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Eminem, il nuovo album è “Music To Be Murdered By”: la tracklist

Musica

E’ uscito a sorpresa venerdì 17 gennaio il disco del ritorno di Marshall Mathers: ed è subito polemica

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Eminem ha preso tutti in contropiede buttando nella mischia il nuovo album “Music To Be Murdered By”. L’album, che arriva a meno di due anni da “Kamikaze”, è uscito a sorpresa venerdì 17 gennaio senza alcun tipo di preannuncio nelle settimane o nei mesi scorsi. Proprio come aveva fatto per il suo ultimo disco. Il titolo è una chiara allusione al film omonimo di Alfred Hitchcock e non è un caso che in copertina ci sia proprio Marshall Mathers nella medesima posa del re del giallo.

La tracklist dell’album

I riferimenti a Hitchcock si trovano anche all’interno del disco con il doppio interludio “Alfred”, in cui Eminem riproduce una clip del regista che presenta il suo album. Diverse le collaborazioni presenti tra le 20 tracce del disco, dal compianto rapper Juice WRLD a Ed Sheeran. Sui social Eminem ha anche pubblicato il video di uno dei pezzi contenuti in “Music To Be Murdered By”, ovvero “Darkness”, dove parla della piaga della violenza da armi da fuoco negli States e lancia un appello per le prossime lezioni: "Quando finirà questo? Quando importerà ad abbastanza persone”. I fan di Ariana Grande sono invece rimasti "turbati" dal brano "Unaccommodating" in cui il rapper cita il tragico attentato di Manchester di cui la popstar fu protagonista. Nella canzone si sente in sottofondo l’effetto sonoro della bomba che esplode e tra i follower della cantante è scattata subito la polemica contro l'artista. Di seguito, la tracklist completa dell’album:

  1. Premonition
  2. Unaccommodating (feat. Young M.A.)
  3. You Gon’ Learn (feat. Royce da 5’9” & White Gold)
  4. Alfred (interlude)
  5. Those Kinda Nights (feat. Ed Sheeran)
  6. In Too Deep
  7. Godzilla (feat. Juice WRLD)
  8. Darkness
  9. Leaving Heaven (feat. Skylar Grey)
  10. Yah Yah (feat. Black Thought, dEnAun, Q-Tip & Royce da 5’9”)
  11. Stepdad (intro)
  12. Stepdad
  13. Marsh
  14. Never Love Again
  15. Little Engine
  16. Lock It Up (fear. Anderson Paak)
  17. Farewell
  18. No Regrets (feat. Don Toliver)
  19. I Will (feat. Joell Ortiz, KXNC Crooked & Royce da 5’9”)
  20. Alfred (outro)

Il ritorno di uno dei santoni dell’hip hop

La carta d’identità dice solo 48 anni, ma Eminem è ormai considerato uno dei santoni dell’hip hop contemporaneo, uno dei precursori dell’ondata arrivata negli anni Dieci e trait d’union con il rap old school del secolo scorso. La sua ascesa arriva sul finire degli anni Novanta, quanto Dr. Dre punta su quel giovane rapper bianco dal passato problematico in mezzo ad una musica prettamente black. Il successo di massa arriva nel 1999 con l’uscita di “The Slim Shady LP”, che contiene la sua hit di punta, “My Name Is”. Sulla cresta dell’onda, l’artista da Detroit fa bis nel 2000 con “The Marshall Mathers LP”, lanciato dal singolo “The Real Slim Shady” e poi tris con “The Eminem Show”, trascinato in cima alle classifiche dall’esplosiva “Without Me”. Un tris di album che lo proietta nella leggenda dell’hip hop, cui somma, l’anno dopo, addirittura il premio Oscar con “Lose Yourself”, brano composto per la colonna sonora del film “8 Mile” del quale è anche protagonista. Travolto dall’onda della popolarità, Eminem finì per crollare sotto il peso delle aspettative finendo in rehab per curarsi da una dipendenza da farmaci per l’insonnia e sembrava ormai l’inizio della fine. E invece Mathers si è rimesso in pista ed è tornato alla grande fino a riguadagnare le numero 1 nel 2010 con “Recovery”: “Love The Way You Lie” in duo con Rihanna fa il botto riportandolo ai fasti di qualche anno prima. In carriera, Eminem può vantare, oltre a un Premio Oscar, ben 14 Grammy Awards e 13 MTV Video Music Awards.