Un viaggio su una astronave pilotata dai Ridillo, un viaggio funky sopra le nostre teste, con una visione del mondo unica. Il disco si intitola Pronti, Funky, Via! e noi vi proponiamo in anteprima il video del singolo Pianeta Terra accompagnato da una intervista all’anima della band emiliana, Bengi
(@BassoFabrizio)
Il Pianeta Terra è solo la prima tappa interstellare del nuovo viaggio dei Ridillo, che pubblicano l'album Pronti, Funky, Via! definito da Bengi "un viaggio cosmico". La trama musicale è ipnotizzante, i testi sono di una ironia inusale e le cover non sono cover, sono inediti con parole e musiche già ore4cchiate. Vi proponiamo in ANTEPRIMA il video del singolo PIANETA TERRA e l'INTERVISTA a Bengi, cantante e produttore dell'album.
Bengi partiamo dalla storia del di Pronti, Funky, Via!
Sono 13 brani inediti e (in versione cd fisico) 3 classici nostri: Mangio amore, Figli di una buona stella e Festa in 2. Il filo conduttore sonoro è un funk moderno alla Justin Timberlake, Bruno Mars e Daft Punk senza dimenticare le canzoni alla James Brown da presa diretta. Il singolo Pianeta terra risale come prima idea alla fine del '98, ma era giunto il momento di sistemarla e farla uscire. Nel testo ci siamo immaginatiIl precedente lavoro era Paura di un bacio, un punk moderno alla Justin Timberlake, Bruno Mars e Daft Punk. Stavolta la canzone la abbiamo sistemata e fatto un viaggio cosmico, quasi un incontro con una aliena che ci riporta, per analogia, a un incontro con lo straniero. C’è quasi il terrore di questo incontro.
E voi provate a esorcizzare questa paura.
Sì, se vogliamo con un modo anche ingenuo, naif: scateniamo una guerra solo di baci, veniamo in pace. L’abbiamo girato con Roberto Baldassari a Mantova. Il mondo alieno plana nel mondo social, si parla di fake news e del bisogno di più pace tra tanto odio nella rete.
Lei che rapporto ha col mondo social?
Faccio esperimenti. Sono un vecchio grafico, in quella stagione della mia vita univo vecchi mondi per crearne uno nuovo. A compensare c’è Il nostro batterista che è quasi un eremita: vive sul bordo del Po, attaccato alle sue radici, è chiamato il caimano del Po.
Ha una tecnica di scrittura?
Uso tutti i sistemi. Nella notte mi alzo a scrivere una idea se viene. A volte me la canto e la blocco sul cellulare. Di base sulla fase finale di scrittura di un testo uso ancora la matita per vivere di più il testo della canzone.
In Pronti, Funky, Via! ci sono canzoni che erano in waiting list da un po’?
L’invenzione della Donna è un brano di inizio Duemila, è cambiato pochissimo negli anni. Forse non era il momento giusto per pubblicarlo eppure ci piaceva. Ora è arrivato il suo momento.
C’è una citazione di Lucio Dalla.
C'è una canzone degli Stadio e di Lucio Dalla, Grande Figlio di Puttana, scritta per la colonna sonora di Borotalco, il film di Carlo Verdone. Tutti lo hanno in mente ma spiazza perché sembra suonato da Jamiroquai.
L’omaggio a Pino Daniele?
Ci tengo particolarmente, è un brano che ha scritto per Loredana Bertè, era un lato b come si diceva una volta. Buongiorno anche a te la abbiamo trattata quasi come fosse il suo provino, cercando il suo sound napoletano di metà caratteristicodi fine anni Ottanta.
In Italia si sente a catalogare. Voi come vi…catalogate?
Sui gruppi il genere è identificato facilmente: i Ridillo sono funky soul all’italiana, quelli che fanno suonare la parole in modo giusto. Non a caso i testi nascono in finto inglese. Siamo la versione italiana di Daft Punk, The weeknd, Bruno Mars. Sa, avendo suonato con James Brown, quando mi ha stretto la mano è rimasta una incubazione Funk.
Avete attraversato crisi?
I primi anni Duemila hanno visto un calo di persone e di entusiasmo: i nostri fan storci hanno fatto figli ma ora stiamo cominciando a rivederli, talvolta in compagni dei loro figli. Ora la gente vuole essere comoda, prima riempiva il localino, adesso devi comprendere di più le esigenze e la richiesta comodità.
Ci sono brani che dopo tanti anni si è stancato di proporre?
Personalmente no ma Shiffer il trombettista non vuole più fare Mondo Nuovo, ma non può opporsi per contratto! E’ per altro un brano attualissimo: non prego un solo dio ma tutti gli dei, è un mantra. Racconta la libertà di religione ma ascoltando il semplice ritmo della natura.
Ad ascoltare con attenzione i vostri testi, gli omaggi sono tanti, dotti e suggestivi.
Omaggiamo la cinematografia della Dolce Vita felliniana con in Mangio Amore, una sottolineatura precisa di una stagione. Ci sono un omaggio a Barbarella e uno a Ugo Tognazzi preoprio nel video di Pianeta terra. Cinque contro uno è omaggio a Hitchcok e alla sua Finestra sul cortile. Sempre in chiave Folk and Funk.
Oltre ai Ridillo, come vive la musica?
La Library Music è il mio secondo lavoro, scrivere musiche per spot, cinema o fiction mi piace tantissimo. Brani miei si trovano, per fare un esempio, dentro fiction ameriane come Better call Saouloppure spot, molte cose anche nella programmazione Sky
Riceve molto materiale da ascoltare?
Roba ne arriva tanta, fondamentalmente collaboro con chi conosco. Da poco ho iniziato a fare il produttore, e mi piace. A partire da Paterlini e sam Paglia.
La gratitudine esiste?
Quasi sempre c’è. Le faccio un esempio: Paolo Belli mi ha chiesto una mano per un brano sanremese che poi non fu preso e l’anno dopo divenne la sigla di Ballando Sotto le Stelle per tutti questi anni. Collaboriamo ancora insieme, il prossimo singolo di Paolo Belli lo abbiamo scritto insieme. Mi piace la sfida di scrivere per altri.
Come è l’Emilia oggi?
Ci siamo nati, non serve altro da aggiungere.
Atterrate nelle edicole.
E’ la nostra sfida di uscire in edicola in allegato con i quotidiani dell'Emilia e pare funzioni.
Un’altra missione stellare.
Non poteva essere diversamente. Se si osserva la cover emerge che è raffigurata la pista da ballo de La febbre del sabato sera, tanto per fare un'altra citazione, ma girata al contrario come fosse la base di un'astronave. E ora che il viaggio cosmico di … abbia inizio!