Con "Zitti e buoni" la band romana riporta nel nostro Paese un titolo che mancava dal 1990 e che avevamo vinto solamente due volte: il sorpasso su Francia e Svizzera al televoto, dopo un'esibizione da applausi che ha "incendiato" l'Ahoy Arena di Rotterdam
Notte storica a Rotterdam! L'Italia vince per la terza volta l'Eurovision Song Contest con Zitti e buoni dei Måneskin, che domina la manche del televoto e riesce a sorpassare sul filo di lana Francia e Svizzera che sembravano aver preso il largo dopo le votazioni delle 39 giurie europee.
Che il gruppo romano fosse tra i favoriti era certo già dall'inizio del festival, visti anche gli eccellenti risultati negli streaming su Spotify, e che gli avversari più agguerriti sarebbero stati i nostri vicini di casa era altrettanto previsto: sicuramente la Francia di Barbara Pravi, meno la sorprendente Svizzera di Gjon's Tears, vero outsider della gara. I Måneskin si sono esibiti per ventiquattresimi e terzultimi, “incendiando” l'Ahoy Arena con un'esibizione scatenata a cui il pubblico (3.500 persone) ha tributato un'ovazione, dimostrando di apprezzare il loro rock forse poco italiano nel senso tradizionale del termine, ma evidentemente amato in tutta Europa con endorsement di grande peso sui social, da Simon Le Bon alla nostra Chiara Ferragni che ha invitato i suoi oltre 20 milioni di follower su Instagram a votare per loro. Il gruppo composto da Damiano David (voce), Victoria De Angelis (basso), Thomas Raggi (chitarra) e Ethan Torchio (batteria), che nella seconda versione cantata sul palco dopo la proclamazione ha cantato il testo “originale” portato a Sanremo, riporta in Italia il trofeo, terzo rappresentante italiano a vincere l'Eurovision dopo Gigliola Cinquetti con Non ho l'età (1964) e Toto Cutugno con Insieme: 1992 (1990): come da regolamento, nel 2022 l'Eurovision Song Contest si svolgerà dunque in Italia a trentuno anni dall'ultima volta. E già nel cuore della notte sono arrivati i primi messaggi di congratulazioni, a cominciare da quello di Palazzo Chigi.