Benvenuto Presidente! La recensione

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Massimo Vallorani

Lunedì 15 luglio alle 21.15 arriva su Sky Cinema Uno il film Vision, Bentornato Presidente!, il sequel della pellicola con Claudio Bisio Benvenuto Presidente!. Nel cast  Sarah Felberbaum, Paolo Calabresi, Guglielmo Poggi, Pietro Sermonti e Massimo Popolizio

C’è ancora spazio nel cinema italiano di oggi per la satira politica? Sembrerebbe proprio di sì a giudicare dal film Bentornato Presidente! in onda su Sky Cinema Uno, in prima tv, lunedì 15 luglio alle 21.15. Si tratta del sequel di Benvenuto presidente! (2013), otto milioni e mezzo di euro al botteghino, film dove Claudio Bisio, nei panni di un uomo qualunque ma onesto (si chiama anche Giuseppe Garibaldi), arrivava, per caso, a diventare Presidente della Repubblica. 

Il film si presenta come lo specchio dell’Italia politica e dei suoi principali protagonisti di oggi. Senza nessun filtro, la pellicola ci porta dentro i palazzi del potere, dove si può facilmente riconoscere Salvini e la sua dialettica "da bar", Di Maio e la bolla dei social, il premier Conte, Renzi e l'opposizione di sinistra capace solo di accapigliarsi.

La trama

Dopo anni di buen retiro fra le amate montagne, Giuseppe Garibaldi (Claudio Bisio) accetta, per riconquistare la compagna Janis (Sarah Felberbaum), di fare da Presidente del Consiglio "di facciata" per il governo di Teodoro Guerriero (Pietro Calabresi/simil-Salvini) leader di Precedenza Italia, tutto felpe e rabbia a comando, e Danilo Stella (Guglielmo Poggi/simil-Di Maio), leader con una faccia da bravo ragazzo del Movimento Candidi.

Giuseppe, detto Peppino, Garibaldi resiste poco come premier teleguidato e, per dimostrare a Janis, da cui ha avuto una figlia, Guevara, di essere ancora un uomo di principi, si mette in gioco, con l'aiuto del fin troppo abile Ivan (Pietro Sermonti), e prepara un suo piano di riforme. E l'opposizione intanto? È chiusa in una perenne e litigiosa assemblea, con un rassegnato Vincenzo Maceria/simil Renzi (Marco Ripoldi) che alle consultazioni con un pacato ma molto lucido Presidente della Repubblica (Antonio Petrocelli) dice di non volersi alleare con nessuno.

La recensione

Dopo sei anni dal primo film di Riccardo Milani, sono i talentuosi Giancarlo Fontana e Giuseppe Stasi a prendere le redini della pellicola e a rendere la loro opera un perfetto prodotto che centra brillantemente il bersaglio. Una pellicola capace, soprattutto, di risultare divertente senza mai perdere di vista l’attualità politica e sociale. Il risultato è un ritratto veritiero del potere attuale, fatto di proclami pomposi e irrealizzabili, leggi inutili (che finiscono direttamente nei cassonetti), ossessione per i social (la bolla, come viene chiamata nel film), E poi tanta retorica populista, ministri fantocci, improvvisazione, nessun senso dello Stato.

Il tratto del film che colpisce è che tutto quello che viene narrato è privo di qualsiasi accenno di moralismo; nessuna nostalgia verso un passato migliore, ma soltanto quello che sta accadendo quotidianamente sotto i nostri occhi. Naturalmente non manca la vecchia politica e soprattutto noi italiani, che vogliamo il cambiamento senza essere disposti a fare il minimo per attuarlo, come, per esempio, pagare le tasse.

Tra i tanti richiami alla realtà di tutti i giorni, l’unico elemento di fantasia sta proprio in Peppino Garibaldi, Presidente del Consiglio incaricato e interpretato da un bravissimo Claudio Bisio. Si tratta di una persona semplice, forse ingenua, e per questo avvertita come manovrabile, ma nel contempo la sola persona capace di guardare oltre, lontano, e anche di trovare soluzioni semplice ed efficaci. Insomma quasi uno “statista” al confronto ai tanti politici improvvisati descritti nel film, una persona a cui sta veramente a cuore soltanto il bene dell’Italia. Una vera utopia di questi tempi fatti di cinismo e “cattivismo” gratuito.

Il cast

Oltre a Claudio Bisio, perfetto nel suo ruolo, nel cast troviamo Sarah Felberbaum nei panni di Janis. Tra le new entry ci sono anche Paolo Calabresi, che interpreta il leader di “Precedenza Italia” Teodoro Guerriero, e Guglielmo Poggi, qui nei panni di Danilo Stella, capo del “Movimento Candidi”. Nel cast c’è anche Pietro Sermonti, che interpreta Ivan. La regia di Bentornato Presidente! è stata affidata a due giovani registi, Giancarlo Fontana e Giuseppe Stasi, che tornano a dirigere un film insieme come nella commedia Metti la nonna in freezer.

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