Myss Keta, il tour riparte da Bologna

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Già sold out il concerto al Locomotiv Club che rilancia il tour dell’artista mascherata

Un attesa che cresce in parallelo ad un successo sempre più travolgente. È già sold out da settimane il concerto di Myss Keta previsto per venerdì 10 maggio al Locomotiv Club di Bologna, live che segna il via della seconda parte del tour dell’artista milanese. Il concerto prenderà il via alle ore 22.30, ma le porte del locale a due passi dalla stazione centrale, in via Sebastiano Serlio, apriranno alle 21. A seguire, da mezzanotte e mezza, gli ingressi torneranno ad aprirsi per l’aftershow “Ciao stronze”, con Bea&Banderas dj, Marylou e Miss Schneider ad alterarsi in consolle. Per il solo post-concerto, l’ingresso costa 5 euro.

I concerti di Myss Keta in programma

Se la leg primaverile del nuovo tour di Myss Keta si chiuderà con il live sul palco del Mi Ami, a Milano, questa estate i live in programma sono diversi e tutti nell’ambito di vari festival su e giù per lo Stivale. La cantante in caps lock sarà in trasferta all’estero per due appuntamenti: il 1° giugno a Parigi al Trou Aux Biches e poi la volata in Germania per partecipare al Melt Festival, aprendo a gente del calibro di Bon Iver, Ellen Allien e Modeselektor.

Questi tutti i concerti di Myss Keta al momento in programma

  • Venerdì 10 maggio – Bologna, Locomotiv Club
  • Sabato 11 maggio – Pisa, Cinema Lumiere
  • Venerdì 17 maggio – Sant’Egidio alla Vibrata (TE), Dejavu
  • Sabato 18 maggio – Prato, Prato a Tutta Birra
  • Sabato 25 maggio – Milano, Mi Ami
  • Sabato 1 giugno – Parigi, Trou Aux Biches
  • Venerdì 7 giugno – Treviso, Core Festival
  • Venerdì 19 luglio – Grafenhaininchen, Melt Festival
  • Sabato 20 luglio – Vialfrè (TO), Apolide Festival
  • Venerdì 26 luglio – San Severo (FG), Alibi Summer Fest
  • Sabato 3 agosto – Lamezia Terme, Color Fest 7

Paprika e mortadella

Il nuovo album di Myss Keta, “Paprika”, è uscito il 29 marzo per Universal Music e La Tempesta Dischi. In copertina, la provocatoria artista lombarda cavalca una gigantesca mortadella, fasciata da un abito rosso e con indosso maschera e occhiali scuri. Un’estetica che si rifà un po’ a Bigas Luna, un po’ a Tinto Brass, e soprattutto al cinema d’animazione giapponese. In una intervista a Il Messaggero ha dichiarato: «Chiunque può essere Myss Keta, anche se il progetto è legato a una voce». E ancora che in lei il pubblico dovrebbe vedere «i valori di accettazione di sé e degli altri per quello che sono, lo sfuggire dai limiti che ti impone la società. Oltre alla descrizione caricaturale, grottesca e ironica della realtà, che passa attraverso le canzoni». È difficile prestare attenzione ai suoi testi, dietro un’immagine così forte, fatta di eye-liner colato, vestiti eccentrici e il viso perennemente coperto. Ma volendo approfondire meglio la sua poetica, è possibile scoprire una femminista diversa dal solito, capace di impugnare la propria sessualità come un’arma. Uno sparo verso un pubblico che, soprattutto tra i giovanissimi, sembra gradire la sua irruenza. Forse l’Italia è già pronta ad avere il suo mix di Cardi B, Nicki Minaj e Lil’ Kim in salsa elettronica.

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