I Leda, con la voce di Serena Abrami, cantano Deriva: anteprima video

Musica

La vita può prendere una Deriva strana quando a innescarla sono la voce di Serena Abrami e la musica dei Leda. Qui potete vedere in anteprima il video di deriva presentato da uno scritto originale della frontwoman Serena Abrami

Una telefonata, uno scarabocchio. La matita inizia a dare vita a nuove forme, forse già contenute nel foglio, ma prima di quel momento invisibili. La mano si muove dettata dal flusso istituito dell'ispirazione. In sottofondo, le note di Deriva. Quando Davide ci ha raccontato il momento della nascita del suo personaggio, ancor prima di svelarci il risultato avevamo totale fiducia nella sua creazione. Ammiratori dei suoi precedenti lavori e delle sue visioni, l'empatia scattata, nonostante la distanza, è stata la conferma di una collaborazione arricchente. L'epifania dell'atto creativo ha un sapore magico. Risiede nel primo tratto di matita al principio di un disegno, così come in quello delle prime note che si intrecciano in sala prove tra loro, in armonia come se tutti sapessero già la parte. Come band siamo una realtà nuova nel panorama underground italiano, tuttavia singolarmente abbiamo anni e anni di palchi, dischi pubblicati, collaborazioni. I Leda sono composti da Serena Abrami, Enrico Vitali, Fabrizio Baioni e Mirko FermaniDeriva è il nostro ultimo singolo.

Una ballata brit-pop estratta da Memorie dal futuro (etichetta: Il Piccio Records), undici tracce registrate all’Indipendente Recording Studio di Nicola Giorgetti, a Matelica, nel cuore delle Marche. Il plurale della nostra regione si riverbera nelle nostre canzoni, influenzate da generi diversi, ma dall'identità ben precisa. Abbiamo composto cosa avremmo voluto ascoltare, dopo esserci trovati ad un punto ben preciso della nostra vita in cui questa esigenza era una forte volontà in comune. Sin dalle improvvisazioni abbiamo mescolato overdrive, wave, trip/alt rock insieme alle nostre esperienze ed idee, senza badare alle tendenze del momento, fedeli alle nostre attitudini. Di questo lavoro fanno parte figure esterne e anime affini, tra cui lo scrittore Francesco Ferracuti (ricordiamo la sua raccolta di poesie Canzoniere Privato) che con Serena ha curato le liriche dell'album e, ultimo in ordine

temporale, l’artista/coreografo Davide Calvaresi, ideatore e regista del video.

Da quello scarabocchio, attraverso l'antica tecnica dello stop-motion, Carlotta ha iniziato a sognare, camminare e correre velocissima. Il tema della canzone è il cambiamento. I mutamenti segnano la nostra esistenza, ma inevitabilmente, ogni volta comportano una piccola morte ed una rinascita. Per non soffrire, l'istinto

spesso si rifiuta di accoglierli, tuttavia rimandare l’ inevitabile mette in enorme difficoltà. Carlotta, così, vive le nuove esperienze nei suoi sogni. Carlotta fugge, ma in realtà non scappa da niente. Con questo video, abbiamo creato un personale antidoto a quello che Ezio Bosso ha definitivo “un tempo senza nome”. Musica e visual art unite dalla stessa tensione emotiva, nella volontà condivisa di manifestare la propria poetica senza sovrastrutture e restituire una visione più ampia della realtà che viviamo.

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