Gli Alien “mancati”

Spettacolo

Marco Agustoni

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Da sabato 12 a domenica 20 maggio su Sky Cinema Alien andranno in onda tutti i film della saga creata da Ridley Scott. Ma ci sono molti altri progetti dedicati agli xenomorfi che, nonostante le aspettative, non hanno mai visto la luce

Non tutti gli xenomorfi riescono a farsi strada attraverso la cassa toracica del loro ospite e a vedere la luce. Altri, tragicamente, non ce la fanno. È quello che è successo ai tanti film di Alien “mancati”, che a dispetto dei vari titoli che formano la saga creata da Ridley Scott, tutti in onda da sabato 12 a domenica 20 maggio su Sky Cinema Alien (canale 304 ), non hanno mai visto la luce del grande schermo.

Già a metà degli anni ’90 il regista e sceneggiatore inglese Stuart Hazeldine aveva scritto la sceneggiatura di un sequel per Alien ᵌ, che si sarebbe dovuto intitolare Alien: Earthbound. Pare che alla Fox lo script fosse piaciuto molto, purtroppo però è arrivato a destinazione troppo tardi, perché nel frattempo era già stato dato il via libera a quello che sarebbe stato Alien: La clonazione, scritto da Joss Whedon, per cui non se ne fece più niente.

Lo stesso Whedon, dopo La clonazione, si era messo al lavoro sulla sceneggiatura per un ipotetico Alien 5 ambientato sulla Terra. Piccolo, grande problema: la storia non era piaciuta a Sigourney Weaver, storica protagonista della saga, che non aveva apprezzato la location terrestre, per cui il progetto era morto lì, strangolato sul nascere nientemeno che da Ellen Ripley.

In collaborazione con Ridley Scott, che si era detto interessato a indagare le origini degli xenomorfi (come avrebbe poi fatto nei prequel Prometheus e Alien: Covenant, quest’ultimo in prima visione tv lunedì 12 maggio su Sky Cinema Uno, sembrava intenzionato a salire a bordo del progetto per un nuovo Alien nientemeno James Cameron, che già aveva diretto il sequel Aliens. Peccato che, una volta appreso del via libera al crossover Alien vs. Predator, il regista di Terminator e Titanic preferì dissociarsi, affermando che la genuinità della saga era stata compromessa.

Già nel 2014 Sigourney Weaver aveva affermato che le sarebbe piaciuto tornare nel ruolo di Ellen Ripley, la cui sorte dopo Alien: La clonazione non l’aveva lasciata pienamente soddisfatta. L’anno successivo ecco che si fa avanti il regista sudafricano Neill Blomkamp, fresco delle riprese di Chappie in cui recita la stessa Weaver, che ha già in mente un progetto ben definito per un nuovo sequel della saga, che in qualche modo però “bypassi” il terzo e quarto capitolo, ricollegandosi direttamente ad Aliens.

Sigourney Weaver è innamorata del progetto e pure Ridley Scott approva. Sembra tutto fatto, anche se manca ancora un via libera ufficiale. E in effetti, per qualche misterioso allineamento avverso degli astri, dopo due anni il progetto viene ufficialmente cassato, per quanto i fan della saga di Alien sembrino molto contrariati dalla notizia, tanto dal dare vita a una petizione per portare alla realizzazione del film che, si viene a sapere, si sarebbe dovuto chiamare Alien: Awakening.

E per il futuro? Stando alle dichiarazioni rilasciate da Scott negli ultimi anni, avrebbe idee per numerosi altri prequel di Alien. Quel che è sicuro, in ogni caso, è che l’immaginifico regista è già al lavoro per far sì che un sequel di Alien: Covenant arrivi nei cinema in tempi brevi, facendo inoltre da ponte verso il primissimo film della saga, quello dove tutto è cominciato, così da chiudere il cerchio mortale degli xenomorfi.

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