La domenica di Chiamamifaro ha la bellezza e le spine di un cactus

Musica

Fabrizio Basso

chiamamifaro

Dopo l'esordio di Pasta Rossa, brano che supera il mezzo milione di stream complessivi ed è protagonista delle principali playlist per tutta l'estate (Indie Italia, New Music Friday, Scuola Indie e Top Viral 50) la giovane artista lombarda presenta oggi il nuovo singolo (UMA Records) già inserito in New Music Friday, Indie Italia Scuola Indie di Spotify. L'INTERVISTA

La differenza la fanno la passione, la forza comunicativa, il saggio uso delle parole. Chiamamifaro ha tutti e tre i requisiti e dunque il futuro è dalla sua parte. Ci aggiungo che è giovanissima, 19 anni. Dietro quel nome che è già un viaggio c'è Angelica Gori, supportata in questo itinerario artistico, a tratti visionario, da Alessandro Belotti. La base è Bergamo ma il respiro è esotico e questo afflato mi ricorda un po' la letteratura di Emilio Salgari che da Verona ci ha raccontato luoghi magici, misteriosi. Luoghi da sogno. Come avviene in Domani e prima era accaduto in Pasta Rossa. Con Angelica ci siamo incontrati in video-chiamata.

Quando nasce la passione per la musica?
All’interno della mia famiglia si è sempre respirata tanta musica: i miei suonano la chitarra e cantano. Mia sorella canta bene, poi lo zio, i cugini. E’ quello che mi ha spinto a fare qualcosa di mio. Il fratello di mia mamma ha sempre la chitarra con sé. Così è iniziato questo mio viaggio.
Angelica e Alessandro sono una coppia musicale nata per caso o con un progetto?
Prima di conoscerlo avevo fatto musica da sola in maniera amatoriale, insieme abbiamo alimentato il sogno di arrivare in alto, siamo ambiziosi.
In questi mesi la creatività è stata generosa?
Mi ha frenato a marzo la prima quarantena (tutto sul coronavirus). A Bergamo c'era tanta preoccupazione che non lasciava spazio alla leggerezza. Col senno di poi ho ragionato tanto e ho sviluppato il concetto di libertà. I risultati si sono materializzati a posteriori.
La direzione artistica è di Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari: come vi siete trovati?
In occasione di un festival Alessandro e io ci siamo trovati Riccardo davanti. Io sono timida, Alessandro no e a fine concerto gli abbiamo fatto ascoltare le nostre canzoni. Gli sono piaciute e le ha volute risentire ed è nata la collaborazione.
Pasta rossa sembra un brano disilluso.
Tratta di esperienze personali, l’età che ho mi permette di vivere certe esperienze con una intensità e un coinvolgimento che non sempre si hanno. Poi c’è il mio cinema mentale, mi immagino duo personaggi e li faccio interagire nel testo.
Con Pasta rossa avete totalizzato oltre mezzo milione di stream: tanta roba!
Una bella soddisfazione. Siamo partiti coi piedi per terra e per le prime uscite non si hanno aspetttative. Ripeto siamo partiti da zero.
Il video parte in una cucina: sei una potenziale MasterChef?
Mi piace cucinare, non faccio cose complicate ma la pastasciutta della domenica è garantita.
Via dal tuo futuro verso dove?
Via dalle mie responsabilità, dal diventare adulta, dal prendere decisioni. Ma sono consapevole che dal momento dell'università molto cose gravano su di me e quindi  bisogna obbligatorianete crescere. Ricorda che io sto molto con la testa tra e nuvole.
Quale è la guerra che combatti da sola?
Quella con me. Mi sento piena di contraddizioni. Da una parte sono ambiziosa, forte e passionalei, dall’altra fragile, inadatta e mai al posto giusto. La musica è anche psicanalisi.
Alcuni momenti del video tu sei dietro un telo e ciò da un senso di mistero: cosa nascondi o confondi?
Usiamo il telo per giocare con le ombre, da sempre mi affascina questa situazione perché sei tu ma non sei tu.
Ti piace il tango come genere?
Mi piace ballare tutto. Ho praticato ginnastica ritmica per anni e mi è rimasto il ritmo. Usare il corpo per ballare è fantastico. Anche qui ho qualche paura e insicurezza e cerco il giusto equilibrio.
I social li frequenti?
Mi piacciono ma non sempre sono bravissima a gestirli. Oggi sono fondametali per la carriera. Non bisogna forzare ma imporsi e mettendo qualcosa che abbia un senso. Bisogna trasmettere cose che siano vere. Usati con intelligenza sono magici.
La tua è una generazione che ha riscoperto il valore delle piazze e del senso civico.
Viviamo in un mondo globalizzato che è terriorio dei giovani. Non siamo tiepidi come qualcuno sostiene, abbiamo la possibilità di trovare il nostro posto nel mondo e la perseguiamo.
La scuola?
Ho finito il liceo studiando in Inghilterra. Sono maturata senza un vero esame, lì è diverso, e ora studio musica.
Che canti quando sei in libertà?
Ultimamente sono in fissa con Taylor Swift e Bon Iver. Quest'ultima ci ha influenzato parecchio, come anche Mumford & Sons. Stilisticamente stiamo andando verso un pop elettronico.
Che succederà nelle prossime settimane di Chiamamifaro?
Saremo sui social con alle tastiere Pierfrancesco Pasini, alla batteria Emanuele Tosini e al basso Filippo Caretti. L'idea è di fare una cover per Natale ma non so dirti ancora quale. In autunno abbiamo lavorato a altro pezzo che pubblicheremo a inizio 2021: aumenterà l'elettronica, sarà più graffiato. Spero che piaccia. L'album dovrebbe nascere in primavera.

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