Una serata con Zucchero Fornaciari: un po' di cose che forse non sai di lui

Musica

Fabrizio Basso

zucchero

Una serata con Zucchero Fornaciari, un chiacchiera libera in occasione della manifestazione Panorama d'Italia. L'artista, orginario della provincia di Reggio Emilia, racconta la sua adolescenza, la prima rudimentale chitarra, l'incontro con le pulsioni erotiche e poi momenti con gli U2 e con Eric Clapton fino ai due concerti che terrà a luglio in Piazza San Marco a Venezia. Il racconto di una serata unica

(@BassoFabrizio
Inviato a Reggio Emilia)


L'occasione fa Zucchero nostalgico. La sua serata a Reggio Emilia, ospite di Panorama d'Italia, è diventata una occasione per un viaggio nella sua storia, nell'adolescenza lungo il Crostolo, nei ricordi delle domeniche in famiglia fino, poi, agli incontri con Luciano Pavarotti, gli U2, Eric Clapton...non sono mancati gli eccessi, compagni di tanta parte della vita di Adelmo Fornaciari, ma anche la commozione. Ha parlato di Don Tagliatella, del Vernacoliere, della Baffona, del Blues e dei Mosquito. Il primo punto di frattura è come sia andato smarrito il gogliardico humor. Che c'è meno voglia di (sor)ridere è evidente e allora andiamo a Roncocesi, in provincia di reggio emilia, dove Adelmo è cresciuto. I semi di quella stagione si trovano, quasi onomatopeici, nel brano Chocabeck, che "è tutto dedicato al ricordo della domenica in famiglia: torta di riso, erbazzone, emozioni e odori che tornano. La canzone narra quello che accade dall'alba alla sera. Poi mio padre voleva che facessi la gabanelkla, la pennichella insomma, e io invece volevo andare al fiume con i miei amici a Mancasale.

I PRIMI TURBAMENTI
Zucchero ha un nome per il suo prima brivido erotico. Lei era la Vittorina e lui era un bambino. Lei era in bicicletta, ha bucato e ha chiesto al piccolo Adelmo di aiutarlo a sistemare il tubolare: "Quando mi sono chinato per gonfiare la gomma, a un certo punto ho voltato la testa, da una visuale dal basso verso l'alto. Erano gli anni Sessanta, si portavano le minigonne: lì ho capito che Dio esiste. E poi allora non era come adesso che si facevano certi tipi di depilazione...itnima. all'epoca era tutto al naturale. Noi ragazzina la chiamavano baffona. E, diciamolo, siaqmo tutti figli della baffona.

I MIGLIORI DISCHI
Ci pensa un pochino, Zucchero, poi fa l'elenco di quelli che ritiene i suoi lavori più riusciti: Blue's, Oro Incenso & Mirra, Miserere, Spirito DiVino e Black Cat sono quelli che "sono usciti come li ho pensati, almeno al 90 per cento. Di solito vai in studio con una idea e poi c'è il produttore o chi per lui che te la fa cambiare. Questi sono venuti come li ho pensati".

LA PRIMA CHITARRA E LO ZIO INVALIDO
La prima chitarra di Zucchero aveva le corde fatte col filo che serve per pescare. Dietro alla storia c'è uno zio invalido "col quale passavamo i pomeriggi a recuperare Mosquito abbandonati, era un vecchio motorino che noi sistemavamo e facevamo rinascere. Una volta abbiamo creato un go-kart con un motore di vespa 50 ma gli equilibri non hanno funzionato ed è finito contro una casa colonica nel torrente Crostolo. Per altro in un mio sogno ricorrente in quella casa abita oggi Luciano Ligabue. Un giorno con le corde da pesca abbiamo fatto una chitarra: suonava male ma io mi divertivo. Anni dopo, in un mio concerto a Cuba, abbiamo dovuto ricorrere a quelle corde per far funzionare gli ukulele. Ma lì ha tutto un altro fascino. Mi avevano promesso un bagno chimico e poi hanno risolto scavando una buca nelle terreno e mettendeoci quattro drappi intorno per la privacy.

