Col suo nuovo lavoro l'artista ci porta in quella dimensione libera, dove le canzoni sono materia viva, di cui molti di noi hanno sentito il bisogno negli ultimi mesi. L'INTERVISTA
Canzoni senza tempo, nel senso che ci portano in una dimensione altra, in quel Paesaggio dopo la Battaglia dove tutto ha una fisionomia e un sapore diverso. Vasco Brondi, con questo suo nuovo album, è nocchiero di un viaggio carsico nell'anima, con sentimenti, suggestioni, sensazioni, dolori che ci aprono come accadde al Mar Rosso, un passaggio dell'anima a nordest col sogno di una nuova terra ma con la paura che quel mare apertosi per farci passare possa richiudersi sulla nostra schiena gravata dalla vita. Lo ho ascoltato cinque volte, due prima di incontrare su zoom l'artista veronese di nascita ma ferrarese d'adozione, e ancora sono alla corteccia di questa straordinaria sequoia di musica e parole. Aspettando i concerti estivi Vasco Brondi presenterà Paesaggio Dopo la Battaglia nelle università: il 10 maggio alla Statale di Milano, Dipartimento di Filosofia; l'11 all'Università degli Studi di Napoli Federico II, Dipartimento di Studi Umanistici; il 14 all'Università di Siena, Dipartimento di Filologia e Critica delle letterature antiche e moderne; il 18 all'Università degli Studi di Trento, Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive; il 25 all'Università di Bologna, Dipartimento di Filosofia e Comunicazione e Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita.
Vasco partiamo dalla storia del disco: quando è nato?
Mi sono preso tempi fuori luogo, è nato in quattro anni. Di solito inizio a pensare a un nuovo album appena ho finito il precedente anche se inizialmente non mi appunto nulla.
Quando hai capito che era il momento idoneo?
E’ emerso con Chitarra nera, non ero interessato a scrivere e me ne sono fregato seguendo solo il filo della verità per esprimermi e liberarmi e lì si è aperta la strada del disco, ho iniziato ad appuntarmi cose e mi sono ritrovato in studio da solo a Ferrara con la musica ritrovando la forza di questa cosa come ascoltatore e creatore, un grande anticorpo in più con la musica come sistema immunitario dell’anima.
Dove si annidavano le tue perplessità?
Mi sembrava che quel mondo non mi interessasse, che fosse solo la ricerca di una frase, della voglia di passare in radio, di collezionare follower, che la sola ambizione della musica fosse di piacere sempre di più. Mi stavo distraendo, ho ascoltato musica etnica, musica fatta per feste, funerali, riti, ho ritrovato quell’idea trascendente di musica che diventa un mezzo msterioso per dimensioni altre o cose nostre più profonde.
Come è nato il titolo?
E' uscito da solo scrivendo la canzone e ho capito che era un buon contenitore per il disco che ospita canzoni piene di battaglie intime e collettive, personali e universali. Dopo una battaglia si genera un paesaggio residuo, nuovo, nasce un mondo nuovo dal quale bisogna ripartire. Dicono che i gatti hanno sette vite, noi ne abbiamo settemila e possiamo sempre rinascere, decidendolo.
La media dell’aspettativa di vita mondiale è 26mila giorni: ti spaventano? E’ tanto? E' poco?
La vita vista in giorni suona diversa, ci ricorda che siamo di passaggio. Mi interessava questa meditazione sull’essere di passaggio e avere i giorni contati e ci fa vivere in modo più profondo: la vita è preziosa se la durata è imprevista. Ci sono monaci tibetani che meditano in obitori e cimiteri…il verso finale siamo qui per rivelarci e non per nasconderci è per me un mantra.
Dove hai costruito il tuo nido?
A Ferrara dove ho questa base, uno studio che è un appartamento e prima o poi ci verrò a vivere. Ci ho già portato libri e strumenti, ho fatto appena in tempo ad entrarci che ci hanno chiusi ed esserci da subito e per mesi mi ha permesso di conoscere da subito molto bene questi spazi.
Gli abbracci sono per gli esseri umani ma quelle mille telecamere ci permetteranno di restare umani?
Il controllo avviene dall’interno, da dentro di noi, ormai si va oltre la fantascienza. L’abbraccio non lo fai attraverso lo schermo, ora è analogico e per di più rischioso e dunque ancora più prezioso. Mi auguro che non saremo mai così evoluti da poterne stare senza, ci serve la corporeità. Ecco perché i concerti hanno più valore.
Chi è la professoressa di Città Aperta e quale è la tua città aperta?
Si parla di Parigi dopo l'entrata della Wermacht. E’ la metafora del lasciare una città che ti chiede tantissimo e ti fa correre senza fine sulla scia di una ambizione di affermarti. Per questo dico andiamo sui Colli Euganei. E’ Milano con le sue ambizioni e dalla quale io fuggo per poi tornarci e che frequento dal 2007.
