Elenoir e la sua Bambola, due alieni liberi e felici

Musica

Fabrizio Basso

Elenoir_phDanilo Menna (3)

La versatile artista di Elektra Records Italy pubblica una sua personale versione de La Bambola di Patty Pravo. Poi parla di arte e di come nutrire la Fragile Culla Italiana dell'Eleganza. L'INTERVISTA

Diafana, selenitica come una dea pagana, fragile come una porcellana ma dotata di una voce che viene dall'anima e che rende poesia anche la più inutile delle parole. Elenoir con la sua musica condivide il suo sentire, il suo essere. Ha da poco pubblicato una sua versione de La Bambola di Patty Pravo. Entriamo, con delicatezza, nel suo mondo.

Perché hai scelto La Bambola come regalo delle feste ai fan?
Patty Pravo la ho sempre adorata, è la mia icona italiana per stile, attitudine e simpatia. Ho scelto lei per questo, poi il resto è venuto da sé. Avevamo provato anche Ragazzo triste ma siamo rimasti sull'idea di partenza. Il brano lo abbiamo rivisto in una chiave più moderna e internazionale. E' una canzone difficile per gli arrangiamenti.
Tu sei brava a conservare i segreti?
Quelli degli altri si i miei no. Poi ci sono le bugie bianche che vanno dette ma tendo comunque a non dirle. Sono una ottima confidente, anche di adulti. Ho le mie persone fidate e sotto l'aspetto umano ritengo non negativo il 2020.
Cosa intendi per Fragile Cura Italiana dell’Eleganza?
L’influenza della musica trap in alcuni testi, contenuti e proposte, l'esporsi molto col corpo e inserire parolacce: non condivio e non mi voglio schierare ma è comunque arte. Io non adotto questa tecnica ma ammetto che nel privato dico parolacce e faccio scherzi.
Nessuno è un ombra come nessun uomo è un’isola: chi siamo?
Ho fiducia nell’essere umano. Siamo persone e come tali abbiamo bisogno di amore, comprensione, dialogo.
Per una anima libera come la tua creare in the box è claustrofobico?
La creazione in the box dà la possibilità di controllare tutto e per una maniaca come me è importane. Ma in generale mi piace interagire con il musicista e renderlo partecipe del processo crativo. Mi trovo meglio a creare, registrare, scrivere quando il testo riguarda la mia intimità. Se la circostanza porta alla condivisione serve il contatto, mi piace stare con le persone giuste per ulteriori punti di vista, può nascere qualcosa non di nuovo ma di diverso.
Ci saranno altri day with Elenoir come nel video?
E' un format ideato da Valerio Desirò. Cerca artisti che reputa interessanti e nel video inserisce momenti intimi, di solito non resi pubblici. C’è anche una video-intervista che vedrete in un altro momento.
Riprendendo Shakespeare: hai imparato a governare la mente?
Ho imparato ma ci sto ancora lavorando, resto assolutamente convinta di avere vissuto la mia vita nel cervello, proiettando paure del passato nel presente.
Se niente è come sembra…tu chi sei?
Sono chi voglio essere. Da quando sono piccola, cantante o cassiera e sono ancora pronta per la seconda opzzione anche se credevo che i soldi in cassa sarebbero stati tutti miei. Non mi sento portavoce di nulla e credo nella fantasia al servizio della cultura. Sono chi vedete ma anche chi pensate che io sia. Sono emotiva e determinata.
Che emozione trasmette sapere che un tuo brano viene pubblicato in tutto il mondo?
Riflettevo di questo recentemente col mio amico Luca. E' una emozione forte perché ti sei esposta vocalmente con la parte più intima di te stessa. Ho dovuto lavorare per espormi fisicamente. Questo lavoro è positivo sotto questo profilo: mi crea tensione che tutti mi debbano vedere ma è anche un lavorare su quello che gli altri non vedono.
Cosa stai leggendo? Hai un autore di riferimento?
Sono alle presi coi Fratelli Karamazov. Virginia Woolf: la frase spezzata, il ritmo abbastanza singolare, il punto di vista mentale di ciascuno, la capacità di far condividere il presente reale con la dimensione mentale. Emana qualcosa di vero.
Cosa resta dell’artista di This War?

Niente per fortuna, né la pronuncia in inglese né la paura con la quale affrontavo la telecamera. Anche se il testo è cultura al servizio della fantasia. Sì resta il testo e vorrei ri-registrarla.
Consigli per Achille Lauro che si farà cinque serate a Sanremo?
Se li vorrà si, abbiamo un rapporto molto disteso. Gli presto la gorgiera se vuole.
Che accadrà nella tua vita artistica nei primi mesi del 2021?
L'8 pubblico il singolo e poi arriverà l’album. Penso a un live streaming per metà gennaio. Alla fine il 2020 mi ha portato il contratto. Il 2021 andrà in crescendo, credo nelle energie e ho questa percezione. Voglio regalare al pubblico qualcosa che resti. Sono per la musica eterna. Ho un aspetto alieno che incita l'essere umano a sentirsi libero ed esprimersi oltre l’estetica.

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