentativo di rapina presso i Quad Recording Studios, uno studio musicale di New York dove registrava anche il rapper The Notorious B.I.G., allora suo amico. Questa sparatoria gettò le basi dello storico conflitto fra Shakur e Biggie e della successiva faida hip-hop tra East e West Coast. Nel frattempo, nel 1995, uscì "Me Against the World", considerato uno dei più importanti album della storia dell’hip hop.

Ed Lover and Tupac Shakur (Photo by Ke.Mazur/WireImage)

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La morte a Las Vegas

La rivalità tra gli ambienti hip-hop di Los Angeles e New York sfociò presto in una guerra tra gang criminali rivali. Nel febbraio del 1996 venne pubblicato "All Eyez on Me", l’ultimo album di Tupac, e il suo successo fu senza precedenti: vendette oltre 38,5 milioni di copie in tutto il mondo. Nella notte tra il 6 e il 7 settembre 1996, Shakur si trovava in un famoso casinò a Las Vegas, dove avrebbe dovuto assistere a un incontro di boxe fra Mike Tyson e Bruce Seldon assieme al produttore della Death Row Records Suge Knight. Più tardi Tupac e Knight salirono su una Bmw per andare al 662, un locale di proprietà della casa discografica. Tupac era seduto sul sedile del passeggero, con il finestrino abbassato. Mentre erano fermi a un semaforo, si accostò alla loro auto una Cadillac bianca. Gli uomini a bordo tirarono fuori delle pistole e spararono: Tupac fu colpito al bacino, alla mano e al petto. Fu trasportato allo University Medical Center of Southern Nevada, dove morì per un’emorragia sei giorni dopo, il 13 settembre. A distanza di qualche mese, anche Notorius B.I.G fu ucciso in circostanze simili.

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L’eredità musicale

Dopo la sua morte sono stati pubblicati altri cinque album, che hanno tutti ottenuto il disco di platino negli Stati Uniti. A Tupac Shakur è dedicato "All Eyez On Me", biopic diretto da Benny Boom nel 2017. Il titolo del film richiama quello del quarto e ultimo album di 2pac.

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