La giovane band milanese trionfa con “Fiori da Hiroshima” e cercherà l’accesso alla categoria Nuove Proposte di Sanremo
I Watt hanno vinto il Festival di Castrocaro, il noto concorso musicale per voci nuove nato nell’ormai lontano 1957 e che ha lanciato tantissimi big della canzone italiana. La giovane band ha trionfato nella cittadina in provincia di Forlì-Cesena. Il successo di questo gruppo è stato tramesso anche in diretta tv su Rai2, l’evento era condotto da Stefano De Martino. Il quartetto ha convinto l’esigente giuria composta dal cantante Bugo, dalla cantautrice e scrittrice Maria Antonietta, dal produttore artistico Taketo Gohara, da Riccardo Zanotti (voce e chitarra dei Pinguini Tattici Nucleari).
I Watt hanno alzato al cielo il trofeo e hanno contestualmente ottenuto la possibilità di presentarsi alle audizioni per conquistare un posto tra le Nuove Proposte al Festival di Sanremo 2021. Gli autori di “Fiori da Hiroshima”, il brano con cui si sono imposti nella 63esima edizione del Festival di Castrocaro, si potranno esibire dal vivo davanti alla Commissione Artistica che deciderà chi potrà salire sul palco del Teatro Ariston tra sette mesi (lo show di Sanremo andrà in scena dal 2 al 6 marzo, ci sarà sempre Amadeus alla conduzione dopo il successo ottenuto quest’anno).
CHI SONO I WATT? DA CHI È COMPOSTA LA BAND
Il gruppo è giovanissimo. La voce è quella della 15enne Greta Elisa Ravelli Rampoldi, poi ci sono anche il 19enne Matteo Ravelli Rampoldi (batteria), i 21enni Luca Corbani (basso e voce) e Luca Vitariello (chitarra). La band è di origini milanesi, si è formata nel 2013 e ha iniziato la propria carriera in oratorio (inizialmente non era presente Greta, sorella minore di Matteo). Debuttano con cover di brani rock degli anni ’90 e si esibiscono in diversi locali, per poi sfondare nel 2014 vincendo il concorso “Emergenza” e registrando il loro primo EP. Nonostante la loro giovane età si sono già esibiti a San Siro e all’Alcatraz di Milano.
Com’è nato il loro nome? La spiegazione è arrivata tramite una dichiarazione rilasciata a TuttoRock: “Un giorno, quando eravamo ancora un trio senza nome, mentre aspettavamo la metro stavamo elencando nomi assolutamente a caso, fino a quando guardando le rotaie abbiamo pensato ai Watt, unità di misura della potenza, che era la parola chiave dei nostri show e della nostra musica”.
IL COMMENTO DEI WATT SU “FIORI DA HIROSHIMA”
“Fiori da Hiroshima” è la canzone con cui hanno vinto il Festival di Castrocaro. Il quartetto ha raccontato la propria opera in questo modo: “Il brano è nato un anno fa da un giro di chitarra registrato al cellulare. Era un momento delicato personalmente per alcuni di noi, da lì ci è venuto il senso del brano. Nessuno conosce le difficoltà di essere giovani in generale, e giovani oggi, come i ragazzi stessi. Siamo spesso etichettati come superficiali, persi nei social, nell’apparire e nelle cose materiali. Ma in realtà dentro di noi c’è un bel casino. Per questo cerchiamo di portare fuori qualcosa di buono dalla nostra bomba nucleare interiore”.