Chiara Arié, tra Roma e Los Angeles, tra Pop e Opera è sempre #ADomani

Musica

Fabrizio Basso

chiara-arie

Una artista unica nels uo genere. Radicata in Italia ma dal respiro internazionale. Il singolo esprime la sensazione di quanto sia meraviglioso potersi dire letteralmente "a domani", pensando di non affrontare il futuro da soli. L'INTERVISTA

Il tassello mancante. Un mezzo soprano lirico che ha sposato il Pop con l'Opera, conquistando gli Sati Uniti, ponendoci la sua bandierina con una etichetta che porta il suo nome. Poi la nostalgia e il covid (tutto sul coronavirus) hanno fatto il resto. Chiara Ariè è rientrata in Italia per seguire il lancio del suo progetto ed è rimasta bloccata. Così ha rivoluzionato agenda e programmi. Ne abbiamo parlato al telefono.

Chiara la situazione si sta facendo preoccupante.
Io sto programmando progetti da qua a febbraio, non rientro negli States almeno sto a casa.
Per altro A Domani sta ottenendo bei consensi.
Il singolo sta andando molto bene. #ADomani è legato alla situazione covid in Italia. Con uno sponsor stiamo realizzando mascherine. Sono impegnata in Italia e sono felice. Ora chiedo di raccontarmi a chi è indirizzato il suo a domani.

Oggi sembra un tempo infinito...a domani.
Per molto tempo non ce lo siamo detti e ora dà forza e unisce. Ci sarà anche un cappello con tre patch di colore diverso, bianco, rosa, oro, oltre alle già citate mascherine con un design nuovo. E' un brand registrato #ADomani. Le mascherine saranno distribuite in tutta Italia legato al brano.
Una azione meritevole.
La musica è potente, unisce individui sconosciuti e anche popoli. Abbinarci un messaggio sociale è un passo ulteriore.
Raccontami del singolo.
Ho scritto questo brano quattro anni fa a Los Angeles: non conoscevo nessuno in quella città. La solitudine mi ha colpito da persona socievole quale ero e sono. Non avere qualcuno con cui dividere le esperienze è stato devastante. In Italia è prodotto da Max Calò. Sono tornata per ri-registrare e mi ha bloccata il covid. Ho attraversato mesi a casa a pensare con una sensazione di sofferenza e la paura di non avere un domani.
Il video trasmette un senso di intimità: guardandolo si ha la sensazione di camminare coin te mano nella mano per tre minuti.
E' proprio quello che volevo trasmettere. Un attimo condiviso, di famigliarità. Il video è stato girato all'alba a Civita di Bagnoregio, in provincia di Viterbo, e ogni dettaglio non è casuale: è stato ripreso in piano sequenza durante la camminata sul ponte per dare il senso di movimento verso il futuro e per cercare di creare un momento intimo con l'ascoltatore. La nostra forza è camminare verso l'alba del futuro ogni giorno sul ponte della vita. L'outfit è totalmente in linea con il progetto PopOpera: l'abito rievoca lo stile classico operistico con un tocco hollywoodiano accompagnato da una corona del 1900 appartenuta al mezzo soprano più importante dell'epoca, Cloe Elmo.
Eccoci al progetto PopOpera.
Lo ho scelto perché rappresenta un nuovo stile musicale. Mi ispiro ad Andrea Bocelli e al percorso stilistico de Il Volo all’estero. Sposa il Pop e le mie esperienze a Los Angeles con la mia parte classica da pianista e da mezzo soprano. Il prossimi singolo uscirà nel 2021…ora campagna a novembre e dicembre.
Una valchiria in un mondo maschile. E maschilista.
Voglio realizzare un sogno occupando un ruolo che non esiste. Se ci pensi un Bocelli versione femmina non esiste. In America ho avuto porte aperte perché mi sono presentata come mezzo soprano italiano e femminile. Mi sento di incarnare questo nella nuova era. Canto per lo più in Italiano pur conoscendo cinque lingue.
L'Italia funziona sempre.
Abbiamo modellato il mondo con arte, architettura, cibo, abbigliamento. Oggi il mondo ci copia. All’estero siamo venerati e sono fiera quando ci guardano in un modo che ci restituisce onore. Tra noi fatichioamo a riconoscerlo ma siamo creativi, grintosi, siamo tante teste calde. Spicchiamo molto.
Il sogno?
Cantare Con te Partirò con Andrea Bocelli. Ascoltavo in auto con mio padre il suo album Romanza. Sono circondata da persone che ci lavorano eppure non lo ho mai incrociato.
Nei tuoi momenti liberi che ascolti?
Sono particolare: o colonne onore oppure musica di pause. Stando sempre nella PopOpera mi danno la carica.
Pensi a dei live?
Stiamo cercando di fare qualche ospitata televisiva. A parte eventi con un numero di persone ristrette non si fa nulla e comunque non voglio essere causa di assembramenti. Per noi è una sofferenza. Dobbiamo farci coraggio perché la musica è una medicina e trasmette forza. Tempo fa ho avuto permesso per andare in America visto che la mia etichetta è lì ed eravamo in 35 su un aereo da 400 posti.
La gente come reagisce secondo te?
Beverly Hills era vuota, la gente socievole era diventata aggressiva, in auto vedevo persone spaventate e nervose. In Italia si respira la gioia del sopravvissuto gentile e allegro. Ha reagito in maniera unica rispetto all’America.
La tua sensazione?
Tutti siamo spinti a essere più social e mediatici perché è l'unica forma di contatto. L'economia va in quella direzione basti pensare allo shop online. Voglio essere ottimista ma uscirne sarà complicato.


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