Big Fish e Tormento tornano insieme sulla scena musicale italiana con un nuovo album in uscita venerdì 4 giugno 2021, a due decenni dall’ultimo lavoro in studio. Il disco comprende tredici tracce: sei inediti e sette fra i più famosi della loro storia. Annunciate due date a marzo 2022
Le voci sono diventate una certezza e la certezza è diventata un album cui seguiranno, a marzo 2022 a Roma e Milano, due concerti che si preannunciano epocali. I Sottotono, ovvero Big Fish e Tormento, tornano insieme sulla scena musicale italiana con Originali, il nuovo lavoro in uscita il 4 giugno 2021, a vent’anni dall’ultimo in studio. Il nuovo disco comprende tredici tracce: sei inediti e sette fra i brani di grande successo dei Sottotono, riarrangiati e rivisitati insieme a numerosi e prestigiosi esponenti del panorama musicale, che con grande entusiasmo hanno preso parte al nuovo progetto con diversi contributi speciali. Colleghi e amici le cui carriere hanno incrociato più volte quella di Big Fish e Tormento, come Tiziano Ferro, Guè Pequeno, Marracash, Fabri Fibra, Emis Killa e Jake La Furia, oltre a esponenti della scena urban e pop come Mahmood, Elodie, Coez, Stash, Luchè e Coco, infine un’emozionante strofa di Primo Brown.
Quando vi siete ritrovati? E un ritorno sul quale ragionavate da tempo o è stato un fulmine?
E' stato bellissimo ritrovarsi a Sanremo che è anche stato chiudere un cerchio. Lì eravamo come ospiti di Livio Cori e Nino D’Angelo. Eravamo anche curiosi di vedere cosa avrebbe smosso essere sullo stesso palco. Ci è arrivata una valanga di messaggi e sappiamo di una lacrimuccia piovuta sui divani. Anche per noi è stata una scoperta, non avevamo nulla di pronto.
Vi immaginavate una attesa così alta per Originali?
Assolutamente no, partiamo con uno scarto di 20 anni, i tempi del mondo cambiati e anche quelli della musica. Siamo rimasti scossi in positivo dalla risposta della gente, sembrava che ci aspettassero e poi ci ha emozionato la risposta di molti artisti, abbiamo scoperto che erano nostri fan e noi neanche lo sapevamo.
Come avete identificato i brani della vostra storia?
Una scelta su più piani. La mia Coccinella non aveva senso in una versione più matura, è una poesia molto leggera quasi pre-adolescenziale. Alcuni sono intoccabili, altri hanno segnato la nostra storia ma sappiamo che per chi lo ha vissuto all'epoca resta valido l'originale. Tranquilli tutti, non togliamo le versioni originali. Alcuni ora hanno uno sprint in più e ti citiamo per tutti Solo lei ha quel che voglio con Tiziano Ferro, Marracash e Gué Pequeno e Non c'è amore con Coez.