Dai palazzi ai palazzetti, Ghali parte in tour

Musica

Fabrizio Basso

Ghaili (foto di Alessandro Bosio)
ghali

Parte da Torino, dopo la data zero di Mantova, il tour di Ghali ribattezzato Dai Palazzi ai Palazzetti Un viaggio che in alcuni momenti diventa una festa. E alla fine l'annuncio che il 2019 porterà un nuuovo disco. Abbiamo visto il concerto e incontrato l'artista

(@BassoFabrizio
Inviato a Torino)


Debutta a Torino il tour di Ghali, dopo la data zero di Mantova. Un passo importante per questo giovane ragazzo di periferia che si trova catapultato, in pochi mesi, dai piccoli club ai palazzetti più importanti d’Italia. E lui lo sottolinea battezzando il tour Dai palazzi ai palazzetti. Un percorso di crescita, maturazione e affermazione artistica per Ghali, che di questo spettacolo ha curato tutto, dalla scelta dei brani, ai giochi di luce, ai video fino ai dialoghi con l’amico immaginario Jimmy. Uno spettacolo che, come ci ha raccontato nel suo camerino, sognava da quando si è accorto che il suo album non è solo una sequenza di canzoni ma anche immagini, scene e ricordi. L'impatto fortemente teatrale richiama al Pala Alpitour oltre 8mila persone. Si notano tanti giovanissimi, molti accompagnati dai genitori, famiglie intere accorse per applaudire non solo l’artista ma anche il ragazzo di periferia che ha vinto le difficoltà e si è imposto a livello nazionale. Nonostante ciò Ghali non si ritiene un esempio: spiega che percepisce la sua responsabilità di rappresentare un modello per tantissimi ragazzi e cerca quindi di ispirarli e motivarli attraverso il racconto della sua vita.

Il concerto inizia con una delle canzoni più intimiste del rapper milanese, Lacrime, struggente lettera indirizzata a un figlio del futuro. Subito emerge l’avvolgente scenografia dello show. Gigantesco monitor alle spalle che corre tra suoi primi piani e animazioni immaginifiche, luci che lo seguono a ogni passo, teli illuminati che danzano cambiando colore e uno stupendo palco video led. Magia per gli occhi, che fa capire anche l’impegno produttivo dietro a questo tour, frutto di ben 6 mesi di programmazione e progettazione. Ghali si muove quasi timido sul palco. Con lui ci sono Gianluca Ballarin alle tastiere, Luca Marchi al basso, Leonardo d’Angilla alla batteria e Dj Dev alla console, oltre a due bravissime coriste. Dopo Optional ecco il primo video, dei molti, che ripercorrono la storia del rapper fin da prima della sua nascita. L'epopea inizia quando la madre fuggì dalla Tunisia inseguendo una vita migliore in Italia. Ghali ripercorre con un senso drammatico e una passione interiore che il pubblico coglie. Il coinvolgimento è altissimo e per tutta l’ora e quaranta. Dopo il medley di Cazzomene/Vai tra/Sempre me, fa la sua apparizione l’amico immaginario Jimmy, che aiuta Ghali a raccontare la sua vita e a introdurre i vari pezzi. Jimmy è una voce registrata con cui Ghali dialoga. La spigliatezza di Jimmy rende ancora più evidente l'animo introverso di Ghali. Dopo Pizza Kebab, cantata da tutto il Pala Alpitour, il rapper infiamma il pubblico con Willy Willy, Mamma e Ora d’aria, in cui i ritmi tribali prendono il sopravvento.

La festa continua tra i dialoghi con Jimmy e i video che raccontano la vita dell’artista, cercando sempre di mettere in luce le difficoltà affrontate, a cominciare dalle sue origini di immigrato tunisino e di tutto che ne consegue. Lo spettacolo corre  tra una Free Style Salvini, una Ricchi dentro e una Come Milano in cui il ritornello per l'occasione è trasformato in Come Torino. Dopo la sognante Dende accompagnata sugli schermi da una versione a cartoni animati del rapper, Ghali dà inizio alla terza parte dello spettacolo, che raccoglie tutti i suoi più grandi successi, finalmente cantati da tutti gli spettatori. Happy Days scalda subito tutti gli animi poi sulle note di Ne è valsa la pena viene raggiunto sul palco dall’amico Capo Plaza, rapper salernitano. È solo il primo dei numerosi ospiti presenti in questo tour. Arriveranno altri amici che condivideranno il palco con lui: nella successiva Peace & Love c'è Charlie Charles, rapper e produttore dello stesso Ghali. Il resto della scaletta vede le altre super hit dell’artista: da Zingarello alla latineggiante Vida e Habibi. Al bis sono riservate Ninna Nanna e Cara Italia, il cui ritornello ormai famosissimo viene ripetuto in chiusura diverse volte in modo da far cantare tutto il pubblico. Tra i saluti finali, l’anticipazione che nel 2019 arriverà il nuovo disco. Il tour è anche questo "un abbraccio al suo pubblico prima di chiudersi in studio per lavorare ai nuovi pezzi".


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