L'elettronica del deserto di Courrier Sud

Musica

Fabrizio Basso

Un nome d'arte che viene da Saint-Exupéry, e un nome anagrafico, Rayane Kara, da figlio del Sud. Aspettando di riaccendere la musica si prepara a dare il giusto ritmo al Tafraoute

Per quaranta giorni Dio ha resistito, nel deserto, alle tentazioni del Maligno. Il capitano Drogo ha sacrificato la sua vita al deserto nel capolavoro di Dino Buzzati. Bernardo Bertolucci ci ha offerto un té nel deserto. Ciò che rende bello il deserto è che da qualche parte vi è nascosto un pozzo ha scritto Antoine de Saint-Exupery, da un cui romanzo ha preso il nome Rayane Kara, un artista francese cresciuto in Marocco che ha sposato l'elettronica come Courrier Sud. In questa stagione dominata da una influenza che ha mostrato tutte le nostre debolezze quando già eravamo pronti ad andare su Marte, che ha sostituto l'abbraccio con la diffidenza, Courrier Sud si prepara a tentarci dal deserto. Lì, protetto dalle pareti azzurre del Tafraute, vuole fare un concerto. Mi ricorda un po' Jean-Michel Jarre, visionario, geniale, luminoso che è riuscito ad accendere con la sua bombola d'Oxygène inesauribile gli angoli più irraggiungibili del mondo. Per un artista, sia chiaro.

Andate a cercare la sua musica, immergetevi nei suoni ipnotici di Dream, Sur Ma Bossa e You Be The Sun. Quest'ultima è sicuramente una dedica, manca solo il nome ma la certezza che il raggio di sole stia scaldando un'anima è già nella chitarra che lieve ci porta nella canzone. Personalmente mi sono perso guardando, e riguardando, il video di Sur ma Bossa. Le dita possono essere quelle che accarezzano le corde della chitarra come quelle che passeggiano su un pianoforte. Ma può anche essere la mimica andante del viaggiatore Courrier Sud che ci indica i suoi mondi. Mobili, fluide, liquide le linee che sono onde del mare, dune del deserto mosse dal ghibli e che sembrano prendere, nel loro ondeggiare, le forme del continente africano. Lì è nata la musica. L'Africa, col mondo gaelico, sono i due luoghi che hanno abbracciato il mondo col ritmo. Le pietre, Il legno, la pelle, il metallo, assonanze e dissonanze. E ora che deserto sia!

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