I nuovi documentari musicali: l'approfondimento che mancava

Con la proliferazione dei canali digitali e satellitari bisognosi di contenuti da una parte e con la ridotta rilevanza du quelli che trasmettono solo video musicali dall'altra, è aumentata considerevolmente l'offerta di documentari musicali. Negli ultimi anni se ne sono visti davvero di molti belli che ci permettono di approfondire le vite di artisti o band, generi musicali, storie di festival o di figure nascoste ma fondamentali del music biz. Quello che un tempo riuscivano a fare soltanto i libri e i saggi musicali , oggi i documentari e le docuserie riescono spesso a svolgere questo ruolo di divulgazione. Un tempo i documentari musicali si assomigliavano un po' tutti: lineari nello svolgimento, con un alternanza di filmati di repertorio e “talking heads” sempre piuttosto benevoli nei giudizi o che ribadivano l'ovvio, specialmente negli agiografici ritratti di artisti. Negli ultimi anni però grazie a case di produzioni e registi più coraggiosi, abbiamo avuto la possibilità di vedere documentari e rockumentary realizzati in modo diverso e innovativo – così come è successo anche nei biopic. Seeyousound Music Film Festival Il mondo dei film e documentari si è espanso e arricchito al punto che da undici anni a Torino si svolge Seeyousound International Music Film Festival, una selezione di film, documentari e videclip che offre agli spettatori un’esperienza immersiva nel mondo della musica e della settima arte. L'edizione 2025 si svolgerà dal 21 al 28 febbraio e comprende 65 film e videoclip, che spaziano dai documentari sulle icone del rock ed elettronica ai ritratti delle più vibranti scene musicali underground, sia italiane che internazionali. Tra i titoli presentati ci sarà la prima italiana di “Blur: To The End - A New Documentary Film”, il documentario di Toby L. sulla storica band britpop, con il regista presente in sala. Ma anche “Googoosh - Made Of Fire” che documenta la storia di Googoosh, cantante, attrice e attivista iraniana che ha vissuto 50 anni di carriera fatta di successi e di persecuzioni; oppure “Soundtrack to a Coup d’Etat” di Johan Grimonprez, candidato agli Oscar 2025 come Miglior Documentario che racconta l'episodio della Guerra Fredda che portò i musicisti americani Abbey Lincoln e Max Roach a far irruzione il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per protestare contro l'omicidio del leader congolese Patrice Lumumba. Un importante documento che tiene insieme gli aspetti politici e quelli musicali, del jazz, per confermare quanto la musica abbia contribuito a dei cambiamenti anche geo-politici. Oltre a quelli del festival Seeyousound ci sono in giro altri titoli di documentari che vale la pena segnalare. Eccone alcuni. Yacht Rock: A Dockumentary Yacht Rock è un termine che identifica un genere piuttosto largo che nei tardi '70 – primi '80 comprende artisti e dischi di soft-rock orecchiabile e influenzato dal jazz, prevalentemente suonato da versatili turnisti della scena di Los Angeles e di grande successo radiofonico. In passato veniva definito come AOR west coast o Adult Oriented Rock e mette insieme artisti come Steely Dan, Doobie Brothers, Kenny Loggins, Christopher Cross, Toto e altri. Quindi armonie sofisticate, produzioni accurati, testi introspettivi e tanto Fender Rhodes. Il documentario ne racconta molto bene la genesi, i legami con la musica afroamericana, il suo disimpegno con il mondo reale, la sua morte con l'avvento di MTV e poi la sua rinascita grazie - paradossalmente - all'hip-hop. La produzione è HBO e lo vedremo su Sky Arte nella prossima primavera-estate. Ladies & Gentlemen....50 Years of SNL Music Saturday Night Live è stato non solo lo show che ha lanciato i migliori talenti comici americani di sempre, ma è stata la piattaforma più importante negli Stati Uniti per i musicisti, che siano superstar, stelle nascenti o stelle cadenti. Praticamente a SNL si sono esibiti tutti, dagli Stones a Prince, da Tom Waits agli U2, dai Devo a Tupac. NBC ha prodotto questo documentario diretto da Oz Rodriguez e Questlove, leader dei Roots. Questo “Ladies & Gentlemen....50 Years of SNL Music” è un documentario esaustivo pieno di interviste a musicisti, dirigenti tv e autori del programma, ma che non cade mai nell'autocompiacimento. È diviso in capitoli legati a singoli generi, varie controversie o periodi critici come l'11 settembre o la pandemia. Basterebbe solo il video iniziale di 6 minuti diretto da Questlove che mette insieme decenni di esibizioni in uno strabiliante megamix. Per il momento non sappiamo dove e quando arriverà in Italia, ma siamo ottimisti Il segeto di Liberato Infine un docufilm musicale. Dopo aver parlato di quello su Pino Daniele, passiamo in rassegna quello di un altro artista napoletano, ovvero Liberato. “Il segreto di Liberato” di Francesco Lettieri e Giorgio Tesi mescola diversi linguaggi: da una parte è un classico documentario musicale, che racconta i concerti del 2023, quelli del tour europeo a Berlino, Parigi e Londra, la tripla data a piazza del Plebiscito a Napoli spiegando la genesi del progetto. E poi c’è il linguaggio dell’animazione, curata da Giuseppe Squillaci e Lorenzo Ceccotti, in arte Lrnz, che prende in prestito l’estetica di Hayao Miyazaki per raccontare l’infanzia e la gioventù - non sappiamo se vera o romanzata - del cantante. Solitamente il documentario su un artista si basa anche sull'intervista all'artista stesso. Ma essendo Liberato per sua stessa costruzione che non svela la sua identità molte riprese sono legate al backstage e alle persone che hanno lavorato al progetto. Documentario originale e ben prodotto che si può trovare su Prime Video.

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Come vederlo:

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