Il cantautore toscano sarà sul palco di Piazza San Giovanni coi suoi maggiori successi
Due dischi e vari singoli di successo alle spalle, Motta è pronto per salire sul palco del concertone di Piazza San Giovanni per una delle pochissime esibizioni in programma nei prossimi mesi. Per arrivare preparati al live, ecco la canzoni più famose del musicista:
- La nostra ultima canzone
- Sei bella davvero
- Del tempo che passa la felicità
- Chissà dove sarai
- Quello che siamo diventati
- La fine dei vent’anni
- Dov’è l’Italia
- Prima o poi ci passerà
- Ed è quasi come essere felice
- La prima volta
La nostra ultima canzone
La grande hit di Motta. Secondo singolo ad anticipare il suo secondo album, “Vivere o morire” (album che vince la Targa Tenco 2018), esce il 5 marzo 2018 ed è il brano di maggior successo del cantautore nativo di Pisa ma di genitori livornesi. Nel video diretto da Younuts! (Antonio Usbergo e Niccolò Celaia) sono protagonisti gli attori Federica Sabatini e Alessandro Fella.
Sei bella davvero
Il primo successo del Motta solista, reduce dall’esperienza nei Criminal Jokers. Un brano molto delicato, che ha fatto discutere parlando di una donna transgender. Il pezzo, contenuto in “La fine dei vent’anni” uscito il 18 marzo 2016 (disco che vince la Targa Tenco come miglior esordio dell’anno), è stato anche certificato oro.
Del tempo che passa la felicità
Altro pezzo estratto dal disco di esordio di Motta, che vede Riccardo Sinigaglia alla produzione e Giorgio Canali tra i collaboratori. Il pezzo è uscito come singolo quasi un anno dopo l’album, il 16 marzo 2017, accompagnato da un video di grande impatto.
Chissà dove sarai
Quarto e ultimo singolo estratto da “Vivere o morire”, pubblicato il 9 novembre 2018. “Chissà dove sarai” è accompagnato da un video, diretto dal regista Marco+Maria: contiene le tavole realizzate dall'illustratore Matteo Berton che ha colto il senso e l’emozione delle canzoni del disco, traducendole in illustrazioni. La clip ha per protagonisti due ragazzi che, da soli, vagano per la città per poi incontrarsi alla fine.
Quello che siamo diventati
Terzo singolo lanciato da Motta dal suo fortunatissimo secondo disco da solista, pubblicato il 6 aprile 2018. Il video, diretto da The Astronauts, vede un Motta bambino diventare grande davanti allo specchio nel tempo di una canzone. La camera segue l'artista, da bambino che non arriva allo specchio fino ai capelli bianchi e la camicia allacciata dalla compagna di una vita.
La fine dei vent’anni
Title track dell’album che ha svelato al grande pubblico il talento di Motta. Un brano che sa di inno generazionale. Potrebbe bastare una sola frase a riassumere tutto: "La fine dei vent'anni è un po' come essere in ritardo, non devi sbagliare strada, non farti del male e trovare parcheggio".
Dov’è l’Italia
Il brano che ha segnato la sua prima volta al Festival di Sanremo. Uno dei testi più “politici” tra quelli che hanno partecipato all’edizione 2019 della kermesse, che però non ha sfondato: la canzone ha chiuso al 14° posto, anche se ha vinto la serata dei duetti grazie all’interpretazione di Motta e Nada (per il quale il cantautore era stato in passato turnista).
Prima o poi ci passerà
Il singolo con il quale Motta debuttò nel 2016, quello che fece da lancio a “La fine dei vent’anni”. Un ritratto dei giovani ventenni dei giorni nostri e le loro inquietudini, musicalmente ancora piuttosto ancorato alle sonorità che furono dei Criminal Jokers.
Ed è quasi come essere felice
Altro singolo di lancio, ma in questo caso quello che ha fatto da trampolino a “Vivere o morire” ad inizio 2018. Un pezzo che viene accolto con grande curiosità dopo due anni di silenzio e che prepara il terreno al successo del disco.
La prima volta
Pur senza essere estratto come singolo, “La prima volta” è uno dei brani più apprezzati dall’ultimo disco di Motta. Il testo, in questo caso, non porta solo la sua firma ma anche quella di Riccardo Sinigaglia e di Pacifico.