Leo Pari racconta l'universo femminile con Stelle Forever

Musica

Fabrizio Basso

E' un concept album di dieci tracce nel quale le donne, protagoniste assolute di ogni brano, compongono con le loro infinite sfaccettature una luminosa costellazione pop

Non c'è né un inizio né una fine in questo alum di Leo Pari. Perché Stelle Forever è costruito come un ininterrotto viaggio nella natura umana femminile vista da un privilegato, poetico osservatorio maschile. Il virtuoso cantautore, producer, autore e musicista romano ci trasporta in un mondo spesso ostico da comprendere ma che dopo l'ascolto di queste dieci stelle sonore ci sembrerà un po' meno distante. E meno nebuloso.

Leo partiamo dalla nascita dell’album.
Il disco è stato registrato a fine 2019 quando ancora non si sapeva del lockdown (tutto sul coronavirus) in arrivo; restano comunque brani recenti, scritti tra l'estate e l'autunno. Poteva uscire prima, prima dell’estate 2020 per questioni anche di promozione. Abbiamo navigato un po’ a braccio ma poi abbiamo preso la decisone di uscire.
Un tema dell’album è la velocità della vita: tu la bruci o la vivi al rallentatore?
Sono abbastanza frenetico e multi-tasking, per mia natura mi piace fare più cose. Non sono bradicardico.
Si parla di te come di un artigiano della musica: ne esistono ancora? Chi sono?
E’ chi lavora ancora a mano come un tempo: arrangiamenti, un’orchestra su alcune canzoni, l'utilizzo di strumenti analogici e la cura nella scrittura. Per me è quando scrivo per altri, amo studiare il personaggio che deve interpretare il mio testo e cucire per lui un abito che gli starà bene.
La storia della tua vita è raccontare a vita degli altri: difficile in tempo di pandemia?
Bisogna fare tesoro della propria immaginazione, si parla di esperienze vissute e autobiografiche, ma si scava anche nel ricordo. Chi ha vissuto tanto ha un bagaglio dove attingere nel momento del racconto. Faccio un mix di presente e passato, una persona ne condensa quattro.
A proposito di Matrioska: vai sui social a vedere che fanno le tue ex e temi possa accadere il contrario?
Non mi piace il voyerismo da social, è anche autolesionistico. Non mi fa né caldo né freddo ma so che si tende a fare. Osservo i giovani. Attenzione alla nascita dei finti account.
Gli amori che finiscono possono diventare amicizia oppure la fine è definitiva?
Credo molto nell’amicizia alla fine di una storia, dovrebbe essere così ma magari è un atteggiamento che si matura nel tempo, da ragazzi si tende a troncare per imbarazzo e per evitare la sofferenza, ma più si cresce più si può mantenere l'amicizia con un ex partner e mi fa piacere perché non si rinnega ma si ricorda in modo consapevole e non è una cosa scontata.
Se l’amore ci rincorre come un dobermann, ti volti a guardare dove è o corri e basta?
Mi fermo e mi lascio divorare, inutile fingere di non ascoltare il cuore, sovrasta tutte le altre voci.
Dei lucchetti butti via le chiavi o tieni in tasca un grimaldello per forzarli?
Anche questo è un atteggiamento che si matura nel tempo. Cerco di non vivere la vita per massimi sistemi e lascio uno spiraglio. I lucchetti restano anche se non trovi la chiave per aprirli.
Credi ancora in San Valentino?
Sì? Perché non omaggiarla? E' una festa positiva.
In Piazza Bologna parli dell’università e dei tuoi vent’anni: sei un malato di nostalgia? 
Mi fa piacere ricordare, ho uno sguardo nostalgico ma non melanconico.
Ti è un po’ più chiaro ora l’universo femminile?
Continuo a esserne sempre sorpreso, arrivano sempre cose inaspettate. Ne ho parlato, lo ho spiegato e me lo sono spiegato ma non so se ne so di più.
Cosa stai pensando per promuovere il dico?
Stiamo ipotizzando di fare date in acustico anche per un pubblico minimo ma bisogna ripartire. Non credo molto ai live in diretta social, meglio mantenere alta la voglia per quando potrmo viverli in carne e ossa.

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