In Piazza Liberty a Milano, per una sera, vibra la poesia sotto forma di musica. Per i live voluti da Apple, ieri sera, 10 ottobre, è stato il momento di Ultimo. Mezz'ora da solo al piano per le sue rondini al guinzaglio
(BassoFabrizio)
C'è un posto dove tutto si trasforma? Credo di sì, credo che ognuno abbia il suo. Ma ci sono dei momenti, delle sere in cui tutto si trasforma e il mondo non ci tocca. E' successo ieri in Piazza Liberty a Milano. Gli appuntamenti musicali di Apple, rari quanto raffinati, il 10 ottobre hanno avuto per protagonista Ultimo. Il giovane cantautore ha suonato per circa mezz'ora, per un totale di otto canzoni scelte con saggezza nel suo repertorio, un repertorio che nel 2020 porterà negli stadi italiani. Quindi potete capire l'emozione e la gioia (e pure qualche lacrimuccia) delle poche decine di persone che sono riuscite a conquistare un posto nella conchiglia di Apple. Perché quella è la sensazione che trasmette quel luogo quando diventa diffusore di musica.
Chi non è riuscito a prendere posto nei gradoni del guscio, si è disposto, a mo' di corona, intorno alla piazza, per una sera delimitata da un perimetro umano che ha cantato ogni singola parola dei brani proposti da Ultimo. Tanto è l'amore della gente per questo artista che anche le pause, i sospiri andavano in sintonia. Lui poche parole e tanta musica. Ha cominciato con Fateme cantà e poi ha proseguito con I tuoi particolari, Stasera, Colpa delle favole, La stella più fragile dell’universo, Quando fuori piove, L’eleganza delle stelle e Piccola Stella. Nel brano L'Eleganza delle Stelle canta se potessi ti porterei altrove...bene ieri sera lui lo ha fatto. Riesce con le parole a regalare un altrove a chi lo desidera. E non è, questo, la conseguenza di una promessa. Perché talvolta le persone si fanno credere più di quel che sono. Lui dice che le regole non le ha mai indossate. Canta vita vera e la arricchisce con screziature di favole. E ricorda che bisogna amarsi sempre.