Silvia Salemi racconta la capacità di emozionare insieme a Chagall

Musica

Fabrizio Basso

silvia salemi

Prodotto da Francesco Tosoni e composto dall'artista insieme a Giacomo Eva e Marco Rettani, è un brano soft-rock che racconta l'incontro di due anime che guardano il cielo e ne riconoscono l'immensità. L'INTERVISTA

E' come ritrovarsi. Anche se non ci si conosce. Silvia Salemi ha il sorriso che va incontro alla vita. Lo dimostra quotidianamente nel suo essere mamma, artista, conduttrice radiofonica su Rai Radio2, scrittrice, attrice. E in tutto sa mettere colori e poesia. In questo nuovo singolo, cui è abbinato un video girato in Puglia, omaggia uno dei suoi pittori preferiti che, attraverso tinte semplici e dirette, riesce a donare a chi ammira le sue opere delle emozioni incredibilmente forti, senza il bisogno di ricorrere alla forma o al tratto del pennello. 


Silvia perché Chagall?
Provo un amore fortissimo per questa forma d’arte che è la pittura che restitusice subito una sensazione di bellezzza che è anche evasione. Lui da subito ti lascia effetti immaginifici e immediati. Altrettant riconoscibile è l’amore che ti fa andare verso e l’altro.
E perché il suo Blu e, ad esempio, non quello di Picasso?
Quest'ultimo ha colori che vanno assorbiti e metabolizzati, Chagall è quello, è per tutti. Non devi essere un critico d’arte per entrare nelle sue opere.
Quale è il colore della tua vita oggi?
Faccio tanti lavori, l'autista e la cuoca per i miei figli, l'artista, la conduttrice…non seguo un solo percorso. Sono una tavozza con predilezione per rosso che è movimento e il blu che è calma.
All’inizio di Chagall parli di orgoglio: quante volte l’orgoglio ha frenato la tua vita artistica?
Sino a 25 anni le scelte erano di pancia e di orgoglio, quell’essere estremi, istintivi, tipico dei vent’anni. A vent'anni fai scelte pazze tagliando i capelli a zero per sparigliare e risulta positivo per l'orgoglio. Dopo scendi a patti col diavolo perché lo gestisci. La fatica è accettabile su quello che ti piace, lavoro anche 15 ore al girono ed è un fastidio nella vita privata ma almeno è un compromesso pulito.
Se potessi andare oltre l’infinito dove andresti?
In Sicilia. Vivo a Roma ma sono una fervente nativa siciliana. Vado a trovare mia sorella, credo nei sepolcri.
La Silvia sensuale in spiaggia e quella più accogliente in masseria…chi è oggi Silvia Salemi?
Sono ariete, dunque materna e accogliente, gestisco il branco nel senso buono. Ma sono anche più femmina. Credente si bigotta no!
Sei anche pittrice nel tuo essere artista?
Non ci sopravvalutiamo, il video è un gioco spudorato. Davanti a un foglio bianco usciranno gli scarabocchi dei bambini di tre anni.
In una coppia quanto è importante l’equilibrio dei silenzi?
Fondamentale. E' fondamentale aspettare i tempi dell’altro, coprire e proteggere l’altro anche senza aspettarti niente in cambio. Mettersi di traverso genera attrito che accende il fuoco e il fuoco brucia. Bisogna saper disinnescare: il silenzio, uno sguardo far capire che ci sei.
Alla fine del video fai il gesto dell’8 che rappresenta l'infinito: la simbologia quanto conta nella tua vita?
Tutto. Ho imparato a leggere segni che da giovanissima non coglievo ma erano dentro di me. Persone che non ci sono più mi danno dei segni. Mi rifaccio molto a simbolismi, alla numerologia, faccio scelte su indicazioni di altro tipo. Sono meno impulsiva, ho la capacità di riconoscere certe sensazione e seguirle. Osservo di più.
Perché la Puglia e non la tua Sicilia?
Occorreva un posto alto con una parte selvaggia. Un ampio spazio per le riprese dall’alto e una dimora per quelle tra interno ed esterno. Era la cosa più giusta…mi dicono che parlo solo della Sicilia, stavolta ho cambiato. Amo la Puglia. Il video è stato girato tra il Parco Naturale Regionale Porto Selvaggio a Nardò, spazio gentilmente concesso dall’ente di gestione del Parco Naturale Regionale Porto Selvaggio e Palude del Capitano, e la Villa Neviera a Cellino San Marco, per cui ringrazio le Cantine Due Palme.
Quando è stato difficile calzare il tacco alto sugli scogli?

Avevo il terrore di prendere una storta e poi chi mi rimette in gioco? Camminavo sulle punte, con un incedere goffo ma sono arrivata immune alla fine delle riprese.
Musicalmente dove ci porterai nei prossimi mesi?
Ho intenzione di portare respiro e fiato alla musica ma non mollola  radio e sto definendo un progetto teatrale. Non credo uscirà un altro singolo prima di Natale a causa di progetti top secret. Entro il 2021 si realizzerà un progetto con collega illustre molto stimato. Insomma ci saranno sorprese.

Spettacolo: Per te