Sanremo 2020, Anastasio Rosso di Rabbia per lanciare l'Atto Zero

Musica

Fabrizio Basso

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Anastasio sarà in gara al 70mo Festival di Sanremo col brano Rosso di rabbia di cui è autore del testo e co-autore delle musiche insieme a Marco Azara, Luciano Serventi, Stefano Tartaglini ed è prodotto da Danny the cool & Stabber. Il 7 febbario esce il disco Atto Zero e il 12 marzo parte il tour. L'INTERVISTA

Sanremo 2020, abbiamo ascoltato in anteprima le canzoni: le nostre pagelle

(@BassoFabrizio)

Parte da Sanremo l'Atto Zero di Anastasio. Il vincitore di X Factor 2018 sarà in gara col brano Rosso di Rabbia, nuovo capitolo di quella che per lui è ormai una ossessione: trovare il sabotatore. Il disco esce il 7 febbraio mentre il 12 marzo, da Roma, parte il tour. Poco prima della sua partenza per la Liguria lo ho incontrato.

Partiamo dal brano sanremese e dal suo incipit straniante.
Mi piaceva l'idea di una bella chitarra. Dà un bello schiaffo musicale, per il testo giudichino gli altri.
Come si inserisce poi in Atto Zero?
L'album non è un concept ma c’è una sottotrama. Qui c'è il sabotatore, è un pezzo che scrissi a maggio 2018. Mi entusiasmò, aveva un grande valore terapeutico, mi sentivo invasato e mistico mentre lo scrivevo, ma non riuscivo a spiegarmelo.
E ora?
Posso dirti che ci ho messo due anni per capire chi è il sabotatore e cosa c'è da sabotare.
Resti misterioso.
E’ un momento privilegiato. La mia stessa presenza mi pesa un po’, mi sono frequentato troppo, è un lusso la solutidine da se stessi.
Per la sua eterogeneità non sarà un lavoro facile da portare dal vivo.
Già Rosso di Rabbia è un brano di epoche miste che ha attraversato varie fasi. In effetti dal vivo non ho ancora pensato come portarlo, per facilitarne la comprensione vorrei scriverci una cosetta.
Si dice che tu sia un artista impegnato.
Non mi sento tale o meglio se lo sono perché mi impegno in questo lavoro. Voglio che la gente mi ascolti, che si concentri. Se il mio lavoro è educativo è perché stimola.
I siti di scommesse ti danno tra i favoriti.
Ne sono lusingato perché significa che intorno a me c’è stima ed è piaciuto il mio percorso. Ma ti asssicuro che se fossi stato tra gli ultimi avrei fatto il meglio lo stesso.
Eri bravo a scuola?
Fino al secondo anno di liceo non ho collezionato buoni voti. Poi dal terzo anno ho superato il fancazzismo delle medie con filosofia, italiano e letteratura. Anche le altre materie sono salite. Ma finito il liceo ho fatto agraria, basta lettere mi sentivo un buco nella conoscenza scientifica. Volevo fare lo scienziato da piccolo.
Sanremo è un palco che fa tremare anche gli artisti più scafati. Come stai a emotività?
Non sento ansia fino a dieci minuti prima di salire sul palco poi mi faccio bianco in faccia. Ma è sufficiente la prima nota perchP vada tutto bene.
Dopo il Festival che accade?
Il 7 febbraio esce l'album poi gli instore e infine i concerti. Lì sarà il vero spettacolo.
Bob Dylan ha vinto il Nobel per la Letteratura: prima o poi lo vincerà un rapper?
Certo, un rapper può vincerlo. Kendrick Lamar ha vinto il Pulitzer: il rap non è più un’arte minore.
Atto Zero cosa è?
Ci sono diverse interpretazioni. Ogni album è un ricominciare da capo: questo è il mio primo ma in realtà non ho ancora iniziato. E' collocarsi fuori dal tempo che è la missione dell’arte. Qui ho chiara la mia missione anche se non è ancora iniziata. Un check di prova ma con sostanza.
Perché il concetto di atto?
L'atto parla della mia ricerca che è concentrata su atto e azione, l’artista deve essere nell’atto ed è da perderci il sonno.
Quale è il valore aggiunto dell'atto?
Che non può essere registrato: Maradona era infuocato, giocava con l’anima. Ronaldo è un robot.
La musica è fuoco?
E' uno strumento, puoi fare tante cose. Non va sottovalutata. Il rischio è che addormenti le coscienze se ascolata male.
L'arte ci salverà?
Può ma che lo stia facendo ho i miei dubbi e lo vedo dalla realtà.

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