Il tour dei Bauhaus in Italia: tutto sulle tappe di Milano e Roma

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Per celebrare i 40 anni dalla fondazione della band, i Bauhaus annunciano il “The Ruby Celebration Tour”, che prevede le tappe italiane di Milano e Roma. Focus dei concerti il loro album di debutto, “In the Flat Field”

Se il gothic rock e il post punk hanno mantenuto saldo il loro zoccolo duro di fan, lo dobbiamo anche al talento di artisti come Peter Murphy e David J Haskins, i grandi fondatori dei leggendari Bauhaus. Per celebrare i 40 anni dalla fondazione della band, i due artisti hanno deciso di riformare il gruppo e omaggiare i loro fan con il “The Ruby Celebration Tour”, un percorso musicale incentrato soprattutto sul loro album di debutto, pietra miliare del genere, “In the Flat Field”.

Bauhaus in tour in Italia: due date a Roma e Milano

Il tour prevede due tappe italiane: una a Roma il 21 novembre 2018, presso l’”Orion Live Club”, mentre l’altra a Milano il 22 novembre 2018 presso il “Fabrique”.

L’obiettivo di questi concerti è quello di ripercorrere la carriera e il successo di una band che rimarrà nella leggenda, dal debutto con “In The Flat Field” fino a una sapiente raccolta dei loro singoli più rappresentativi, e che li hanno resi famosi in tutto il mondo. Il “Ruby Celebration Tour” segna dunque le nozze di rubino dei Bauhaus con i fan del gothic rock, e promette una full immersion nel passato e nel carisma dei due fondatori. Il tour non è l’unico modo in cui la band celebrerà questo grande traguardo. Stando a quanto annunciato da Peter Murphy sulla sua pagina Facebook ufficiale, per quest’anno è prevista l’uscita di riedizioni colorate in vinile in edizione limitata. Maggiori informazioni a riguardo verranno rilasciate nei mesi successivi.

Bauhaus: un incontro con la storia della musica

I Bauhaus si sono formati per la prima volta in Inghilterra, nel proliferare artistico della fine degli anni ’70. Nel loro genere, sono sempre stati i pionieri. Un po’ gothic rock e un po’ post punk, i Bauhaus si sono intagliati una nicchia di sonorità inconfondibili, tra minimalismo, rock a regola d’arte e dark glam. La sperimentazione musicale sta alla base di questo gruppo, che ha fatto della sua natura “gloomy” un simbolo. Impossibile dimenticare la loro hit del 1979, “Bela Lugosi’s Dead”. Nonostante i Bauhaus non abbiano suonato che per pochi anni, la loro musica ha fatto da apripista al death rock di Type O Nevative, Danzig e Christian Death, oltre che aver giocato un ruolo fondamentale nelle influenze di band più mainstream come Marilyn Manson, Nine Inch Nails e Skinny Puppy.

Nel corso del concerto per il quarantesimo anniversario dei Bauhaus, verranno ripercorsi i grandi successi di debutto e alcuni brani tratti dai dischi successivi: “Mask” (1981), “The Sky’s Gone out” (1982) e “Burning from the Inside” (1983). Tra i grandi brani attesi dal pubblico ci sono titoli del calibro di “All we ever wanted was everything”, “Dark Entries”, “She’s in Parties” e “The Passion of Lovers”. Il talento dei Bauhaus ha ispirato, nel corso degli anni, artisti delle discipline più trasversali. Chuck Palahniuk ha ammesso di essere stato influenzato da “Bela Lugosi’s Dead” mentre scriveva il suo romanzo “Cavie”. Anche talenti come Neil Gaiman e Alan Moore hanno omaggiato, con la loro arte, questa grande band e il talento di Peter Murphy.

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