Torna Jack The Smoker con un nuovo, incalzante album. Si intitola Ho Fatto Tardi. Ma possiamo dire che attendere è valsa la pena. L'INTERVISTA
Quattro anni dopo il suo ultimo album da solista e a un anno esatto dalle sue rime taglienti nel Machete Mixtape 4 , torna Jack the Smoker con Ho fatto tardi. Ne abbiamo parlato al telefono.
In Foto citi i Modà...è metrica oppure c'è qualcosa d'altro? E con Fedez?
Mi sento parte di una proposta alternativa al pop, gioco un ruolo diverso e con ironia, gioco con le parole del rap testo. Oramai il rap è parte del pop ma io sono della fazione poco numerosa che si pone come alternativa alle dinamiche pop. A volte è metrica, altre rime altre ancora qualcosa di più.
Fai ancora a botte col destino?
Tutto è ancora molto aperto, vivo la precarietà di questi tempi: sono un ceto medio che ogni giorno combatte senza prospettiva a lungo termine. Ho 40 anni e sono incanalato verso le certezze. Sono laureato in Psicologia ma mai ho esercitato e comunque è sempre un piano b.
Cosa resta della vita di provincia?
E’ l'imprinting del mio carattere. Ho vissuto nel quartiere Feltre, bello anche se non ricco, sono nato ai bordi di periferia. Ho un passato idilliaco tra parchetti e giornate spensierate. Poi a 14 anni sono approdato a Pioltello, un impatto difficile, e ho sviluppato un senso di alternativa alla provincia come contraltare ai fighetti milanesi.
Che si fa in questa estate qua?
Sono bloccato da piacevoli questioni di famiglia che mi fanno temporeggiare. Parlando dell'estate in generale ci stiamo rialzando dopo i colpi e si naviga vista.
Come si costruiscono good vibes?
Credo nel valore della micro-comunità che si contrappone alla macro. Ci sono relazioni non reali, mi piace quella fisica e non multimediale. Credo nelle relazioni non globaliste. Vengono fuori con chi ho sviluppato relazioni a lungo termine.
Consideri una vittoria che la fashion week ora sia online?
Mi nascondo quando c'è ma hanno il diritto di farlo. Mi sento parte di un partito che prende lo 0,8 per cento dei voti ma esiste.
In Mister.. dici Chi sei...chi sei? Quando è finita l’epoca dei mistake?
Ho una identità particolare, il mio ultimo disco è del 2016 ed è diverso rispetto a questo. L’identità si costruisce in base agli accadimenti della vita. Tanto è cambiato anche nella percezione del rap, percezione che ha cambiato me, i colleghi e i rapporti tra colleghi. Qualche errore all’inizio lo ho fatto, quando questa roba stava diventando grande. Forse avrei potuto fare qualche disco in più.
In No Mc Donald's che mondo racconti?
Non ho più voglia di frequentare certi luoghi dell’immaginario milanese e provo un po’ di fastidio verso una comicità bassa..sono rimasto ad Aldo Giovanni e Giacomo e a Mai dire Gol. Non ho più voglia di svegliarmi al mattino con la depressione post bevuta. Seguo un modello più salutare. Sul lungo termine incidono certi comportamenti.
Usciresti dall'Euro?
Ci credo come comunità nella sua prima versione. Non sono sovranista, sottolinealo, ma non credo nell’Unione europea come è adesso. Il Trattato di Ventotene diceva altro. Ora il contesto è pericoloso.
Davvero hai firmato contratti senza saperlo?
Izi lo ha fatto, lo dice lui nel featuring. Io i contratti li ho siglati più tardi e la mia musica è stata indipendente fino al 2012. Quindi ho firmato con mille occhi.