Shut Up è il nuovo singolo di Kay Awen ed è dedicato a tutte quelle persone che fanno fatica ad esprimersi, che tengono dentro di sé emozioni e pensieri per troppo tempo. L'anteprima è accompagnata da un testo originale dell'artista
Shut Up è dedicata a tutte quelle persone che fanno fatica ad esprimersi, che tengono dentro di sé emozioni e pensieri per troppo tempo. E’ un inno a reclamare, anche con una sana aggressività, quel silenzio pieno. Quella dimensione di accoglienza priva di giudizio di cui ognuno e ognuna di noi ha pieno diritto.
Ho scritto questo pezzo in un momento difficile della mia vita, in cui era forte la frustrazione di non avere mai nessuno che potesse ascoltarmi pienamente, accogliermi senza intervenire, interpretare, sottolineare, criticare.
In quel momento è nata Shut Up, dalla voglia di dire basta! Se veramente mi ami, e se veramente vuoi stare con me anche nei momenti peggiori, anche nelle tempeste, ho proprio bisogno che tu ci sia nel pieno silenzio, nella massima accoglienza. Perchè trasformare e accettare certi momenti di vita è faticoso e doloroso, e troppe persone non hanno al proprio fianco qualcuno in grado di ascoltare. Oltre a reclamare il silenzio, oltre a dire “ascoltami, stai zitto/a” racconta anche di quei momenti in cui abbiamo bisogno di mettere a tacere quella voce interiore di critica e di autodistruzione, quel giudice severo che è dentro di noi e non solo negli altri. Per fare uscire il dolore, la rabbia, tutte le memorie che ci hanno ferito ci vuole tanto coraggio. Mettere in scacco la mente, farla stancare renderla esausta “my mind is giving up” e avere al proprio fianco qualcuno che è presente anche in quei momenti è veramente magico e trasformativo. Ho girato il video in pieno lockdown, avrei voluto avere una tavolata di amici rumorosi per esaltare ulteriormente quel vocio che è rumore e non ascolto. Purtroppo le condizioni esterne mi hanno permesso una versione limitata ma mi ha donato tante strade deserte da poter riprendere fugacemente. “Braking News” (notizie di “frenata”) anziché il classico Breaking, per dare luce a questo doversi fermare e frenare di cui, forse, tutti avevamo bisogno. E’ stato automatico collegare questo deserto esterno, queste strade vuote e desolate a quella che è la sensazione di fondo che voglio suscitare e trasmettere con questo pezzo. Fuori è tutto buio, deserto, nessuno mi vede, nessuno mi ascolta e io sono pieno del mio dolore, della mia disperazione, delle mie memorie e tutto sta venendo fuori come uno tsunami incontrollabile. Quando perdiamo il controllo rischiamo di diventare cattivi, di giudicare a nostra volta, di essere super esigenti. Ma è la nostra tempesta interiore. Mi piacerebbe che tante persone capissero il significato profondo di questo pezzo, e lo sforzo di unire le varie tematiche con qualcosa di fresco e divertente, un pò provocatorio come mettere il sonnifero nel bicchiere di chi, tanto, non ci ascolterà mai. Purtroppo nella nostra società tante persone non hanno la forza di fare sentire la propria voce. Si sentono impotenti e accettano l’inaccettabile. Questa canzone è dedicata a tutte quelle persone e a quelle parti dentro di noi che hanno vissuto abusi e a quando una volta liberi si trova il coraggio di buttare fuori il dolore: arrabbiati, confusi, impauriti ma pronti a fare un salto.