Nel brano oltre l'autoironia c'è un manifesto di intenti chiaro e netto. Non seguire le mode per farsene di proprie, nella vita come nella musica. Sempre borderline: indie/pop, pop/dance. Le ricette si mescolano creando un profilo autonomo e indipendente. Il video è presentato da un testo inedito dell'artista
Io sono Godo. Per gli amici Martino, per chiunque altro amo definirmi come un
artista affamato di musica sin dalla nascita. Mi piace “disegnare” canzoni sia per me sia per altri che, come me, non possono fare a meno di dire la loro. Sono nato e cresciuto in una famiglia di musicisti, che sin da subito mi hanno fatto crescere sul palco e mi hanno aiutato a trovare una mia identità come professionista e come persona. Ho sempre fatto musica in mille modi e in mille luoghi, ho lavorato in
televisione, in studio, in teatro e nel mondo del live, iniziando come chitarrista per poi lanciarmi nel canto, prima come coreuta e dopo come cantautore.
Sono un ragazzo fortunato perchè non mi manca nulla ma ho come obiettivo quello di trasformare questa passione nella mia professione a tempo pieno. Da quando ho iniziato a condividere la mia musica con il mondo, molti mi definiscono come un artista indie/pop, anche se mi reputo poco definibile in un genere ben preciso, vista la mia natura nomade nel comporre e nella vita di tutti i giorni. La domanda che mi pongono più spesso (e non potrebbe essere altrimenti) è perché ho deciso di chiamarmi Godo, e altrettanto spesso rispondo che un motivo non c’è; è stato lui a scegliere me come se fosse un amico immaginario che mi ha suggerito di non pensare a un nome d’arte ma di trovarlo con l’istinto, lo stesso vale per la mia musica.
L’anno scorso ho pubblicato le mie canzoni nel primo album autoprodotto “Singoli”, un progetto variegato che reputo il mio biglietto da visita mentre quest’anno ho iniziato a collaborare con la mia prima label Alfredo Music insieme ad Artist First che sin da subito hanno creduto in me e nel mio progetto con tanto entusiasmo e dedizione. Il primo lavoro con uscita prevista per venerdì 20 novembre è un
singolo e si intitola “Come un riccio”. Questa canzone nasce da una personale esigenza che intendeva abbattere le insicurezze lasciando spazio alla mia unicità come ricetta per essere felice.
Mi piace pensare che sia un brano per tutti, una canzone divertente e capace di far parlare ma anche di invitare l’ascoltatore ad un party in cui tutti sono ospitati e tutti ne escono vincitori. Tra le mie canzoni penso che “Come un riccio” sia quella in grado di esprimere meglio il mio stato attuale, in un periodo storico dove nonostante tutti noi ci sentiamo un po' dispersi, io ho trovato la mia strada e ho iniziato a dedicare il mio tempo a migliorarmi in tutti i sensi. Per la prima volta si tratta di una canzone che ho arrangiato io stesso e che posso considerare (più del vecchio disco) davvero farina del mio sacco. Il mood di questa canzone cerca di seguire una spensieratezza che ho voluto far emergere dal testo e dalla sonorità semplice ma allo stesso tempo stravagante. Se dovessi riassumere “Come un riccio” con una sola parola direi: Godo