Pubblica Greatest tits Deluxe la band bresciana rivelazione del folk rock dialettale degli anni Novanta. Qui potete vedere il video del singolo accompagnato da un testo originale della band
A distanza di 15 anni io (Charlie Cinelli - chitarra e voce), Alan Farrington (basso e voce) e Cesare Valbusa (batteria), siamo tornati a “catseggiare” con i Charlie & The Cats: il 16 ottobre uscirà per la prima volta su tutti gli store digitali, Greatest Tits Deluxe. Per l’occasione abbiamo deciso di rimasterizzare il nostro storico disco in versione Deluxe, e insieme ai brani famosi (Va Gina, La Pappatoia, Nom Al Stadio, El Gat De Paol etc.), sono stati inseriti due inediti, Nutria e Pirlo, scritti e registrati da me e Alan nel post lockdown, insieme al produttore milanese Maurizio Cardullo.
I due inediti sono caratterizzati dal nostro classico sound, unito a dei testi irriverenti e divertenti, contaminati dal dialetto bresciano e dall’inglese: il folk rock fa da padrone con richiami al reggae per quanto riguarda Pirlo, e chitarroni distorti per Nutria. In particolare, Nutria, così come l’idea della reunion, nascono per caso, una sera al pub. Tutto parte da Elia Faustini, manager bresciano, che mi suggerisce di scrivere un brano su “la nutria è nutriente”, “il castorino è proteino”. Stuzzicati dall’idea, il giorno dopo mando subito un’idea di canzone ed Elia nota che il sound, le parole e la melodia sono proprio in pieno stile Charlie & The Cats. Da quel momento si decide di coinvolgere Alan e Cesare, e una settimana dopo ci ritroviamo in studio a registrare il brano insieme a Maurizio Cardullo. Lo stesso giorno, nello studio di
registrazione, nasce l’idea per Pirlo, dedicato al famoso aperitivo bresciano.
Il brano Nutria è accompagnato dal videoclip, con la regia e il montaggio di Cristiano Mondini di TRK Studio, che racconta la nostra ritrovata voglia di divertirci come un tempo. Tutto si ispira alle ambientazioni ed ai personaggi del film francese Delicatessen, tuttavia ricorda le peggiori commedie all’italiana di Pierino con un forte richiamo al trash. La storia narra l’avventura amorosa tra un ricco (ma tutt’altro che elegante) signore e la sua amante. Questo incarica il suo autista di andare a prendere la donna, ma nel tragitto verso casa l’autista, distratto dal corpo della ragazza, investe una nutria. La ragazza mossa a compassione per la povera bestiola la soccorre e la accoglie in automobile per portarla con sè. Arrivati a casa, la ragazza invita la nutria ad entrare per medicarla ed accudirla. Il ricco signore, che attendeva la signorina sola, si trova in casa anche la nutria. Inizialmente rimane sorpreso e si arrabbia per l’intimità rovinata dalla presenza dell’animale, ma poi prende in considerazione l’ipotesi di cucinare la nutria per cena e la rincorre per casa brandendo una mannaia da cucina. Il ricco signore in realtà veste una canotta sporca,
pantaloni da bagno, zoccoli pelosi e un cappello da sedicente chef. L’autista, anche se guida una Jaguar cabrio ed è ben vestito, non dà l’impressione di essere una persona affidabile. La nutria in realtà non è un animale, ma è una sorta di vagabondo che si aggira goffo per i boschi e le rive del fiume, ma è anche capace di brevi balletti.