Il brano racchiude una realtà velata da incantesimi di emozioni e esperienze. E' un tuffo tra anima e corpo in cui nulla sembra lasciato al caso. Scegliere di lasciarsi andare a una passione dettata dal pathos stesso, un passione a cui arrendersi volontariamente. Il video è introdotto da un testo originale dell'artista
Le passioni arrivano all’improvviso, quasi sempre in tenera età ed è successo proprio questo quando in piena notte mi svegliavo per buttare giù delle frasi, dei pensieri, dei primi embrioni di testi con l’inconsapevolezza che in seguito sarebbero diventate canzoni. Ma per farle diventare tali ci voleva anche uno strumento, quindi ho preso in braccio una chitarra, ho imparato gli accordi principali ed ho dato vita alle mie prime canzoni. La chitarra non mi appagava totalmente: perché non provare anche a mettere le dita su un pianoforte?
Gli strumenti, i testi e la musica cominciano a dar vita, finalmente, ad una nuova me.
La passione diventa un sogno ed il sogno un'ambizione ma anche il timore di seguirla. La mia camera, un rifugio intimo e conosciuto, è il mio palcoscenico ma non mi basta più: la voglia di mettermi in gioco, di far ascoltare le mie cose, anche se con tanta paura, ansia ed emozione, mi porta a prendere a braccetto il coraggio e a espormi con le prime esibizioni e partecipazioni ad alcuni concorsi.
Realizzo di avere la capacità di scrivere e di cantare davvero, anche davanti ad un pubblico più ampio, con determinazione e voglia di condividere me stessa. Così prendo consapevolezza di dover studiare tanto per non essere né improvvisata né
scontata, conoscendo le difficoltà del “mestiere” e del mettersi in gioco all’interno di un mondo estremamente complicato. E allora continuano le esibizioni, le prime esperienze tecniche nella realtà degli studi di registrazione e la necessità di battezzare la mia identità.
Decido così che sarei diventata Evanicole: il nome e l’immagine del mio io artistico. Tra i tanti brani scritti e conservati in un quaderno decido di dar voce ad Almeno come che diventerà il mio debutto discografico e il battesimo del fuoco. Il brano, a cui sono molto legata, rappresenta una realtà velata fatta di esperienze e incantesimi, un tuffo tra anima e corpo in cui nulla sembra lasciato al caso. La scelta di lasciarsi andare per la realizzazione di un sogno è dettata anche dal pathos e da una passione a cui arrendersi volontariamente. Posso definirlo ,o meglio, immaginarlo, come un antico rituale dove due corpi si intrecciano legati da un filo talmente sottile da diventare invisibile al mondo. Il testo è dolce ed uno dei versi che sicuramente identifica la canzone , “devo allenare l’anima”, è la sintesi perfetta di una persona la cui identità viene valorizzata tra la consapevolezza della fragilità ed una grande forza interiore. Mi ritrovo pronta, finalmente, ad affrontare il pubblico per cercare di capire quale sarà il suo verdetto nel momento in cui si troverà di fronte alla prima figlia della mia arte. Nessun lavoro può essere affrontato da soli e quindi un grande ringraziamento a chi ha avuto fiducia in me e mi ha guidato sia dal punto di vista artistico che nella produzione del brano oltre che nella realizzazione del videoclip.