Scoop, il film Netflix sull'intervista al principe Andrea sul rapporto con Jeffrey Epstein
CinemaNel 2019 il terzogenito della Regina Elisabetta ha smentito le accuse di violenza sessuale su minore avanzate da Virginia Roberts Giuffré. Il film sui retroscena della conversazione tra Andrea e l'ex giornalista della BBC Emily Maitlis uscirà il 5 aprile su Netflix
Due sedie a un metro e ottanta di distanza in una stanza di Buckingham Palace. Da un lato il Principe Andrea, rampollo della casata reale dei Windsor. Dall’altro Emily Maitlis, giornalista del programma Newsnight sulla BBC. Nel mezzo, la disastrosa intervista del 2019 nella quale il terzogenito della Regina Elisabetta ha spiegato i legami con il finanziere pedofilo Jeffrey Epstein, morto suicida in carcere, e ha smentito le accuse di violenza sessuale su minore nell’ambito del traffico sessuale organizzato dal milionario, avanzate da Virginia Roberts Giuffré. Ora le macchinazioni dietro le quinte e le trattative con Buckingham Palace che hanno condotto Andrea davanti alle telecamere saranno raccontate nel film Scoop, che uscirà il 5 aprile su Netflix. Il colosso di streaming ha pubblicato il trailer della pellicola basata sul memoir Scoops di Sam McAlister, l'ex produttrice di Newsnight che ha lavorato a stretto contatto con Maitlis per garantire la riuscita dell’intervista. Diretto da Philip Martin, il film schiera nel cast Gillian Anderson nel ruolo di Maitlis, Rufus Sewell nel ruolo di Andrea, Billie Piper nel ruolo di McAlister e Keeley Hawes nel ruolo della segretaria personale del Principe Andrea, Amanda Thirsk.
GLI ALIBI DI ANDREA
Andrea ha negato a lungo le accuse di abusi sessuali avanzate da Roberts Giuffré. La donna ha raccontato di aver incontrato il Principe Andrea in un nightclub a Londra nel 2001, quando lei aveva solo 17 anni, e ha aggiunto che lui sudava molto sulla pista da ballo. Nell’intervista originale, Andrea ha però replicato di aver ormai perso la sudorazione a causa di un’“overdose di adrenalina” subita durante la Guerra delle Falkland. Poco convincenti anche l’alibi fornito per la notte incriminata, una serata trascorsa davanti ad una pizza in compagnia della figlia Beatrice in una catena di fast food, e la mancanza di empatia per le vittime di Epstein. Dopo l’indignazione pubblica scatenata dalle dichiarazioni, Andrea è stato costretto a ritirarsi dai doveri pubblici, a rimettere i gradi militari e a rinunciare all’uso del titolo di Altezza Reale.