Cosa ti ha spinto a collegare una giornata di ordinaria follia ai racconti di Borowski sui campi di concentramento: forse l’egoismo del genere umano?
Più di tutto era il titolo da quando ho visto il film Andrzej Wajda. Passaggio dopo la Battaglia è un titolo da quadro di altri tempi dato alla contemporaneità. Non è egoismo, è andare avanti.
Due animali in una stanza è una storia di ritorno, prima ho trovato perdite e cambiamenti…il cambiare è meglio di prima?
E’ un altro tema che c’è nel disco il cambiamento, è una legge dell’universo che tutto cambi, noi non possiamo decidere. Crediamo che tutto sia solido, che non moriamo, non invecchiamo mentre anche la fisica ci dice che tutto diventa antico, a volte non ce ne accorgiamo perché è un cambiamento lento per i sensi. Il cambiamento è positivo se non lottiamo contro l’inevitabile. La canzone racconta di una storia d’amore strana perché parla della durata quando tutti cantano l'inizio o la fine di un rapporto. Questa è la parte meno cantata ma quella che si vive per più tempo. La quiete accesa la definì Giuseppe Ungaretti.
Che significato ha per te l’Adriatico? Ti piace il fascino del fiume che entra in mare? Per l'atmosfera mi ha ricordato Rimini di Fabrizio De André.
Ho sempre voluto fare un inno al mare minore, ripenso alla mia prima estate al Lido degli Estensi con gli amici che è diventata una sorta di delirio e paura a Las Vegas. Cammini per 19 chilometri in un metro d'acqua e comunque non vedi il fondo. Poi hai ragione c'è il Po che incontra l'Adriatico: ricordo un giovane Michelangelo Antonioni che nel suo Gente del Po raccontava di una famiglia che viveva su una bettolina e descriveva l'incontro tra fiume e mare come acqua amara dell’Adriatico.
Davvero il cuore ha una ragione che la ragione non comprende?
Da occidentali seguaci del cogito ergo sum diamo tanta fiducia al ragionamento ma siamo comunque animali, non decidi chi amare ma ti trovi ad avere un legame. Ci sono forze che ci spingono a prendere decisioni che magari non sono le più logiche ma sono quelle giuste, anche se la razionalità ci spingerebbe altrove.
Chi è il chitarrista con la Chitarra nera?
E’ una storia di una amicizia, una canzone di amore insolita, per un amico, tra amici. Mette in mezzo la musica, la ricerca, è sull’irrimediabile perdita e sull'irrimediabile fiducia.
La scelta della cover?
E' una foto inedita di Luigi Ghirri, omaggio alla figura e all’opera del grande artista italiano, filosofo del silenzio.
Cosa stai pensando per il tour?
Sarà una estate rocambolesca per i concerti. Mi piace l'idea di trovare soluzioni e riprendermi spazi dove creare un luogo intimo, dove ritrovarsi e guardarsi anche negli occhi. La scorsa estate ho portato in giro i miei Talismani per tempi incerti eseguendo canzoni di altri, leggendo poesie…anche stavolta cercherò di personalizzare il concerto ovunque sarò.
IL TOUR
Dopo il tour sold-out Talismani per tempi incerti realizzato nell’estate 2020, Vasco Brondi è pronto a calcare nuovamente i palchi per presentare al pubblico il suo PAESAGGIO DOPO LA BATTAGLIA. Il NUOVO TOUR, organizzato da IMARTS International Music & Arts in collaborazione con Gibilterra Management, vedrà Vasco esibirsi in alcuni degli scenari più suggestivi e incantevoli d’Italia. Queste le prime date annunciate, info e biglietti a breve vascobrondi.it:
28 GIUGNO – ESTATE SFORZESCA 2021
CASTELLO SFORZESCO, MILANO (MI)
30 GIUGNO – ESTATE FIESOLANA
TEATRO ROMANO, FIESOLE (FI)
13 LUGLIO – SEQUOIE MUSIC PARK
PARCO CASERME ROSSE, BOLOGNA (BO)
16 LUGLIO – FLOWERS FESTIVAL
COLLEGNO (TO)
18 LUGLIO – FESTIVAL ESTATE AL CASTELLO VILLAFRANCA NON SI ARRENDE 2021
CASTELLO SCALIGERO, VILLAFRANCA DI VERONA (VE)
21 LUGLIO – VILLA OLMO FESTIVAL
COMO (CO)
30 LUGLIO – TENER-A-MENTE FESTIVAL sezione “INDIECATIVAMENTE”
VITTORIALE DEGLI ITALIANI, GARDONE RIVIERA (BS)