Il brano racconta che molte volte non siamo liberi di esprimerci per quello che siamo ma siamo imprigionati da fili che ci fanno diventare marionette in una realtà che non ci appartiene e che non conosciamo davvero, a cui ci hanno sempre fatto approcciare in modo stereotipato. Il video è introdotto da un testo originale dell'artista
Scritto da me e dalla cantautrice Lighea, prodotto da Anteros Produzioni e
arrangiato da Umberto Iervolino, Centomila Favole è il mio brano d’esordio e racconta che le avventure della vita non sono sempre una favola a lieto fine. Il video, in linea con l’idea che si cela dietro il brano, racconta che molte volte non siamo liberi di esprimerci per quello che siamo. Siamo imprigionati da fili che ci fanno diventare marionette, in una realtà che non ci appartiene e che non conosciamo davvero, a cui ci hanno sempre fatto approcciare in modo stereotipato, obbligandoci ad entrare in schemi sociali che possono non appartenerci, piuttosto che insegnarci ad uscirne.
Crescendo, preferiamo così, rimanere attaccati alle favole che ci hanno raccontato, sin da quando eravamo bambini, non rendendoci conto che in realtà sono una prigione che non ci permette di vivere la nostra vita. Crescendo, nasce la consapevolezza che la vita non è quella che ci hanno sempre raccontato, non
è tutta a rose fiori e dobbiamo ribellarci e uscire fuori dagli schemi. Capiamo che
la vita non è una favola, non possiamo rimanere legati e imprigionati da fili che
non sono reali, dobbiamo prendere in mano la nostra vita, nonostante la realtà
a volte sia un rischio e possa far male.
Infatti, la giovane protagonista nel brano scopre la verità grazie a delle delusioni
che diventano però l’opportunità di porsi delle domande e trovare delle risposte.
I sogni costruiti da sé e dalla società quando era una bambina verranno però
demoliti solo in parte, infatti lei non perde la fiducia nell’amore e nei rapporti
umani, anzi capisce che ognuna delle due parti si trova alla ricerca di un delicato
equilibrio di relazione. Inizio questo percorso con la mia prima canzone in cui mi sono realmente confrontata con me stessa. In fondo quello che vale per me può valere anche per l’altro, si è tutti sulla “stessa barca” e bisogna imparare a remare assieme.
Il mio percorso musicale comincia dagli studi di canto e pianoforte, rispettivamente
con gli insegnanti Daniela Spalletta e Francesco Accardo, che mi hanno portato ad
esibirmi in diversi spettacoli di danza e teatro, a volte come cantante solista, attrice
e/o ballerina. Ho studiato poi sax alle scuole medie, seguita dal maestro Francesco
Cardonna, e proseguito gli studi del canto con l’insegnante Roberta Calì: ho fatto
parte del coro delle voci bianche dell’Ente Luglio Musicale Trapanese, dove
abbiamo rappresentato opere quali “La bohème”, “Falcone e Borsellino il muro
dei martiri” e “Tosca”.
Tra musica e teatro, ho debuttato al TMO di Palermo con il monologo “Alle ragazzine piace essere sculacciate” di Harold Pinter. Dal 2017 ho proseguito gli studi con i vocal coach Fabio e Ivan Lazzara e mi sono resa conto che la musica e l’arte non sono solo una passione ma il sogno di farne un mestiere e cerco di cogliere sempre ogni occasione di studio con professionisti del mondo dello spettacolo attraverso stage formativi come il percorso accademico presso la “Lighea voice and performance Academy”.