Sasha Torrisi canta La Mia Prigione: anteprima video

Musica

Il 18 settembre arriva in rotazione radiofonica il nuovo singolo di dell'ex frontman dei Timoria. Qui potete vedere il video in anteprima accompagnato da un testo originale dell'artista

Sono Sasha Torrisi e faccio il musicista da più di vent’anni. In passato sono stato, per

circa sette anni, il cantante e chitarrista dei Timoria coi quali ho realizzato quattro album di

successo e ho partecipato, tra le numerosissime ed importanti esperienze, al Festival di

Sanremo del 2002 nella categoria Big.

Dopo alcuni anni di stimolanti collaborazioni e sperimentazioni, ho deciso di pubblicare

questo mio secondo lavoro da solista. “ITACA” è un Ep di cinque canzoni scritte,

arrangiate e prodotte da me e collegate tra loro da un comune fil rouge: il viaggio.

Un viaggio nella vita di tutti i giorni, attraverso il ricordo, il vissuto, le delusioni e le

aspettative di ciascuno, alla ricerca del proprio “io” interiore più autentico e vero, che

spesso tendiamo a nascondere a noi stessi e agli altri.

Nel testo chiunque può ritrovare una parte di sé.

Il genere è un rock melodico e attuale, con incursioni di elettronica che abbracciano la

musica Prog anni ’70.

“La Mia Prigione” è anche il primo singolo estratto. Rappresenta pienamente il senso

dell’intero Ep “ITACA”: racconta infatti il conflitto con se stessi e la continua ricerca di un

equilibrio interiore.

Oggi voglio presentarvi il videoclip realizzato dall’artista multimediale Gianluca Bonomo,

già conosciuto per aver prodotto videoclip musicali e per le sue opere di visual art nelle

gallerie di tutto il mondo.

Il video è diviso tra animazione e girato ed è stato realizzato tra la Sicilia e Londra, città in

cui vive e lavora l’artista.

La “Mia Prigione” nasce dalla necessità di raccontare la mia vita come un viaggio in treno,

mezzo di trasporto che amo particolarmente perché adoro star seduto e veder scorrere via

il mondo dal finestrino.

La canzone (e di conseguenza il videoclip) si divide in due parti: nella prima il

protagonista, rassegnato e deluso dalla vita, è seduto su un vagone fermo sui binari e si

lascia vincere dalla noia e dall’apatia del viaggio, in balia degli eventi.

Nella seconda invece, si riappropria della sua dignità ed autostima e finalmente riprende le

redini della sua vita ridandole un senso. Scende dal vagone e riesce addirittura a

rimetterlo in movimento, spingendolo con le sole mani, e a fargli prendere velocità sui

binari verso un viaggio onirico, senza destinazione ma pieno di speranza.

Buon ascolto, buona visione e buon viaggio verso Itaca.

Spettacolo: Per te