Si è spento in una clinica romana, dopo una breve malattia, circondato dai suoi cari. Insieme al fratello Vittorio aveva realizzato grandi capolavori: da "Padre padrone" a "La notte di San Lorenzo"
È morto a Roma nella clinica villa Pia il regista Paolo Taviani, 92 anni, dopo una breve malattia. Gli erano accanto la moglie Lina Nerli Taviani e ai figli Ermanno e Valentina. Lunedì 4 marzo si terrà la cerimonia laica funebre alla Promototeca del Campidoglio dalle 10 alle 13.
Con il fratello Vittorio, scomparso il 15 aprile del 2018, ha costituito una formidabile coppia artistica del cinema italiano. Attore, regista, scrittore, sceneggiatore, assistente alla regia, era nato il 8 novembre 1931. Nella sua lunga carriera da regista ha vinto tutti i più importanti riconoscimenti e premi cinematografici italiani ed europei. Considerato insieme al fratello un maestro del cinema cosiddetto impegnato, ha segnato con il suo tratto oltre 60 anni di storia del cinema italiano.
tra i più grandi maestri del cinema
I due maestri del cinema insieme hanno firmato film come 'Sotto il segno dello scorpione' (1969) con Gian Maria Volontè, che decretò da subito la loro fama, 'San Michele aveva un gallo" (1971) adattamento del racconto di Tolstoj 'Il divino e l'umano', 'Allonsanfa'n' (1974) con Mastroianni, 'La notte di San Lorenzo' (1982) Gran Premio speciale della giuria a Cannes. E poi ancora, 'Kaos' (1984), 'Padre Padrone' (1977) dal libro dello scrittore Gavino Ledda, vincitore della Palma d'Oro e del Premio della Critica al Festival di Cannes. Del 2007 è 'La masseria delle allodole', tratto dall'omonimo bestseller della scrittrice Antonia Arslan che racconta il genocidio del popolo armeno durante la prima guerra mondiale. Altro film memorabile dei due maestri e' 'Cesare deve morire', messa in scena della tragedia shakespeariana, dramma ambientato nel carcere di Rebibbia, premiato cnel 2012on l'Orso d'oro al Festival di Berlino ed è valso ai Taviani i due maggiori premi ai David di Donatello, quelli di miglior film e di migliore regista. I Taviani hanno girato anche alcuni film per la televisione, come 'Luisa Sanfelice' nel 2014. L'anno dopo, nel 2015, è uscito nelle sale 'Maraviglioso Boccaccio', in cui i 'fratelli' hanno messo in scena alcune novelle del Decameron. E ancora nel 2017, nelle sale con 'Una questione privata', tratto dal romanzo omonimo di Beppe Fenoglio. Questo è l'ultimo dei tantissimi film firmati dalla coppia dei 'fratelli' piu' famosi d'Italia. Nel 2018 a 88 anni mori' Vittorio. Nel 2022 a quattro anni dalla sua morte, Paolo tornò in concorso a Berlino con 'Leonora addio', conquistando il premio Fipresci. La loro citta' natale, San Miniato ha intitolato ai due fratelli un centro di cultura cinematografica: Centro Cinema Paolo e Vittorio Taviani.
il cordoglio
"Con la morte di Paolo Taviani, ci lascia una voce libera e coraggiosa della cultura italiana, un padre nobile del grande cinema di questo paese, che ha firmato, diretto e lavorato a pellicole indimenticabili, che hanno reso il cinema italiano quello che è. Grande e riconosciuto come tale in tutto il mondo, dal pubblico e dalla comunità degli artisti. Ai parenti vanno le mie sentite condoglianze". Lo ha dichiarato l'assessore alla Cultura della Regione Lazio, Simona Baldassarre.
"La Toscana piange la scomparsa del grande regista Paolo Taviani, figlio della nostra amata San Miniato e sempre legato con passione e talento alla Toscana". Così il governatore toscano Eugenio Giani. La scomparsa di Taviani, aggiunge , "lascia un vuoto incolmabile non solo nel mondo del cinema, ma nel cuore di tutti noi che abbiamo condiviso con lui le origini, ma anche l'amore per questa terra, le sue tradizioni e la sua gente. Paolo, insieme a suo fratello Vittorio, ha dipinto il nostro paese con toni di autenticità e profonda umanità. La tua arte e il tuo spirito continueranno a guidarci, come faro di creatività e passione, che la terra ti sia lieve Paolo".