Il cantautore afro-romagnolo, 31 anni di età, mette in note e parole, tutto il suo entusiasmo
“Mi sono divertito tantissimo a girare il video, racconto cosa capita tutti i giorni, mi piace raccontare la quotidianità. Io sono per metà nigeriano e per metà romagnolo. Sono nato e cresciuto nell’ambito alberghiero, l’ospitalità da noi è endemica e poi c’è la parte dei motori, a noi romagnoli piace dare una mano. Infatti, baba fun mi ni owo, vuol dire babbo dammi una mano, aiutami! Ed è rivolto a tutte quante quelle figure che durante la vita hanno ricoperto il ruolo di padre, dando consigli buoni, utili per andare avanti”
Così Fadi, all’anagrafe Thomas O. Fadimiluyi, presenta a Sky Tg24, il suo nuovo singolo. Dopo la brillante partecipazione al Festival di Sanremo, dove concorre fra le nuove proposte con il brano Due Noi, il cantautore afro-romagnolo, propone una canzone all’insegna delle buone vibrazioni. Un mix tra il suono del West Africa e il nuovo cantautorato.
“Owo” è un racconto che parla di ospitalità e di accoglienza, di un viaggio fra l’Italia e l’Africa: c'è la riviera, il mare che unisce due mondi e dall'altra parte della spiaggia gli Yoruba e il suo Bà, un pezzetto di famiglia a cui rivolgersi quando ci si blocca ad un incrocio per strada dicendo semplicemente, come scrive nel testo del singolo: "Tendimi la mano sono in alto mare, tendimi la mano che non so che fare".
Un brano fortemente autobiografico che parla di diversità culturale, come canta l'artista. “Lì sono bianco qui sono nero, un italiano medio vero Ba” come ricchezza senza confini".
La produzione artistica del brano è affidata ad Antonio Filippelli con la dinamica percussiva di Leo Di Angilla che restituisce attraverso il talking drum il suono del West Africa. Il video che lo accompagna porta invece la firma di Antonio Ragni. Una riviera, quella che è protagonista di queste immagini, che prova lentamente a ripartire dopo l’emergenza sanitaria (GLI AGGIORNAMENTI) e nonostante le difficoltà di un presente ancora attraversato dall’incertezza, e mostra il suo volto migliore fatto di solidarietà e accoglienza senza confini.