Mario Lavezzi, celebra i 50 anni di carriera

Musica

Celebra i 50 anni di musica d’autore Mario Lavezzi. E' considerato il music maker per antonomasia della nostra discografia, uno degli artisti più stimati del panorama musicale italiano: compositore, musicista, cantautore, produttore, arrangiatore, talent-scout e promotore

Mario Lavezzi, 71 anni, festeggia 50 anni di musica d’autore. Un anniversario importante per il “music maker” per antonomasia della nostra discografia, uno degli artisti più stimati del panorama musicale italiano: compositore, musicista, cantautore, produttore, arrangiatore, talent-scout, promotore. Una carriera ricchissima, di successo e qualità in ogni campo, costellata di hit e da numerose collaborazioni con artisti per i quali ha spesso contribuito a decretarne la celebrità. Difficile riassumere in poche parole la complessità artistica del talento di Lavezzi, condensarne in qualche riga tutti i successi, i campi e le attività in cui si è affermato. Senza alcuna retorica, il suo caso è unico, le sue enormi doti ne fanno un esponente significativo nella musica d’autore: un vero, raffinato “star maker”, come affettuosamente viene chiamato dagli amici e dagli addetti ai lavori, una sola denominazione per riassumere un’attività che rimanda ai “grandi” della musica internazionale (pensiamo a Quincy Jones, su tutti!) e che gli valse anche un “Telegatto”.

La sua prima composizione fu pubblicata il 21 marzo 1969 grazie all’incontro con Battisti e Mogol, che segnò gli inizi: “Il primo giorno di primavera”, scritta con Cristiano Minellono e lo stesso Mogol, per Dik Dik, raggiunse il primo posto della Hit Parade nel settembre successivo. Da lì una carriera che lo ha portato a scrivere, cantare, produrre, arrangiare, suonare canzoni e dischi tra i più conosciuti della nostra musica, con una serie impressionante di successi per gli altri e per sé: “Vita” (per Lucio Dalla e Gianni Morandi); “Stella Gemella” (Eros Ramazzotti); “E La Luna Busso’”, “In Altomare” (Loredana Berte’); “Varieta’” (Morandi); “Non Scendo”, “Io No”, “E’ Tutto Un Attimo”, “Eclissi Totale” (Anna Oxa); “Succede”, “Dolcissima”; “Torneranno Gli Angeli” (Fiorella Mannoia); “Stella Nascente”, “Insieme A Te”, “Piccoli Brividi” (Ornella Vanoni), sono alcuni dei titoli che ha firmato, fino al recentissimo “Avanti Cosi” per “Vita ce n’è” (il nuovo album di Ramazzotti). Ha fondato i Trappers negli anni ’60, poi Flora Fauna e Cemento e Il Volo, band tra le più famose del Prog anni ’70; ha fatto parte dei Camaleonti e della scuderia della “Numero Uno” (l’etichetta fondata da Mogol e Battisti, di cui è stato amico e tra i più stretti collaboratori, partecipando alle registrazioni di alcuni suoi album, come “Il mio canto libero”); come cantautore ha pubblicato numerosi album (tra questi, Iaia e Filobus - quasi introvabili per i collezionisti – e la serie Voci, a cui hanno collaborato, tra gli altri, Dalla, Cocciante, Raf, Mango, Gianni Bella, Luca Carboni, Biagio Antonacci, Cristiano De Andrè); ha prodotto gli album più belli di molte “prime donne” della nostra canzone (Bertè, Mannoia, Oxa, Vanoni, Goggi, e più recentemente, Alexia); dal sodalizio con Mogol sono nati alcuni dei brani di maggior successo di questi ultimi decenni, “Vita” e “Varietà”. Nel 2009, per la prima volta, Mario Lavezzi partecipa al Festival di Sanremo, condividendo il palco con Alexia.

Negli anni, Mario Lavezzi ha promosso molte azioni a tutela del diritto d’autore all’interno di associazioni ed istituzioni: da anni ricopre vari incarichi all’interno degli organi amministrativi della SIAE, di cui oggi è Presidente del Consiglio di Sorveglianza. Tra i tanti riconoscimenti ricevuti in ambito istituzionale ricordiamo l’Ambrogino d’Oro (onorificenza conferita dal Comune di Milano). Sarà un anno di “celebrazioni e sorprese”, insomma, per Lavezzi: il 21 marzo lo trascorrerà a Torino, ospite della mostra, “NOI. Non erano solo canzonette”, di cui è promotore. La musica d’autore quale strumento di esplorazione e interpretazione delle grandi trasformazioni sociali che caratterizzarono gli anni che hanno rivoluzionato i sistemi etici, economici e sociali del nostro Paese: la mostra sarà presentata insieme ad esponenti delle istituzioni e della cultura, tra cui il Governatore del Piemonte, Sergio Chiamparino

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