L'AMICO LUCIANO PAVAROTTI
Non ha tentennamento Adelmo: "Luciano era uno di noi. Nella vita privata era un fratellone gogliardicvo, sapeva divertirsi. Una volta andai a Pesaro per il video di Miserere. Biosgnava vestorsi da frate, lui non voleva, anche se poi fece il video. A un certo punto buttai nel fuoco la cassetta col brano e lui si arrabbiò...credeva fosse finito tutto, non sapeva che ne avevo altre copie in auto".

LA SCOPERTA DEL BLUES

La rivelazione avvenne a Roncocesi, per l'esattezza al parco giochi: "C'era in calci-in-culo. Mentre volavamo, la musica era americana. Era nuovo, mai sentita. E io ero una carta assorbente. Io avevo convinto Don Tagliatella, per me si chiamava così anche se non era quello il suo nome, a farmi suonare in chiesa prima di andare a scuola. Lui accettò e io spacciavo per sacre melodie che non lo erano. Facevo White Shade of pale dei Procul Harum, una canzona che io considero tra le più belle di sempre. Richiama Bach. lo ha detto anche John Lennon.

INCORONATO DA SOLOMON BURKE
Un giorno, questo maestro, incoronò Zucchero principe del Soul: "Ne fui orgoglioso anche se tra gli afro-americani questi titoli si sprecano".

LA SANA LIBIDINE E CL
Era l'anno di Solo una sana e consapevole libidine, il brano era tra i più passati in radio. Invitano Zucchero a Rimini, al Festival di Comunione e Liberazione: "C'è stata una processione per dissuadermi dal farla in quel contesto, ma io sono una testa quadra, sono reggiano e sapevo chge sarei andato in diretta sulla Rai. Allora ho rassicurato gli organizzatori, ho mandato qualcuno ad affittare abiti da prete e quando ci hanno chiamato sul palco per il bis ecco la libidine che salva i giovani dallo stess e dall'azione cattolica. Per di più in abito talare. Credo che ci staino cercando ancora adesso.

PIPPO IL TRADITO
Un'altra canzone che ha suscitato clamore è Pippo. Che Zucchero assicura essere "una delle più cantate dai bambini. Quando dico Pippo che caz.. fai i bambini ridono come matti. Mi hanno chiesto di cambiarla con Pippo che cosa fai: ora, secondo lei, è normale che a uno che cerca di fregarti la moglie dici, genuinamente, Pippo che cosa fai?".

GLI U2, ERIC CLAPTON E MILES DAVIS

Zucchero va a Torino per assistere al concerto degli U2. Va in camerino a salutare Bono e la band e proprio Bono gli chiede sul finale di salire sul palco e suonare con loro I still haven't found what I'm looking for: "Io resto spiazzato, non avevo chitarra e nulla. Il brano lo conoscevo, ma farlo con gli U2 senza avere provato diventava rischioso. Non hanno voluto sentire ragione. Mi hanno dato le basi e il concerto lo ho vissuto chiuso in camerino a provare". Un'altra volta chiesi di andare a conoscere Eric Clapton: "Era il periodo in cui lui era fidanzato con Lory Del Santo. Fece degli apprezzamenti ai miei pantaloni in pelle: li sfilai, li donai a Eric e, con me in mutande, diventammo amici". Infine l'incontro con Miles Davis: "Ero alle maldive a tentare di salvare il matrimonio con la mia prima moglie. Cercavo di fare il tenero, le portavo le bananine. Poi mi squilla il telefono: mi dicono che Miles Davis ha sentito Dune Mosse e mi vuole in studio con lui. Penso a uno scherzo, riattacco. Richiamano, è tutto vero. Il giorno dopo devo partire. Ma così affosso definitvamente il matrimonio. Ci penso un po', il matrimonio era già compromesso e vola da Miles Davis".

ZUCCHERO IN PIAZZA SAN MARCO
Dopo sette anni di assenza, la grande musica italiana torna in Piazza San Marco a Venezia: il 3 e 4 luglio Zucchero porta in Piazza san Marco The best Live. Sono le sole due tappe italiane di un tour che lo vedrà protagonista nei principali festival internazionali Le informazioni per i biglietti sono sul sito www.fepgroup.it.

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