Hai mai avuto paura? Intervista alla regista del film Ambra Principato e a MIrko Frezza

Cinema
Barbara Tarricone

Barbara Tarricone

In occasione della Marateale, abbiamo incontrato la giovane cineasta al suo esordio alla regia e l'attore che nel thriller, attualmente nelle sale, interpreta "Il Cacciatore"

Italia, 1813, un piccolo borgo dal sapore letterario, il figlio maggiore della famiglia  benestante che veniamo a conoscere si chiama Giacomo e la sua amata Silvia; ma con un’ombra thriller. Sul villaggio incombe infatti la minaccia di una bestia sconosciuta che ad ogni luna piena miete vittime. Solo un cacciatore, Scajaccia, sceso dai boschi, sembra poter avere il coraggio di dare la caccia alla bestia. Hai mai avuto paura? è la prima regia di Ambra Principato. Abbiamo incontrato lei e il “cacciatore” Mirko Frezza alla Marateale.

Ambra come sei arrivata alla regia e poi di un film di genere così particolare: a metà tra la ricostruzione d’epoca e il thriller?

A: Ho studiato al Centro Sperimentale di Cinematografia e questo film mi è stato proposto dal produttore Marco De Micheli, che era rimasto folgorato da un piccolo libro, di Michele Mari, un accademico e un poeta. Mi ha proposto di leggerlo e devo dire che è stato amore alla prima lettura.  

E tu Mirko come ci sei entrato?


M:
In un modo molto strano.  Ambra mi ha contattato tramite i social: con un messaggio  che diceva: ‘Sono una regista, ho scritto un film, sono appassionata di Rocco Schiavone, ho un personaggio per te, se lo leggi poi ci sentiamo.’ Insomma mi ha incuriosito, l’ho contattata, mi ha spiegato come dovesse essere il personaggio e questo mi ha incuriosito ancora di più perché amo i film in costume.

Che tipo è Scajaccia?

M. E’ uno zingaro dei boschi che vive una vita dedicata a cercare il tipo di “problema “che si crea nel film. Cerca questa bestia, ma non si capisce se in realtà la bestia sia lui.

C’era veramente una bestia sul set?

A: Sì: non ci siamo risparmiati nulla in questo film! Dicono che per non complicarsi la vita bisogna evitare minori ed animali: e noi avevamo entrambi, per lo più in un film in costume! Ma lavorare con il lupo è stato anche divertente, perché ovviamente ottenere delle determinate reazioni  richiede molto studio. Era un animale veramente molto bello anche se non era un lupo vero, perché  non si può, era  un pastore cecoslovacco.

Un cane! Quindi era buono?

A: Assolutamente no! Anche lo stesso padrone mi ha detto: ‘guarda in questo momento non lo lascio perché è aggressivo!’


Parliamo dell’ambientazione storica, dei costumi, il film ci immerge veramente in un’altra epoca: che scelte avete fatto?

A: Abbiamo deciso di non utilizzare una ricostruzione storica fedele in tutto e per tutto al personaggio di Giacomo,  che comunque senza dire di più verrà riconosciuto da molti….

M. Da quelli che hanno letto parecchio! (ride) .

A. Abbiamo spaziato, e preferito utilizzare l'elemento fantastico,  puntare di più  sul genere. Ci siamo divertiti parecchio.

M  I costumi di Giorgia Guglielman erano accuratissimi. Tutti i giorni iniziavano alle sei di mattina dal trucco e parrucco. Insomma, sia per le figurazioni che per gli attori, c'è stata una ricerca approfondita per ricreare un effetto d’epoca ma anche dark.

A. Abbiamo lavorato tanto sull’atmosfera grazie alla fotografia eccezionale di Davide Sondelli.  E abbiamo aggiunto alcuni effetti digitali che sono estremamente impercettibili ma aiutano a creare una sensazione inquietante. 

 

Nel film ci chiediamo chi sono veramente i personaggi che vediamo, non sono mai quello che sembrano.  Come avete ragionato su questo aspetto?

 A Quello su cui abbiamo puntato è creare una linea molto sottile su cui ogni personaggio si muove. Il personaggio di Mirko è quello più diretto, schietto, quello che agisce d'istinto. Per il resto abbiamo tutta una serie di personaggi che hanno a che fare con la paura. Ognuno cerca a suo modo di evitarne una parte, di scappare da un’ombra.

M  Il Cacciatore, il mio personaggio, però ha anche un’anima. Vedendolo non si  direbbe, lo si penserebbe l'uomo duro. Ma nel percorso del film emerge anche la sua parte  più sensibile. Con Ambra abbiamo cercato di fantasticare e di immaginargli ‘un prima’. Cosa può essere successo a quest’uomo? Perché si è trasformato in questa cosa e perché cerca questa bestia? Forse questa bestia gli ha già spezzato la vita.

 

Vi è venuta voglia di dargli un seguito, di rivedere questo Cacciatore?

 

A Sicuramente nel momento in cui sono andata a scrivere questo personaggio ci ho pensato!

 

M Si magari però il sequel lo giriamo con qualche giorno di più! Hai mai avuto paura? lo abbiamo girato in soli 20 giorni: un record!

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